Le ragazze che pago

per sentirci dire cosa dobbiamo fare. Dal palco ce lo dicono loro. Ci dicono cose che dovremmo sognsre e sentire per i cavoli nostri e invece eccoli li i cantautori, le pop star che dicono di non esserlo e ti rifilano un telefonino oppure un'ato di famiglia media per gente che dovrebbe essere libera, spericolata, che dovrebbe ascoltare radiof freccia. Eppure eccoci qua tutti a saltare con una bozza di birra in una mano, indichiamo il cielo con l'altra, sappiamo tutte le tue canzoni a memoria, e se non le avessimo "autorizzate" da radio e tv e mp3 e internet non ci sarebbero piaciute. Non è vero, scusate. Non preoccupatevi è giusto così, se no cosa avreste da fare tutto il giorno, cosa riempirebbe la testa di cose forse diverse e impegnative...avanti così. State solo attenti ai pastori e ai cani da guardia. E i lupi? Non hanno mai fatto male a nessuno. Buona domenica. Non stavamo parlando seriamente...

Le ragazze che pago è il titolo del mio ultimo libro. Non credo che cercherò di pubblicarlo, ma avrei piacere comunque che qualcuno avesse volgia di leggerlo. Avesse voglia, e non perchè spinto dal marketing o dall'impulso che può seguire a vedere una bella copertina su uno scaffale; magari il titolo è intrigante, ma...

 Ho suonato in pubblico la mia chitarra elettrica e ho potuto comunicare con le mie canzoni, quelle della mia band, con persone che non verdò mai più, che mi hanno fatto felice saltando davanti al palco o battendo le mani in birreria; ho esposto i miei quadri e persone lontane dal mio cuore sono entrate dentro di me e hanno dato un'occhiata in giro e hanno lasciato qualcosa.

La foto che vedete è di un'artista di 17 anni. La modella penso sia una sua amica della stessa età. E' gioia quello che trasmette, secondo me.

Ora vado a farmi un gelato per cena. Domani in giro per il nord e speriamo che piova. tutto il bene per te.

Ciao

 ci sono anche io, anzi, ci siamo anche noi: io e le ragazze, le ragazze che pago. Ho finito di scrivere il mio libro pochi giorni fa. Sarà anonimo, non so se lo pubblicherò. Non so cosa succederà ad esporlo. Chi vuole farne parte è il benvenuto. Ho bisogno di voi per parlare di loro, e del protagonista, che, vero o immaginario, esiste là fuori.