OTRA VEZ..

ELUANA che la pace sia con te!!!


In questo momento Eluana è andata in paradiso, ho appena saputo la notizia dal tg e ho provato un senso di sollievo! Che la pace sia con lei!
Il post che segue l'ho scritto oggi pomeriggio e lo pubblico ora.  http://www.zadig.it/speciali/ee/ee2.htm ( in questo link c'è la sotria di Eluana)Dopo dodici mesi di stato vegetativo è possibile fare una diagnosi definitiva e sicura di stato vegetativo permanente, ossia irreversibile. La regione superiore del cervello (corteccia), compromessa come nel caso di Eluana da un trauma oppure da un' emorragia, va incontro a una degenerazione definitiva. E con essa tutte le funzioni di cui è responsabile: dall'intelletto agli affetti, e più in generale alla coscienza.Il limite dei dodici mesi è dato per assodato a livello internazionale.Tanto che, passato quel periodo, la British Medical Association e la American Academy of Neurology sostengono la legittimità di sospendere nutrizione e idratazione artificiale. Ma non in Italia, dove la maggior parte dei medici non si azzarda ancora a dire chiaramente che tenere in vita più a lungo questi pazienti possa essere definito accanimento terapeutico. Ed ecco come vive ancora oggi Eluana: i suoi occhi si aprono e si chiudono seguendo il ritmo del giorno e della notte, ma non ti vedono. Le labbra sono scosse da un tremore continuo, gli arti tesi in uno spasimo e i piedi in posizione equina. Una cannula dal naso le porta il nutrimento allo stomaco. Ogni mattina gli infermieri le lavano il viso e il corpo con spugnature. Un clistere le libera l'intestino. Ogni due ore la girano nel letto. Una volta al giorno la mettono su una sedia con schienale ribaltabile, stando attenti che non cada in avanti. Poi di nuovo a letto.Commenta Carlo Alberto Defanti, primario del reparto di neurologia dell'ospedale Niguarda di Milano, che ha visitato Eluana alcuni anni fa: "Malgrado non soffra direttamente per il suo stato, dovrebbe essere chiaro a tutti che la sua condizione è priva di dignità. Di lei rimane un corpo privo della capacità di provare qualsiasi esperienza, totalmente nelle mani del personale che la assiste. La sua condizione è penosa per coloro che la assistono e che hanno ormai perduto da tempo la speranza di un risveglio e per i suoi genitori, che hanno perso una figlia ma non possono elaborarne compiutamente il lutto".Sì al diritto alla vita, ma è vita questa? Chi vorrebbe vivere così? Ma la speranza è l' ultima a morire. E se davvero gli studi sulle cellule staminali portassero un giorno a poter rigenerare le cellule cerebrali e a poter garantire una " nuova vita" alle persone che sono state compromesse da lunghi anni di stato vegetativo?Credo che lasciar morire una persona eliminando l'idratazione e il nutrimento sia una cosa molto delicata da decidere, penso che se i genitori si stanno battendo da anni perchè questo avvenga non sia per il desiderio di compiere un gesto,  crudele ma un gesto di pietà. Anche se in questi casi, secondo me, dovrebbe essere ammessa l' eutanasia. (Eutanasìa, in greco antico, significa letteralmente buona morte. Oggi con questo termine si definisce correntemente l’intervento medico volto ad abbreviare l’agonia di un malato terminale) Il caso di Eluana ha davvero diviso in due l' Italia. non è facile capire da quale parte stare, perchè in questi casi il LIMITE tra il, bene e il male, e il giusto e l'errore è veramente difficile da riconoscere.Mi auguro che venga al più presto creata una legislazione attenta in materia che dia la possibilità ammettere anche in Italia il testamento biologico... perchè è giusto promuovere il valore della libertà!http://www.uaar.it/laicita/eutanasia