ISTANTANEE EMOTIVE

VIVERE IL MIO TEMPO IN VERSI E NON SOLO

 

ULTIME VISITE AL BLOG

marylu472008StefanoMassinigiusy.dimaiogiuseppinaluisipiebar0fa.locassetta2venere_privata.xormaliberalatitude33maresogno67the0thersideofthebedCherrysltheothersideofthebedProf_Luigi_Orefice
 

ULTIMI COMMENTI

CONTRO LA VIOLENZA SUI MINORI

 

CON OGNI DONAZIONE SALVI TRE VITE. PENSACI !

ADSPEM

DONA IL TUO SANGUE. DONA LA VITA.

 

IL LORO IMPEGNO CONTRO LA MAFIA FU PURA POESIA

 

Protected by Copyscape _nline Plagiarism Detector

 

blog.libero.it/liberiversi

 

In classifica

Blog d'argento

 

VISITATE IL MIO SITO DI POESIA

http://renatodd.oneminutesite.it/

 

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Febbraio 2012 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 48
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Messaggi di Febbraio 2012

METTETEVI COMODI - CORSO DI ORIENTING

Post n°168 pubblicato il 28 Febbraio 2012 da Redendacc
 
Foto di Redendacc

 Mettetevi comodi e cliccate qui http://blog.libero.it/SEMPLICEeANGEL/commenti.php?id=336079&msgid=11107618&nocache=1330456665 Vi aspetto per parlare di 'Punti di riferimento' su SEMPLICE_E_ANGEL

 

... E non dimenticatevi di prendere da bere. Pago io...

 

Buona lettura...

 
 
 

ESSERE RICORDATI VUOL DIRE NON MORIRE

Post n°166 pubblicato il 27 Febbraio 2012 da Redendacc
 
Foto di Redendacc

Ricordo da bambino la replica di una trasmissione televisiva in cui Vittorio Gassman recitava una poesia di un autore greco dei primi del novecento, Kriton. Un poeta della resistenza. Era quella un'epoca in cui c'era un solo canale Rai. Un epoca in cui non c'era la prescrizione dei reati ed un assolto per mancanza di prove si ritirava dalla politica per la vergogna. Ricordo come fosse ora mio fratello maggiore registrare con un registratore della Castelli quei pochi minuti su di una cassetta della TDK. Era un epoca in cui l'Amministratore Delegato della FIAT guadagnava quaranta volte un operaio e non quattrocentovolte, così da assumere anzicchè licenziare. La voce di Gassman mi è rimasta così impressa nella memoria, con la sua cadenza e quelle pause studiate. Un attore straordinario che renderebbe stupenda anche la lettura dell'elenco telefonico. La poesia si chiama Testamento. Leggetela immaginando la sua voce. Io su internet non sono riuscito a trovare quella vecchia registrazione, ma se qualcuno ne è in possesso mi farebbe piacere riceverla.

Non voglio che tu sia lo zimbello del mondo.
Ti lascio il sole che lasciò mio padre
a me. Le stelle brilleranno uguali, e uguali
t’indurranno le notti a dolce sonno.
Il mare t’empirà di sogni. Ti lascio
il mio sorriso amareggiato: fanne scialo,
ma non tradirmi. Il mondo è povero
oggi. S’è tanto insanguinato questo mondo
ed è rimasto povero. Diventa ricco tu
guadagnando l’amore del mondo.
Ti lascio la mia lotta incompiuta
e l’arma con la canna arroventata.
Non l’appendere al muro. Il mondo ne ha bisogno.
Ti lascio il mio cordoglio. Tanta pena vinta nelle battaglie,
vinta nelle battaglie del mio tempo.
E ricorda. Quest’ordine ti lascio.
Ricordare vuol dire non morire.
Non dire che sono stato indegno, che
disperazione m’ha portato avanti e son rimasto
indietro, al di qua della trincea.
Ho gridato, gridato mille e mille volte no,
ma soffiava un gran vento, e pioggia e grandine:
hanno sepolto la mia voce. Ti lascio
la mia storia vergata con la mano
d’una qualche speranza. A te finirla.
Ti lascio i simulacri degli eroi
con le mani mozzate,
ragazzi che non fecero a tempo
ad assumere austere forme d’uomo,
madri vestite di bruno, fanciulle violentate.
Ti lascio la memoria di Belsen e di Auschtwitz.
Fa presto a farti grande. Nutri bene
il tuo gracile cuore con la carne
della pace del mondo, ragazzo, ragazzo.
Impara che milioni di fratelli innocenti
svanirono d’un tratto nelle nevi gelate
in una tomba comune e spregiata.
Li chiamano nemici: già! I nemici dell’odio.
Ti lascio l’indirizzo della tomba
perchè tu vada a leggere l’epigrafe.
Ti lascio accampamenti
d’una città con tanti prigionieri:
dicono sempre si, ma dentro loro mugghia
l’imprigionato no dell’uomo libero.
Anch’io sono di quelli che dicono di fuori,
il si della necessità, ma nutro, dentro, il no.
Così è stato il mio tempo. Gira l’occhio
dolce al nostro crepuscolo amaro.
Il pane è fatto pietra, l’acqua fango.
La verità un uccello che non canta.
E’ questo che ti lascio. Io conquistai il coraggio
d’essere fiero. Sforzati di vivere.
Salta il fosso da solo e fatti libero.
Attendo nuove. E’ questo che ti lascio.

KRITON ATHANASULI
S



BUON INIZIO SETTIMANA A TUTTI VOI

 
 
 

GIOVANILI INCOSCIENZE

Post n°165 pubblicato il 24 Febbraio 2012 da Redendacc
 
Foto di Redendacc

 Rieccomi a voi dopo un breve intervallo. Riemergo dagli scaffali bui e polverosi della mia memoria dove, ancora impregnata dall'odore pungente di naftalina, ho ritrovato questa mia vecchia poesia. Una poesia che risale ai tempi della mia giovinezza. Tempi giovanili in cui un po' tutti noi credevamo nell'eternità dei sentimenti, del tempo a nostra disposizione e, in fondo, un po' di tutto. Tempi giovanili in cui pensavamo che tutto fosse possibile ed alla nostra portata, che la vecchiaia era quella degli altri così come le esperienze negative. Ci si sentiva forti ed invincibili, ed è con questo spirito che scrissi questi versi che oggi mi appaiono un po' ingenui.

 

La metà di tutto

 

Per metà il giorno

è alzarsi la mattina,

un libro da studiare,

la tivù, la cucina

e poi il resto sei tu.

Per metà la vita

è un lavoro, le bollette, l'amico,

ma poi il resto sei tu.

Per metà il mondo

è tanta gente

che passa silenziosa,

come pastelli colorati,

sul libro della storia.

Fruscii appena percepibili

che tuttavia si agitano,

ma puoi sentirli solo in cuffia.

Eppure l'altra metà del mondo sei tu.

Ed io stesso

son per metà quel che sono

e il resto lo completi tu,

ospite d'onore

in tutte le serate di gala

dei miei pensieri.

E mi chiedo cosa mai sarebbero

i miei giorni, la mia vita, il mondo

in quell'improbabile giro della terra

che non ci fossi più tu

a festeggiarmi il cuore,

a scodinzolarmi,

a farmi le fusa.

 

Vi saluto, vi abbraccio augurandovi un week end ricco di amore e vi do appuntamento a lunedi.

 
 
 

PAUSA DI RIFLESSIONE

Post n°164 pubblicato il 21 Febbraio 2012 da Redendacc
 
Foto di Redendacc

 Per impegni personali vi lascio per qualche giorno. Una breve pausa di riflessione, ma non di riposo, ahimè. Torno subito, non scappate...

 

 

UNA SERA DI PRIMAVERA M'ILLUSI

 

 

 

Vorrei dirti ti amo

guardando nei tuoi occhi

sorridenti e sparire,

per vivere il tuo

cercarmi disperato

e la gioia del ritrovarsi

inseparabili.

 

 

Ci leggiamo venerdì.

 

 
 
 

CLASSICO O MODERNO ?

Post n°163 pubblicato il 17 Febbraio 2012 da Redendacc
 

Cari amici,

mi riallaccio al post di ieri per approfondire un aspetto in particolare a proposito di lettura e web. Tanti mi dicono di pubblicare un libro di raccolta delle mie poesie. Un giorno lo farò. Ma premesso che, come dicevo, la poesia è un settore di nicchia del mercato, io penso anche che è diverso il rapporto che si viene a creare tra chi scrive e chi legge. Chi legge un libro si trova nella stessa condizione del correntista che riceve dalla sua banca una notifica di "variazione unilaterale del contratto". Il lettore viene a trovarsi in una condizione passiva. Legge e subisce ciò che legge. Chi scrive, non ha modo di avere un contatto diretto con chi legge ed ha solo una stima del gradimento approssimativa di ciò che fa misurando le vendite. Ma è, appunto, approssimativa per tante ragioni. Il libro o l'autore non sono sufficientemente conosciuti o semplicemente molti lo giudicano carino ma non lo comprano. Pubblicare su internet ti da, invece, un senso immediato di quanto piace ciò che fai ed in più puoi interaggire con chi ti legge quasi in tempo reale. Per questo ho fatto un anno fa questa scelta. Il secondo obbiettivo che mi ponevo era di rendere la poesia più fruibile, piacevole e meno legata a spiacevoli ricordi scolastici, quando ci imponevano di impararle a memoria. Alcune erano lunghe pagine e pagine. A volte erano anche difficili da comprendere. E' così che è nata per me l'idea di fare delle videopoesie. Trasformare la poesia dalla concezione classica ad una concezione moderna, per il bene della poesia. Perchè se la rendiamo più piacevole la gente si riavvicinerà a questo mondo che non deve rappresentare un'esclusiva dei dotti. La cultura e l'arte devono essere a disposizione di tutti perchè ingentiliscono l'animo e lo rendono più vcino all'universo, o a Dio per chi è creedente. Questo che vi propongo è uno dei primi lavori fatti con la 'mitica' Morgana. Ve lo ripropongo augurandovi buon week end. Le altre videopoesie le trovate nel mio canale youtube. Un abbraccio 

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Redendacc
Data di creazione: 16/02/2011
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963