Antifeisbuc

Maternità - Aborto - Isole mentali


Cari amici che nemmeno sapete chi sono, oggi, ieri, domani sarò di fronte a una scelta : togliere via il mio utero definitivamente o sottopormi a un'operazione con la probabilità di riuscita dell'85% , ma che non risolve definitivamente il problema per cui dovrei sottopormi ciclicamente a questo stesso intervento per preservare l'utero e fare in modo che, se in uno/due anni, trovassi un uomo disponibile/carino/gentile/innamorato possa ancora procreare.Non sono cattolica, credo di essere anche atea, Oddio che c'entra questo ? C'entra perchè quando ho detto alla mia analista che un'eventuale isterectomia mi avrebbe fatta sentire “donna a metà” lei ha risposto che questo è un concetto davvero molto cattolico, di più, molto “religioso” e lo ha detto col tono di quando una cosa non le sta bene.E' una situazione davvero difficile da spiegare in tutte le sue curve e non mi ci addentrerò, però oggi mi è balenata l'idea che se scelgo di risolvere tutti i miei problemi fisici, forse ne genererei alcuni prettamente psicologici, e sempre se decido di risolvere definitivamente tutti i miei problemi fisici, è come se abortissi anche solo l'idea della mia natura materna. Forse non significa niente, e se poi lo faccio e così facendo spingo l'interruttore che non dovevo ? Chi me lo può dire in anticipo ? E se invece non faccio l'operazione drastica, ma quella “Piccola” che pure è dolorosa, rischiosa e non risolutiva al 100%, chi mi dice che poi non starò di nuovo male dopo un anno ? Perchè i dottori non mi hanno detto “fai così” ? Perchè non c'è nessuno mai che ti dice “fai così” ? Perchè è tutto così complicato in modo assiduo, in modo sconcertante ?  Un saluto a tutti coloro che approdano qui, nell'isola dell'indecisione