I Comitati CdA Italia per la Riforma del Sistema delle Abilitazioni alle Libere Professioni e a tutela dei praticanti CHIEDONOL’adesione alla Manifestazione Nazionale “Stop al precariato” del 4 Novembre organizzata a Roma, per le seguenti ragioni:Far conoscere all’opinione pubblica la situazione di sfruttamento a cui sono sottoposti i praticanti appartenenti a diverse categorie professionali che LAVORANO GRATIS anche 10 ore al giorno negli studi professionali senza ricevere alcun compenso, nonostante fonti legali lo prevedano;Pur essendo a favore della preannunciata liberalizzazione NON CAPIAMO perché continua ad esistere PER I GIOVANI UNA RIGIDA ED INIQUA SELEZIONE nell’accesso alla libera professione attualmente regolato da un esame di stato strumentalizzato per creare uno sbarramento predeterminato alla libera professione e non retto da alcun principio meritocratico.In sintesi, vogliamo intervenire alla Manifestazione poiché esiste una nuova categoria attualmente invisibile e non tutelata: “la categoria dei lavoratori che lavorano gratis”; poichè “con la scusa” che i giovani devono imparare “il mestiere” , si utilizza manodopera a costo zero.ANCHE NOI SIAMO PRECARI POICHE’ LO SBARRAMENTO INIQUO NELL’ACCESSO ALLA LIBERA PROFESSIONE SOSTIENE LO STATO DI PRECARIATO DEI GIOVANI.
Manifestazione 4 Novembre
I Comitati CdA Italia per la Riforma del Sistema delle Abilitazioni alle Libere Professioni e a tutela dei praticanti CHIEDONOL’adesione alla Manifestazione Nazionale “Stop al precariato” del 4 Novembre organizzata a Roma, per le seguenti ragioni:Far conoscere all’opinione pubblica la situazione di sfruttamento a cui sono sottoposti i praticanti appartenenti a diverse categorie professionali che LAVORANO GRATIS anche 10 ore al giorno negli studi professionali senza ricevere alcun compenso, nonostante fonti legali lo prevedano;Pur essendo a favore della preannunciata liberalizzazione NON CAPIAMO perché continua ad esistere PER I GIOVANI UNA RIGIDA ED INIQUA SELEZIONE nell’accesso alla libera professione attualmente regolato da un esame di stato strumentalizzato per creare uno sbarramento predeterminato alla libera professione e non retto da alcun principio meritocratico.In sintesi, vogliamo intervenire alla Manifestazione poiché esiste una nuova categoria attualmente invisibile e non tutelata: “la categoria dei lavoratori che lavorano gratis”; poichè “con la scusa” che i giovani devono imparare “il mestiere” , si utilizza manodopera a costo zero.ANCHE NOI SIAMO PRECARI POICHE’ LO SBARRAMENTO INIQUO NELL’ACCESSO ALLA LIBERA PROFESSIONE SOSTIENE LO STATO DI PRECARIATO DEI GIOVANI.