LIBERTY BAY

.


A.D. 7 di Settembre 2012Quarta puntata. Amici e nemici. Abbiamo visto nella precedente puntata i nemici che il nostro pirata avrebbe dovuto suo malgrado imparare a conoscere .. ma in mare non si incontrano solo nemici e pericoli.Certo navigare issando il Jolly Roger, è manifestazione azzardata e abbastanza insolita, soprattutto quando si va a caccia di intolleranza e dogmatismo che sono “doti” diffuse pressoché universalmente .. e così fin dalle prime scaramucce, come vedremo, Capitan Kiwai si ritrovò circondato da agguerriti profeti di verità, pronti a scatenare la guerra santa contro l’infedele. Ma come dicevo nel mare non si incontrano solo nemici … e fu proprio in nome di una comune credenza nella tolleranza e nel diritto alla libera espressione delle idee, che nel bel mezzo di una prima furiosa battaglia il nostro pirata si ritrovò con degli insospettati alleati.  Non che fossero tutti Fratelli della Costa, anzi .. sebbene accomunati dalla lotta contro i coloniali del Bene Comune, tra loro ciascuno batteva una diversa bandiera.Ma quando, pur gelosi della propria appartenenza, ci si ritrova a subire la prepotente invadenza e l’arrogante supponenza di chi ambisce ad un dominio incontrastato e etichetta il dissenso come stupida ignoranza .. l’avversario comune finisce col cementare le alleanze anche occasionali.E fu così che dalle timide e sporadiche scaramucce contro l’impero incontrastato degli ominidi rossi, si passò alla guerra di liberazione. Naturalmente il rapporto di forze era inizialmente schiacciante per il Pirata e il piccolo gruppo dei Liberi Naviganti .. ma il numero non sempre fa la forza e per combattere un leone spesso non bastano molte iene.Il Pirata, nuovo di quei mari, fino a quel momento aveva ignorato le tecniche di dominio adottate dai coloniali, abituati ad aggredire singolarmente gli sprovveduti avversari. Vigilando attentamente ogni nuovo ingresso nelle acque dell’arcipelago, i Guardiani del Bene Comune (che evidentemente non hanno un c… da fare tutto il giorno), come esperti agenti della Stasi, si mettono in scia dello sconosciuto vascello, fino a individuarne l’approdo e sincerarsi che il nuovo navigante non costituisca pericolo alcuno .. se si limita a colonizzare un suo nuovo orticello o a pescare sirenette glitterate, no problem, tentano l’arruolamento per impolpare la collezione di figurine e poter diffondere il messaggio-esca di onesta e disperata indignazione .. ma poi lo lasciano al pascolo. Ma se il neofita osa mostrare eccessive idee di indipendenza, ecco scattare l’allarme.L’abbordaggio di controllo è viscidamente soft .. un commento, una morbida divergenza, e poi progressivamente, se il malcapitato resiste, ecco spuntare minacciosi i cannoni .. la contrapposizione si accende e non tardano ad arrivare le bordate.Il più delle volte il malcapitato si arrende e, circondato dall’agguerrita flottiglia, intimidito promette di dedicarsi ad un innocuo piccolo cabotaggio “di tutto un po’”… se invece osa ribellarsi viene fatto bersaglio di un intenso cannoneggiamento, fino a quando cola a picco o abbandona malconcio gli infausti lidi.Inutile dire che i fondali di Liberonia sono cosparsi di relitti … Fine della quarta puntata.