Antifeisbuc

Credo che l’errore più grande che uno possa fare sia quello di aspettare la felicità da parte di qualcuno. Questa estate è stata strana. Ho conosciuto A. via facebook (ecco perché lo odio ora), abbiamo conversato ore e giorni, io ho aperto il cuore e mi sono applicata ai suoi problemi, tenendomi sempre sulla linea della massima sincerità e tranquillità. Non mi ero mai illusa che potesse crearsi qualcosa tra noi. Però forse l’inconscio sì; da un anno vado da V. e so che l’inconscio ci può dire tantissime cose che sembrano non sfiorarti il cervello, ma sfiorano e a volte ammazzano il cuore. Quando ci siamo conosciuti, abbiamo passato un we da amici, l’ho portato in giro a Roma, l’ho portato a una festa, credo di avergli donato ancora un’altra piccola parte di me. Ma A. aveva per la testa altro e altre. E così mi sono sentita spiazzata e spazzata via da altre amiche più o meno nate in modo virtuale come me, ma con le quali A. ha condiviso l’idea di un rapporto affettivo diverso, fatto anche di baci, carezze, di una fisicità a me negata. A quel punto non mi sono sentita più niente, più nessuno. Fino a scoppi isterici, parole cattive, illusioni infrante, giramenti improvvisi di umore. Perché ? perché gli uomini non pensano a me diversamente da un’amica carissima e intelligente ? parlo da sola, lo so, parlo con sconosciuti che ogni tanto passano da qua, che mi guardano, mi leggono e così sapranno cose anche più intime e vere di quelle che provo e penso. Adesso mi rendo conto che la speranza che le cose andassero diversamente c’era, altrimenti non si spiega tutto questo rancore e questa rabbia che mi esplode. E ora ? come si va avanti ? Suggerimenti.

Ho creato un blog dedicato agli sconosciuti e -praticamente- solo a me stessa per scrivere senza essere giudicata dall'occhio iper critico degli "amici" di Facebook. Che poi oggi con gli aggiornamenti rilasciati, ti possono seguire ancora più di prima i tuoi amici, cosicchè se ora, per dire, ti vuoi suicidare o vuoi ammazzare qualcuno, apparirà immediatamente la notizia sul tuo profilo e sei fottuto lo stesso. Ok, torniamo all'inizio, dico : ho creato questo blog per la libertà di esprimermi, lo vorrei ordinato, ogni post un significato , ogni post un argomento e invece : BLOCCO TOTALE. cavolo è la seconda volta che mi succede; un giorno un amico del gruppo che frequento mi dice : "perchè non provi a scrivere qualcosa? un racconto? hai uno humor particolare" e io là BUM non ho capito più niente e quelle poche e stupide cose che scrivevo mi morivano sulla penna virtuale. Cavolo che carattere schifoso che ho.

BASTA. da oggi ci provo , ogni post un significato, ogni post un argomento. altrimenti che vi venite a fà qui - oh naufraghi internettiani ? - 

Vabbè da domani. lasciatemi l'ultimo post non-sense della storia.

Sapete sono qui per sfuggire a Facebook.

In pratica, per sfuggire a una dipendenza me ne sto creando un'altra; in fondo, non so se c'è altro modo per sfuggire a una dipendenza.

Mi sono chiesta in questi giorni, se fossi una FB addicted come si usa dire con termini anglosassoni o se più semplicemente fossi una drogata di facebook. La risposta è "forse si" , la mattina mi sveglio, faccio le mie cose e poi...un'occhiatina alla pagina, alla ricerca di quei numeretti rossi che ti dicono quante persone ti hanno pensato, ti hanno apprezzato. Che poi non è sempre così : capita di litigare con sconosciuti (e questo penso sia l'ultima spiaggia della pseudo sanità mentale di una persona pseudo normale), capita di scrivere cose solo per essere "vista" e apprezzata (e questo penso sia l'ultima spiaggia della costruzione dell'autostima di persone con la fissa della costruzione dell'autostima), capita di non volere che proprio quella persona metta il commento proprio su quel post (meno male che hanno inventato le "liste" così puoi blindare a chi-vuoi-tu), capita che il post di un amico ti rovini la giornata, capita di essere fraintesi. E tutto questo a me sembra malato. Zuckeberg lo sapeva che avrebbe creato tutto questo nell'animo delle persone ? forse no, ma forse se tutto è nato come viene spiegato nel file "The social network" non avrebbe potuto essere altrimenti: FB è nato da un rifiuto sentimentale, non può che essere un affacciarsi continuo sulla vita di chi vuoi tenere legato a te anche se quel qualcuno non ti vuole; si avranno sicuro "amici" in comune e qualche fuga di notizia che ti farà stare male/bene.

Personalmente, mi sento malata, in cerca di accettazione, mi sento una spiona senza buco della serratura, comincia a rodermi l'animo quando verifico che il tal-x ha commentato la tal-y, ma a me no, comincio a soffrire, comincio a rendermi conto che su quella pagina esce fuori una me diversa che piace a molti, ma che poi di fatto non è la mia totalità.

Oddio che mi sta succedendo ? prima di facebook come era ? che facevo davanti al pc o al mac ore intere ? non me lo ricordo più questa è la cosa più triste.

Ho pensato che il blog è forse la dimensione migliore, nessuno mi leggerà, ma io posso sfogarmi e prendermela con chi voglio (berlusconi, il governo, totti, no totti mi è simpatico, i colleghi, il lavoro, la vita etc) senza essere sotto gli occhi dei miei "amici".

Buon FB a tutti.