romanzo

Come è iniziato l'sm


Quella sera a Milano Lei era nuda davanti a me col seno ancora “stropicciato” dal passaggio delle mie mani, arrossata forse per l’emozione l’agitazione, forse per il vino sorseggiato assieme.I segni sul suo corpo li vedevo solo io. Lei riusciva a percepire solo la felicità, che gli donava quel sorriso che non si cancellava impercettibile dalla sua espressione.Di qualunque cosa parlammo nelle ore precedenti e successive, ad ogni “nuovo” argomento, la voglia, l’emozione diveniva sempre più intensa.Sapeva bene di essere mia. Sapeva di esserlo da prima delle sessioni di sesso che avevamo avuto.Ma quel sorriso era nato solo da quel racconto, quello sfogo, quella fantasia. Perchè sentire il suo corpo usato da me aveva donato lei il convincimento materiale, oltre che quello mentale (di cui già disponeva), che io la desideravo "totalmente" .Quella notte volli approfondire il suo sogno, per me era un gioco nuovo, un modo diverso per far godere la mia amante ….. la presi, le feci sentire le mie mani, la mia cintura .. suppongo che il rossore fosse fonte di dolore .. di lacrime … invece lei mi disse:“quelle sensazioni datemi dal dolore e dalla gioia di essere tua si sono portate via la tristezza e lo sconforto e tu invece mi hai donato nuovo entusiasmo”