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Messaggi del 30/11/2012

POESIA E ATTUALITA' - LO STATO PALESTINESE CHE VERRA'

Miei cari amici,

sapete che io cerco di coniugare sempre poesia ed attualità. In fondo il poeta non fa altro che descrivere il quotidiano. Per questo oggi voglio parlarvi rapidamente di una notizia che costituisce un piccolo passo avanti nella situazione molto delicata del conflitto israeliano-palestinese: il riconoscimento da parte dell'Onu della Palestina quale 'Stato osservatore non membro', con voto favorevole anche dell'Italia. Non è ancora il riconoscimento della Palestina come Stato, ma è un grosso passo avanti. Riconoscere la Palestina come Stato non vuol dire essere contro Israele o essere contro gli ebrei, ma significa riconoscere un diritto ad un popolo di avere un proprio Stato. Ovviamente Israele è difeso da tutti quei Paesi dove il loro potere economico-bancario è schiacciante, come negli States, ma bisogna smettere di confondere l'Olocausto e tutti i soprusi subiti dagli ebrei nel secolo scorso con l'attuale politica militare di Israele che, di fatto, si è appropriato indebitamente di territori non suoi e non compresi nei confini stabiliti nel 1948, anno in cui fu, appunto, riconosciuto lo Stato di Israele. Fatta questa doverosa premessa, vi propongo questa poesia di un autore palestinese, Mahmoud Darwish, di fatto ad oggi l'unica personalità palestinese alla quale siano stati concessi i funerali di stato, a parte Arafat, il 9 agosto del 2008.

 

Potete legarmi mani e piedi

Potete legarmi mani e piedi
togliermi il quaderno e le sigarette
riempirmi la bocca di terra
la poesia è sangue del mio cuore vivo
sale del mio pane,
luce dei miei occhi,
sarà scritta con le unghie,
lo sguardo
e il ferro.
La canterò nella cella della mia prigione
nella stalla
sotto la sferza
tra i ceppi
nello spasimo delle catene.
Ho dentro di me milioni di usignoli
per cantare la mia canzone di lotta.

Mahmoud Darwish

BUON FINE SETTIMANA A TUTTI

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: Redendacc
Data di creazione: 16/02/2011
 
 

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