OTRA VEZ..

Dì SOLTANTO UNA PAROLA...


Le persone non parlano più. Non si conoscono. Non condividono i proprio pensieri. A volte le persone sono sole nel loro mondo pur essendo in compagnia.Mi capita spesso di pensare queste cose, in particolare quando vado a cena fuori e vedo quelle coppie che stanno sedute, l’uno di fronte all’altra e mangiano senza guardarsi e soprattutto senza parlare. Sembra che siano lì solo per consumare il loro pasto e non per condividere il piacere di una serata insieme.Mi domando come sia possibile tutto ciò. Come si fa ad avere una relazione senza condividere intimamente il proprio pensiero. Alle basi di ogni rapporto metto il dialogo e il confronto che sono a mio avviso gli elementi fondamentali su cui impostare una conoscenza profonda. Non parlo solo delle relazioni di coppia, ma anche e forse soprattutto dei rapporti in famiglia. Mi guardo intorno e vedo molti tra i miei amici che non hanno alcun tipo di relazione con i propri genitori e continuano a vivere con loro, senza un minimo di dialogo e di legame, solo perché non possono permettersi - economicamente parlando - di andare a vivere da soli. Al contrario di loro, io  ho un con mio padre ( in famiglia siamo solo io e mio padre) un rapporto molto sano ed equilibrato, è un rapporto speciale e naturale allo stesso tempo, perché ci confrontiamo in maniera molto serena e spontanea. Quando parlo con lui cerco di farlo a 360 ° non penso che lui non possa capire il mio punto di vista x il divario generazionale che ci divide, cerco di fargli vedere il mondo coi miei occhi e lui fa lo stesso con me. Parlo con lui senza filtri, senza paura di essere giudicata o non compresa. Sono io che cerco di farmi conoscere, di fargli capire come sono, cosa penso, cosa voglio, cerco di andare incontro a lui senza paura e pregiudizio. Questo rapporto lo abbiamo cercato e costruito insieme col tempo e ora siamo preziosi consiglieri l’uno dell’altra.Anche con Trix c’è questa reciproca ricerca di dialogo e confronto. Questa sua sensibilità e curiosità di conoscermi realmente è la cosa che apprezzo di più in lui. Anche perché sento che il dialogo è una cosa che gli viene spontanea: gli appartiene.Ieri abbiamo fatto un gioco: il gioco dell’alfabeto. A come amore: e tutti e due dicevamo uno alla volta quello che pensiamo dell’amore; B come bene; C come conoscersi; e così via. Con questo gioco ci siamo messi a nudo sui nostri pensieri più intimi: sulle nostre P come paure, sulle nostre N nostalgie del passato, S senzazioni, E emozioni, L legami etc… è stato incredibilmente bello parlare così… liberatorio, terapeutico, ci ha fatto senitre vicini, l'uno nell'altra, davvero ha avuto un effetto strano su di noi, ci ha coinvolto tantissimo… siamo rimasti abbracciati per ore e parlavamo senza staccare le nostre labbra, le mie parole entravano direttamente dentro di lui e le sue dentro di me. E’ stato uno scambio bellissimo. E non riuscivamo a smettere di guardarci, sento che questa serata ci ha dato molto … penso che potrei innamorarmi di questo ragazzo………..