sento il mio cuore vagaretempesta ed uragano in me
conto ogni passo nei giornirespiro in silenzio quella parte che diventa vero valore in me
conto i gradini salitimi ritrovonei voli dell'anima, chiudo gli occhi e avverto fragilità di me
ossa rotte a tratti anni che passano esperienze che mi han formato mi ritrovo a guardarmi sepolta in quanto difficile vivere èrapporti umani, incomprensioni ed egoismo osservo intorno quanta apparenza vuota c'è
stringo quanto di esile possibile invece è per mevedo la vita diversamente da moltiche son solo vano esibizionismo e non comprendo il perché,
arrivo piano a respirar pian piano quanto ritrovo in me debole uragano nel respiro flebiledi quanto vedo quel dolore dentro mefragile e complicata affronto i giorni,i rapporti umanistringo mani giovani e spero nel volto dei loro occhi il domani
mentre mi ritraggo non comprendendo il perchéladdove indifferenza è,domo le fiamme in quanto invece amore ritrovo in mecosa che non vedo in questo mondo adultoche purtroppo non è
uomini e donne che non sanno quanto la vita èvivono solo apparenza occupano spazi senza capire valorisenza dar giusto respiro all'onda del cuore
che invece in ognuno di noi èil cielo brucia nel tramontosulla pelle di quanto si vive navigano i giorni
ed in quello che ritrovo dentro mesoffia brezza pian piano innalza la sua onda
diventa quell'uragano che in ogni mio palpito èinsegno quanto invece amore dovrebbe essere vitama cade lentamente pioggia nei pensieripenso come poter cambiar quanto nel mondo di male e dolore c'è
ma mi ritrovo solo stretta dentro mein quella felicità che spontaneamente mi donano chi osserva il cuore
ma sconfitta da un mondo di adulti che non sapranno mai impartire quanto respiro diventa uraganoalito d'amore
"A volte mi prende qualcosa che non so definire:non è angoscia, non è desiderio, è un ignoto tumulto internoche minaccia di lacerarmi il petto,che mi stringe la gola"* Goethe *