goccia dopo goccia nel silenzio delle sillabe rugiada che nasce
pensieri incisi nella mente e nei battiti del mio cuore,
onda dopo onda quel pensiero diventa il mio mare: infinito è il mio naufragare;tasto dopo tasto compone parole su note
per poi perdersi nell'abbagliante raggio di sole;silenzio ed emozione è quel riverberoche pur nella notte non muore; azzurro il mio sentirevorrei che il cielosi tingesse anche per te di pura emozionein ogni respiro, una vera sensazione
che toccasse con mano come carezzachi arido è diventato perché dall'odio o invidia accecato dal freddo egoismo, sterile narcisismo che con supponenza diviene puro egocentrismoe non si ferma e non dubita mai di sè,senza mai mettersi in discussione sol perchévaneggiando nella perfezione che in nessun uomo è;
...e così mi fermo, rallento il passo sui pensieriladdove la mano non può arrivare,nè semplicemente pensieroe su quei miei vorrei che chissà cosa saranno domani,quelle sillabe che son sol viveperché rispondono di un impulso in mee che mi permette che scriva ancor di me;non avverto nessun stridio se sento respiro;
cammino nel buio etocco quella fredda parete, ma roccia azzurra la mia emozione, dipinge un foglio di poche sillabe sparse;
e spero che ancor alba sia per chi vive nel suo grigio vivereconoscendo solo sè:vorrei poter con un sospiro
infondere ciò che il mio cuore avverte senza confine, scrive senza inchiostro sol ciò sento dentro il cuore quello che respiro dentro me