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Messaggi di Luglio 2012

I bambini imparano ciò che vivono

Post n°204 pubblicato il 19 Luglio 2012 da Redendacc
 
Foto di Redendacc

I bambini sono il futuro. Dal modo in cui crescono e vengono educati dipende il risultato degli uomini e delle donne che saranno e della società che contribuiranno a sviluppare. La società di oggi è figlia anche dell'educazione dei molti figli di ieri. Pensiamoci. Oggi vi propongo questa poesia di Doret's Law Nolte, Scrittrice, insegnante, pedagogista e consulente familiare americana del novecento, a dimostrazione ancora una volta di quanto la poesia fosse strettamente collegata alla vita quotidiana di tutti noi.

I bambini imparano ciò che vivono.

Se un bambino vive nella critica impara a condannare.

Se un bambino vive nell'ostilità impara ad aggredire.

Se un bambino vive nell'ironia impara ad essere timido.

Se un bambino vive nella vergogna impara a sentirsi colpevole.

Se un bambino vive nella tolleranza impara ad essere paziente.

Se un bambino vive nell'incoraggiamento impara ad avere fiducia.

Se un bambino vive nella lealtà impara la giustizia.

Se un bambino vive nella disponibilità impara ad avere una fede.

Se un bambino vive nell'approvazione impara ad accettarsi.

Se un bambino vive nell'accettazione e nell'amicizia impara a trovare l'amore nel mondo.

Doret's Law Nolte

 
 
 

C'E' QUALCOSA DI NUOVO OGGI NEL SOLE, ANZI DI ANTICO

Foto di Redendacc

Una civiltà, come una specie vivente, è destinata a spegnersi quando non è capace di rinnovarsi adeguandosi rapidamente ai fattori esterni. Ma noi siamo certi che vogliamo davvero cambiare le cose nel nostro paese? Che vogliamo rinnovarci? Penso di essere uno dei pochi che non si è sorpreso del ritorno di Silvio Berlusconi come candidato premier alle prossime elezioni.

 

Questo perchè credo che non si sia mai realmente allontanato dalla politica ed il suo peso specifico si è sentito tantissimo anche nelle scelte del Governo Monti. E' una questione di fiducia. La fiducia che il Governo deve ottenere da un Parlamento berlusconiano, la fiducia che Berlusconi stesso ha nei suoi elettori. Una fiducia così forte da portarlo a rispolverare il celeberrimo "FORZA ITALIA". Forse perchè se nel nostro paese il verso di Giovanni Pascoli che cito nel titolo del mio post resta tanto attuale è proprio per la fiducia che i poteri forti hanno nell'incapacità di noi italiani, o almeno della maggioranza, di alzare lo sguardo dal proprio orticello e guardare oltre la siepe che il guardo esclude. Che Leopardi mi perdoni. Ma davvero costoro meritano tanta fedeltà? Eppure io della fedeltà e della fiducia avevo un'idea davvero diversa e la esprimevo in questo scritto giovanile nel modo che segue. Resto convinto che la poesia e l'attualità debbano convivere affinchè quest'arte non venga considerata come una lingua morta.

 

 

Fedeltà

 

 

La fiducia

é il cieco che si lascia guidare dal cane.

Il bello dell'amore

é che il padrone é di volta in volta

cieco e guida

e così il cane é guida e padrone:

nessuno dei due

sbaglia strada di proposito.

 

 

BUON INIZIO SETTIMANA A TUTTI

 
 
 

SE IL VENTO

Post n°202 pubblicato il 12 Luglio 2012 da Redendacc
 

 Ancora un mio scritto giovanile, ma un po' più romantico del precedente...Buon week end a tutti.

 

Se il vento

 

 

Se solo si potesse scrivere col vento

prenderei tutte le nuvole del mondo

per comporre il "ti amo" più grosso che c'è

e col mare

bagnare di baci le rive e le spiagge,

se la terra fosse

il tuo viso;

la gravità la forza

del mio abbraccio

in una limpida atmosfera d'amore

senza smog e radioattività.

E dalla California al Giappone

la gente, i tuoi pensieri,

alzerebbe gli occhi al cielo

per leggere ciò che il vento

ha scritto con le nuvole;

poi, con l'animo colmo di pace,

muoverebbe i primi passi sicuri

lungo la strada della vita

in un'eterna giornata di sole.

 

Redendacc

 

 
 
 

INDIFFERENZA E RASSEGNAZIONE

Post n°201 pubblicato il 08 Luglio 2012 da Redendacc
Foto di Redendacc

L'indifferenza e la rassegnazione sono due mali davvero catastrofici del nostro vivere quotidiano. E' tra questi due guanciali che molti di noi si assopiscono e invecchiano. Sprechiamo le nostre vite e quelle di chi ci è vicino. Ma queste due piaghe non sono letali solo a livello personale, nelle non scelte che facciamo, nella mancanza di coraggio di osare. L'indifferenza e la rassegnazione sono due delle cause che hanno portato la nostra società allo stato attuale economicamente, politicamente ed a livello ambientale. Quando scrissi, poco più che ventenne, questa poesia ero convinto che si potesse non solo sognare, ma anche realizzare un mondo migliore, un classico di tutti i giovani. Mi rendo conto che in effetti da allora le cose sono peggiorate sensibilmente. Io vi esorto ad essere altro. Lo so, è difficile, ma almeno possiamo dire a noi stessi: "io ci ho provato." Non dite mai: "Così è la vita." o "Tanto sono tutti uguali". Siate uomini! Vivete. Lottate se è necessario. Siate altro. Buon inizio settimana a tutti.

  

Al Grand Hotel della rassegnazione

 

C'è gente che usa

la vita degli altri

come uno zerbino

e ci passa sopra

e si pulisce i piedi.

Ma tu

fai sempre finta che nell'Hotel

ci sia posto anche per te.

E' affollato e non ci credi,

e torni a casa

con la giacca piena

di pedate da restituire,

ma quando son vuoti a perdere

bruciano lo stomaco e la gola.

Però sai di non poterci far niente:

non hai sedativi, né antibiotici

ma solo dolori

da prendere e ingoiare.

Così ti alzi ancora

come ogni mattina

per scuoterti la polvere di dosso.

Ti rimetti puntualmente al posto tuo

perché non ci sia mai nessuno

che debba lamentarsi

che manca uno zerbino,

convinto che sia questa la vita.

Eppure a volte te ne chiedi il perché

anche se sai

che tuo padre ha fatto lo stesso,

ma intanto resti sempre ligio al dovere.

Steso per terra

davanti all'ingresso

aspetti e non sai cosa.

Forse solo che ci sia

un'altra mattina

per scuoterti la polvere da dosso

e ricominciare un altro giorno da zerbino

nel Gran Hotel della rassegnazione.

In fondo sai

che in questa vita fatta di scelte

sei soltanto il sicario

e Dio il mandante.

 
 
 

L'UNICA VIA

Post n°200 pubblicato il 05 Luglio 2012 da Redendacc
 
Foto di Redendacc

Oggi vi propongo questa poesia recitata dalla splendida voce di Arnoldo Foà, un nome che ai più giovani non dirà assolutamente nulla. Ascoltate con attenzione le parole di questo autore anonimo e lasciatemi un vostro pensiero. Io vi lascio il mio augurio di buon week end certo che tanti di noi restano anonimi per la storia, ma lasciano tracce indelebili nei cuori di chi ci ha amato.

BUON WEEK END A TUTTI

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Redendacc
Data di creazione: 16/02/2011
 
 

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