LIBERTA'

Post N° 23


oggi nella quotidianeta' l'italiano soffre una particolare carenza.Le tasche della gente sono sempre piu' vuote,perche' la vita e' cara e gli acquisti di prima necessita' abbordano alle stelle.Sopravvivere per una famiglia ai giorni nostri siginfica morire di fame,dividere 50 grammi di pane in 4 cosa ne resta?tutto e' diventato un sacrificio non ricompensato:" anzi domani arriveranno piu' spesate piu' debiti da pagare e non si finisce mai".Un uomo schiavo del suo lavoro dopo una giornata magari male ritribuita si accorge che a casa i soldi non bastano non coprono nemmeno la meta' delle necessita'.pultroppo rimedio non esiste,perche' piu' andiamo avanti piu' la gente accresce piu' problemi coesistono nel tempo,questa falla si e' sfumata a macchia d'olio da quasi mezzo secolo.E' inoltre sconcertante quando apprendiamo al telegiornale povere famiglie che per la forza della disperazione si danno alla cleptomania,ma non bisogna farsi sopraffare dalla paura di morire di fame,bisogna denunciare lo stato ormai ricco delle nostre risorse,ha inghiottito tutto cio' che noi con un pezzo di mano e con la nostra mente abbiamo sudato.Credo l'industrializzazione abbia portato il potere hai ricci aristocratici che gia' da sempre esistevano,ed hanno rimosso il normale borghese che viveva con il suo lavoro.Quando andiamo a fare la spesa al mercato compriamo ormai il minimo perche' lo spreco non e' a noi concesso.Forse gli anni della prole e del feudalesimo erano migliori di questo,l'aver abbandonato la campagna per la vita moderna non ha tratto vantaggio a nessuno.Tutto quello che si coltivava era diviso in parti uguali,oggi questo e' diventato difficile.Comunque resta il fatto che sarebbe vergognoso rendere un 'uomo devoto al lavoro servo dell'elemosina perche' non arriva a pagare i debiti.lascia pure un commento se vuoi mi farebbe piacere sapere il tuo parere caro lettore....