Miloù&Jole & company

IN DONO DALLA SSIETTA DANIELA


TRATTO DAL BLOG  "E L'ACQUA SCORRE" ofelia770La Leggenda dell'Anno NuovoNel nostro bosco incantato, cadeva la neve. Gli alberi chinavano i loro rami appesantitifino a terra.  
 Gli animali infreddoliti cercavano nelle lorotane un po’ di calduccio, stringendosi gli uniagli altri.Ogni tanto, un raggio di sole bucava le nuvolee fasci di luce s’infiltravano attraverso ilfitto fogliame e creavano arcobaleni colorati nell’aria gelida di Dicembre.
Gli animali del bosco approfittavano diquei momenti per uscire dalle tane in cercadi un po’ di cibo, qualche bacca che ancoraresisteva sui cespugli induriti dal ghiaccio,qualche corteccia di albero, qualche radicescavata nella neve.Poi scese il crepuscolo. Il giorno moriva presto in quel periodo dell’anno. 
All’improvviso qualcosa attirò l’attenzionedegli animali del bosco:Un uomo molto vecchio, imbacuccato in unvecchio soprabito, con una lunga barba bianca,si trascinava a stento, appoggiandosi a un bastone. Il suo viso era rugoso e i suoiocchi stanchi.Ogni tanto si fermava a riposare e guardavain alto, verso il cielo che diveniva semprepiù scuro.Gli animali curiosi, a uno a uno uscirono dalle tane per guardare quello strano personaggio.Gli scoiattoli saltarono sul ramo più basso,i passerotti volarono sulla sua testa, i cerbiatti timidi come sempre, lo spiarononascosti dietro ad un albero.La puzzola saltò fuori dalla sua tana ma si tenne sotto vento per non farsi tradire  dal suo odore. L’aquila scese in picchiatadalla cima dei monti e planò in cerchi concentrici sempre più bassi fino  quasia sfiorare il vecchio il quale però non sembrò farci caso. L’orso infastidito da tutto quel movimento si svegliò dal suoletargo e uscì fuori battendosi il pettopossente. I lupacchiotti, si tennero vicinia mamma lupa, non avevano mai visto un uomo!Papà lupo si fece avanti. I suoi occhi gialli brillavano nell’oscurità. 
”Chi sei vecchio? Cosa sei venuto a fare nel nostro bosco?”L’uomo si voltò verso il lupo e gli sorrise.Ma il suo era un sorriso triste a cui non partecipavano gli occhi.“Salute a te, Signore dei boschi e delleforeste! Scusa se invado il tuo territorio.Ma questa è la strada che devo seguire per raggiungere la mia casa”.
”E dov’è la tua casa ?” chiese l’orso a cui non piaceva sentirsimesso in disparte.Il vecchio indicò il cielo che diveniva sempre più scuro.”E’ lassù fra le stelle”.
”E come ci arriverai fra le stelle?” s’informò l’aquila un po’ invidiosa. Lei per quanto alta potesse volare nonriusciva mai ad arrivare fin lassù.Il vecchio sorrise di nuovo. E questa volta  il suo era un vero sorriso.Quando uscirà la prima stella, dal cieloscenderà una scala e io potrò raggiungerela mia casa.Tutti tacquero e guardarono in alto. Come d’incanto la neve smise di cadere e una stellina timida e lontana accese la sua lanterna lassù nel blu.Contemporaneamente, dal cielo una scalaluminosa si srotolò fino a terra.
Gli animali del bosco rimasero a bocca aperta. Il vecchio fece un cenno con la mano persalutare.”Addio amici miei! il mio tempo è scaduto.Devo andare!” e cominciò a salire la scala.Il lupo corse verso di lui. “Dimmi chi sei vecchio! Non andare via così…”
Il vecchio si voltò un’ultima volta.”Sono l’Anno Vecchio. Oggi è il 31 dicembree fra pochi minuti è mezzanotte. Allora assisterete a un prodigio: Un bambino arriverà tra di voi, accoglietelocon amore e speranza. Lui è l’Anno Nuovo. Da lui dipenderà tuttociò che accadrà nei prossimi mesi”.Il vecchio non si voltò più, incominciò lentamente a salire le scale. I lupi intonarono il loro canto alla lunaper salutarlo.
In lontananza si udì il campanile dellachiesa scandire le ore.Mezzanotte!!Il vecchio era sparito, ma dove prima c’era la scala luminosa in un raggio di luna scivolò fino a terra un bellissimobambino.A piedi nudi sulla neve s’inchinò di fronteagli animali del bosco e scoppiò in una risata argentina.”Auguri, auguri!” trillò la sua vocina
”Chi sei bambino che sembri così felice?” chiese mamma lupa con tenerezza.Il bimbo corse da uno all’altro e per tuttiebbe una carezza:”Io sono l’ANNO NUOVO e sono venuto a portarvi12 mesi di speranza”
”Cosa vuoi dire bambino?”“Che con me comincia un nuovo anno e che iovi porto in dono pace, amore e solidarietà.Starà poi agli uomini fare buon uso di questimiei doni”.Un’altra risata, un cenno con la manina per salutare tutti e il bimbo sparì.Era cominciato il Nuovo Anno.