SI VIAGGIARE

Un'altra meta incantevole, che regione, che ospitalità, che mare!!

Anche per questa meta se volete condividere le vostre esperienze

di viaggio potete farlo, inserite qui le vostre esperienze fatte in

 hotel, villaggi, case affitto, escurzioni, qualche dritta, insomma,

 tutto per la scoperta di questa affascinante ISOLA...... 

Scrivete, scrivete.......

Iniziamo da qui!

Arrivato all’aereoporto di Mombasa sei a 125 km dal villaggio Jacaranda. Con un mezzo di trasporto che somiglia ad un pullman (entrate subito a contatto con la reltà delle cose…) per circa 1 ora e mezzo si sale verso nord per raggiungere Watamu per poi proseguire a destra direzione mare ancora per 8 km di cui gli ultimi 2 su strada sterrata. E' proprio la difficoltà nel percorrere gli ultimi 2 km di impossibili e divertenti buche che ha lasciato intatto questo paradiso, il villaggio del Jacaranda (lo dice anche un cartello..lo incontrerete strada facendo). Si passa da un paesaggio arido, intervallato da povere abitazioni fatte di fango e foglie  e di bambini che ci rincorrono con un “ciaociaociao” strappa cuore ad un'oasi fiorita circondata di vegetazione. Siamo arrivati! questo è il nostro resort.

Bellissimo, direttamente sul mare, 57 camere immerse in un giardino di bouganville dove dominano 2 baobab, una invitante piscina, ristorante e bar direttamente sulla spiaggia sotto un tetto stupendo in makuti che resterete a guardare incantati. La cucina è favolosa, per la maggior parte a base di pesce pescato proprio lì di fronte a noi, polipi, granchi, ogni tanto aragosta e poi tonni e orate provenienti dal mercato del pesce della vicina Malindi. Il personale ci mette quasi in imbarazzo per l’accoglienza e la disponibilità a cui non siamo certo abituati qui in Italia. Al ristorante Harrison, Alì e Willy fanno a gara di gentilezza ed il cuoco, quando è pronta la pappa, suona il tamburo e ci augura Chakula Cema!!!

E' divertente cercare di imparare lo swahili, la loro lingua, tutti si impegnano ad insegnarti qualche parola se ti mostri interessato. Le frasi più comuni usate da loro in qualsiasi situazione sono “Pole Pole”(ossia piano piano, con calma) è “Hakuna matata”(in altre parole don’t worry, be happy). Il mare (quando c’è!….ci sono le basse maree la mattina) non è cristallino come le Maldive ma è ugualmente favoloso perché piu selvaggio. E già, unico grande neo è la bassa marea che nel periodo di Marzo davanti alla nostra spiaggia iniziava alle 9:00 e terminava alle 14:00. Quando il mare si ritirava di oltre 1 km, si poteva passeggiare sul fondale per ore e ore sotto il sole, incontrando curiose forme di vita marina, tra cui il bellissimo pesce palla! fino ad arrivare alla barriera corallina possibilmente armati di stivaletti di gomma. Sulla spiaggia e durante queste passeggiate, incontri sempre i beach boys che ti offrono servizi di ogni genere, dalle misteriose escursioni all’artigianato locale, insomma delle vere e proprie trattative di mercato che durano un giorno intero. Un consiglio, attenzione ad acquistare escursioni da loro perché è vero che sono più economici, ma non danno nessuna garanzia (purtroppo qualche esperienza negativa c’è stata) e la vacanza ….è sacra per tutti!!

Altro evento simpaticissimo al Jacaranda è la partita Kenya-Italia a beach volley. Come se la ridono quando gli diciamo “VI FACCIAMO NERI!”.  Le camere sono carine e spaziose, letto in legno con zanzariera, tutte con veranda o terrazzo arredati da divani in stile africano. Nel marzo 2006 ancora non c’era l’aria condizionata (ora spero di si!) ma solo inefficaci pale e quindi è stato impossibile dormire la notte… ma eravamo comunque felici di essere lì in vacanza. Il sonno lo recuperavamo la mattina del giorno dopo in spiaggia, allietati da un bel venticello sotto le palme, cullati dai canti africani.

La sera al villaggio offrono spettacoli di Acrobati, cori Gospel, Danze dei Masai o dei Giriama, la principale tribù della costa e poi via nei locali di Watamu e Malindi. Facciamo diverse escursioni durante il soggiorno, tra cui la visita al Parco Marino in barca compreso di pranzo a base di aragoste servito sempre in barca (delizioso).. Malindi con visita della fabbrica del legno, il Safari di un giorno fatto in jeep (consigliatissimo) con annessa visita ad un vero villaggio per conoscere i nostri "vicini di casa", le loro capanne, le loro abitudini (altra esperienza irripetibile)….L’isola di Robinsons (un’incanto)…. la visita di Watamu e un giro nel Bus proprio fuori il villaggio e per distribuire ai bambini un pò di giochi, di vestiti e di materiale scolastico che ci eravamo portati dall'Italia.

Consigli finali:

Villaggio; ottimo per ospitalità e gentilezza, posizione ottimale rispetto ad altri resort (ci hanno invidiati), animazione buona, cibo OTTIMO…

Moneta; effettuare il cambio direttamente sul posto o in albergo con un piccolo sovraprezzo…

Escursioni; da non perdere safari blu, isola di Robinsos, safari in jeep…

Doni; consigliato portare magliette, calzoncini, vestitini, ciabatte da mare, zainetti. I bambini ne hanno veramente bisogno. Anche i grandi…

Ma sopprattutto: MAI avventurasi da soli e in orari serali…

Per il resto…. VEDRETE CON I VOSTRI OCCHI E CON IL CUORE….