Come viene forgiata una spada? Ve lo racconto nel prologo di un romanzo fantasy che avevo iniziato a scrivere anni fa, ma che non ho mai terminato. Il romanzo avrebbe dovuto chiamarsi Lex, dal nome della spada. Molte cose accennate in questa introduzione si capiscono meglio nei capitoli successivi. Ve li risparmio. Buona lettura e felice fine settimana a tutti. Thoram era andato lui stesso nella miniera a scegliere il miglior minerale grezzo per forgiarla. Non era mai accaduto prima d'ora che un mastro fabbro della sua fama si procurasse di persona il materiale occorrente. Si era aggirato per la miniera di Passo Scuro, tra decine di lanterne che illuminavano i volti stupiti dei nani che vi lavoravano, ispezionando le ampie vene alla ricerca del minerale più puro da cui ricavare ciò che avrebbe costituito la salvezza per Guy. Nessuno meglio di lui conosceva l'aspetto del materiale grezzo perfetto, la sensazione che dava sfiorandolo con le dita, il suo gusto amarognolo, il suo odore acre. Tuttavia impiegò ben due giorni per la ricerca e, una volta trovatolo, provvide personalmente alla sua estrazione. Ora che la materia prima era a sua disposizione non doveva far altro che seguire il volere di One. Le sue istruzioni erano state tanto precise in proposito che a differenza delle altre volte non aveva avuto bisogno di nessun progetto. Sapeva con quale luna lavorare il metallo e quale forma dare alla spada, quale incantesimo One in persona avrebbe pronunciato, quando il suo lavoro di fabbro sarebbe stato portato a termine. Sapeva di quale enorme potere Lex sarebbe stata custode affinché Il Giusto Cavaliere potesse liberare Guy dal maleficio di colui il cui nome non può essere pronunciato da coloro che possiedono uno Spirito Bianco.Su Guy la vita si era evoluta in maniera diversa dagli altri pianeti che Il Narratore aveva catalogato. Qui, infatti, non si era evoluta una unica specie intelligente; su Guy convivevano diverse specie e questo grazie ad una serie di combinazioni favorevoli che L'Assoluto aveva previsto. L'armonia era regnata per secoli nel rispetto della natura e la tecnologia, così come era concepita su altri pianeti dello spazio conosciuto dalla Confederazione, aveva raggiunto livelli modesti. Questo perché gli umanoidi appartenenti alle specie più evolute erano entrati in un rapporto così stretto con la natura che li circondava da sostituire lo sviluppo della tecnologia con il controllo degli elementi. In pratica ciò che su un pianeta della Via Lattea viene definito Magia. Vi fu però un giorno, nell'era di Stefano III, in cui un giovane allievo della Gilda dei maghi di Asherion volle sfruttare tutto il suo talento per acquisire il potere assoluto su Guy. Fu la fine dell'armonia su questo pianeta. Ora che colui il cui nome non può essere pronunciato dagli Spiriti Bianchi aveva il potere, tutte le speranze sono riposte nelle abili mani di Thoram e nell'enorme potere di One, ma soprattutto nell'avverarsi della profezia che parla dell'avvento del Giusto Cavaliere. Thoram accese il fuoco della Sacra Fornace, predispose i trogoli per raffreddare il prezioso metallo e lasciò che suo figlio Sarnach azionasse il mantice. A nessun altro fu permesso di collaborare alla forgia della spada. Per Thoram quello fu il suo ultimo e più grande capolavoro.
L E X
Come viene forgiata una spada? Ve lo racconto nel prologo di un romanzo fantasy che avevo iniziato a scrivere anni fa, ma che non ho mai terminato. Il romanzo avrebbe dovuto chiamarsi Lex, dal nome della spada. Molte cose accennate in questa introduzione si capiscono meglio nei capitoli successivi. Ve li risparmio. Buona lettura e felice fine settimana a tutti. Thoram era andato lui stesso nella miniera a scegliere il miglior minerale grezzo per forgiarla. Non era mai accaduto prima d'ora che un mastro fabbro della sua fama si procurasse di persona il materiale occorrente. Si era aggirato per la miniera di Passo Scuro, tra decine di lanterne che illuminavano i volti stupiti dei nani che vi lavoravano, ispezionando le ampie vene alla ricerca del minerale più puro da cui ricavare ciò che avrebbe costituito la salvezza per Guy. Nessuno meglio di lui conosceva l'aspetto del materiale grezzo perfetto, la sensazione che dava sfiorandolo con le dita, il suo gusto amarognolo, il suo odore acre. Tuttavia impiegò ben due giorni per la ricerca e, una volta trovatolo, provvide personalmente alla sua estrazione. Ora che la materia prima era a sua disposizione non doveva far altro che seguire il volere di One. Le sue istruzioni erano state tanto precise in proposito che a differenza delle altre volte non aveva avuto bisogno di nessun progetto. Sapeva con quale luna lavorare il metallo e quale forma dare alla spada, quale incantesimo One in persona avrebbe pronunciato, quando il suo lavoro di fabbro sarebbe stato portato a termine. Sapeva di quale enorme potere Lex sarebbe stata custode affinché Il Giusto Cavaliere potesse liberare Guy dal maleficio di colui il cui nome non può essere pronunciato da coloro che possiedono uno Spirito Bianco.Su Guy la vita si era evoluta in maniera diversa dagli altri pianeti che Il Narratore aveva catalogato. Qui, infatti, non si era evoluta una unica specie intelligente; su Guy convivevano diverse specie e questo grazie ad una serie di combinazioni favorevoli che L'Assoluto aveva previsto. L'armonia era regnata per secoli nel rispetto della natura e la tecnologia, così come era concepita su altri pianeti dello spazio conosciuto dalla Confederazione, aveva raggiunto livelli modesti. Questo perché gli umanoidi appartenenti alle specie più evolute erano entrati in un rapporto così stretto con la natura che li circondava da sostituire lo sviluppo della tecnologia con il controllo degli elementi. In pratica ciò che su un pianeta della Via Lattea viene definito Magia. Vi fu però un giorno, nell'era di Stefano III, in cui un giovane allievo della Gilda dei maghi di Asherion volle sfruttare tutto il suo talento per acquisire il potere assoluto su Guy. Fu la fine dell'armonia su questo pianeta. Ora che colui il cui nome non può essere pronunciato dagli Spiriti Bianchi aveva il potere, tutte le speranze sono riposte nelle abili mani di Thoram e nell'enorme potere di One, ma soprattutto nell'avverarsi della profezia che parla dell'avvento del Giusto Cavaliere. Thoram accese il fuoco della Sacra Fornace, predispose i trogoli per raffreddare il prezioso metallo e lasciò che suo figlio Sarnach azionasse il mantice. A nessun altro fu permesso di collaborare alla forgia della spada. Per Thoram quello fu il suo ultimo e più grande capolavoro.