21.MARZO-2012 -LA SINISTRA !
Firma l’appello perché anche la Chiesa paghi l’Ici
Presidente Monti,
Lei ha appena presentato una manovra “lacrime e sangue” in cui si chiedono pesanti sacrifici ai cittadini, tra le misure previste anche la reintroduzione dell’Ici (in futuro Imu). Eppure i privilegi della Casta e della Chiesa non vengono intaccati: rimane in vigore quella legge simoniaca approvata dal governo Berlusconi per cui il Vaticano è esente dal pagamento dell’Ici.
Per questo chiediamo al suo governo, affinché vengano mantenute quelle promesse di equità nella manovra, di abolire questo ignobile privilegio.
Per firmarlo clicca qui.
VOTA .
NON TUTTI SANNO CHE:
COLORO CHE SONO TITOLARI DI UN PROFILO
O DI UN BLOG CON DATI SUFFICIENTEMENTE CHIARI
(ES.:FOTO O NOME) DA RICONDURRE A UNA PERSONA
RICONOSCIBILE NEL MONDO REALE E SONO OGGETTO
DI INGIURIE/OFFESE NEL WEB,POSSONO DENUNCIARE
PENALMENTE L'OFFENSORE
E CITARLO PER DANNO
La Corte di cassazione con la sentenza n. 8824 della Quinta sezione penale depositata il 7 marzo 2011, ha condannato chi, utilizzando un nickname su un forum online diffondeva ingiurie, in forma anonima, nei confronti di altre persone.
L'indirizzo Ip ha inchiodato l'autore della diffamazione, confermando che la traccia digitale permette l'identificazione senza dubbi.
UTILI DA CONSULTARE .
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Post n°5 pubblicato il 23 Settembre 2011 da THEA.DI.SINISTRA
Unità conto il cyber-stalking: oltre 100 denunce in due giorni
Il broblema del cyber-stalking, cioè le ripetute molestie via web, è molto più serio di quanto si pensi. Secondo Protocollo domenica scorsa ha attivato in maniera definitiva l’unità di protezione contro il cyber-stalking e il gruppo di controllo contro la violazione dei Diritti Umani sui social network. Ebbene, in appena due giorni sono state oltre 100 le denunce confermate nel settore cyber-stalking e oltre 30 quelle di violazione dei Diritti Umani nei social network.
E’ chiaro che il problema è molto più serio di quanto si pensi. Per fare chiarezza su cosa sia lo stalking via web (cyber-stalking) ricordiamo che sono considerati stalking tutti quegli atteggiamenti persecutori che inducono la vittima a cambiare le sue abitudini. Nel caso specifico di cyber-stalking prendiamo come esempio i possessori di blog. Sono considerati stalking quegli atti che inducono la vittima a cambiare le sue abitudini di pubblicazione come, per esempio, introdurre la moderazione nei commenti quando non c’era o semplicemente cambiare le proprie attività. attività effettuate via web dalla vittima, perseguitare una persona Sono sconsiderati atti persecutori l’invio ossessivo di mail non desiderate, messaggi in chat non desiderati, messaggi diffamatori ripetuti e reiterati, presentarsi con una falsa identità allo scopo di intervenire e disturbare le normalina attraverso i mezzi della rete internet (blog, social network, forum, chat, email, ecc. ecc.) a tal punto da costringerla a rinunciare, anche solo in parte, ai benefici della rete.
Come improntare una prima linea di difesa contro il cyber-stalking? Innanzi tutto il persecutore va avvisato che non è persona gradita e quindi non sono graditi i suoi commenti sul blog della vittima, che non sono gradite le sue mail, i suoi interventi su chat, su forum o su altri blog che nominano la vittima. Una volta fatto questo, nel caso il persecutore continui imperterrito, è necessario individuare il suo indirizzo IP (internet protocol) che di solito, per quanto riguarda i possessori di blog, viene individuato nella gestione dei commenti o nel software che monitora il traffico del blog (il contatore visite). Nelle email viene invece individuato attraverso l’analisi dell’Header, cioè quella parte del messaggio nascosta che però è individuabile con poche e semplici procedure, generalmente usando la sequenza “file > proprietà > messaggio originale” oppure “corpo del messaggio” oppure ancora “visualizza > sorgente del messaggio”. In chat è visibile generalmente con appositi plugin, mentre nei forum è visibile agli amministratori. Va detto che molti indirizzi IP sono “dinamici”, cioè cambiano ad ogni nuova connessione quindi è possibile che lo stesso molestatore appaia con diversi IP. Tuttavia la polizia postale è in grado di coniugare a chi corrispondeva un determinato IP ad una determinata ora di un determinato giorno e quindi di rintracciare il molestatore. La polizia postale è in grado di risalire anche a indirizzi IP nascosti da server proxi. L’indirizzo IP è necessario per procedere con la denuncia alla polizia postale.
Attualmente la polizia postale, nel suo sito on line, non mette a disposizione un form per la denuncia di stalking, quindi va inoltrata a mano (in un commissariato) o attraverso la nostra associazione che provvederà a farla pervenire alla polizia postale una volta raccolte tutte le informazioni.
Se si ritiene di essere vittima di cyber-stalking è indispensabile non rinunciare a sporgere denuncia. In molti casi lo stalking via web è l’anticamera del vero e proprio stalking con approccio fisico e in ogni caso, vista la diffusione di internet, può diventare particolarmente tedioso nel momento in cui costringe le vittime a cambiare le loro abitudini, anche quelle di navigazione o frequentazione online. In pratica il cyber-stalking azzera la differenza che generalmente c’è tra la vita virtuale (quella in rete) e la vita reale, portando la vittima a veri e propri stati di ansia che ne possono compromettere la salute fisica e psicologica, anche in modo grave.
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POTETE ANCHE NON COMMENTARE L'ARGOMENTO E' GIA STATO TRATTATO AMPIAMENTE NEI GIORNI SCORSI ... HO POSTATO L'ARTICOLO PER ESSERE DI AIUTO A CHI NON SA COME FARE IN CERTI CASI E .. A DIMOSTRAZIONE CHE IL FENOMENO E' VASTO !! CIAO UN BACIONE |
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