C’era una volta ..
Favola-diario del Pirata Kiwai, in non so quante puntate …
prima o poi mi stancherò.
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Post n°6 pubblicato il 11 Settembre 2012 da liberty.bay
A.D. 11 di Settembre 2012 Sesta puntata. Il “Fossa Comune”, l’ammiraglia.
Erudito dalla nuova amica, il Pirata ardeva dal desiderio di attaccare battaglia a modo suo .. fidando nella potenza di fuoco dei propri cannoni e sulla velocità superiore del proprio veliero (com’è noto, uno dei pregi del Pirata è la modestia), decise di aprire le ostilità cominciando ad arrembare i convogli coloniali mirando ai galeoni portabufale anziché alle tinozze di cemento.
Incurante del fuoco di sbarramento degli zatteroni di scorta, miseramente armati di poveri viscidi commenti, il Pirata diresse le sue bordate verso le poche navi da battaglia del Bene Comune. E ben presto, contrariamente alle apparenze, si rese conto che la decantata potenza degli ominidi rossi, depurata della moltitudine di fakes e cloni insignificanti, si riduceva a ben poco: tolto un barcone ammiraglio e una tinozza d’assalto, il resto della flotta era ben poca cosa .. due, tre vaschedabagno ideologico in Cig e qualche pontone scarsamente armato .. per il resto zattere.
Non mi dilungherò nella descrizione delle prime scaramucce, né a raccontarvi le omeriche stragi di fakes e troll (il Pelide Achille in confronto era un pacifista) .. come in ogni buon testo di storia militare, indugerò sulla descrizione dell’armamento nemico, prima di passare alle vicende belliche.
Dunque, andiamo per ordine: il barcone ammiraglio della flotta comunarda, varato innumerevoli volte dopo i ripetuti naufragi-bannatura e battezzato con i più disparati e ridondanti appellativi, in realtà avrebbe le carte in regola per chiamarsi: Fossa Comune. Si, perché a bordo di questo Titanic dell’Idiozia giacciono in putrefazione tutti i peggiori luoghi comuni della retorica comunista, del complottismo miserabile, dell’indignazione pelosa.
Al comando il Genio della Lampada, rissoso bidello di lungo corso, emulo convinto del capitano Achab, che di fissazioni però ne ha due: il Vaticano e Berlusconi. Dalla putrescente stiva del suo barcone, estrae periodicamente triti e sputtanatissimi video sul presunto falso lancio della statuetta del Duomo, sulle presunte scie chimiche, oppure foto ritagliate del Papa che fa un presunto saluto nazista o di un presunto Napolitano (che non è Napolitano) in divisa fascista .. ma guai a mettere in dubbio, seppure timidamente, le sue verità, ti insulta, ti da del coglione berlusconiano e ti butta a mare .. se però sei un fedele servo sciocco, siccome gli piace il caffè corretto (Borghetti), si limita a un paio di sberloni e li mette ai ferri nella stiva.
Vabbè, per oggi può bastare .. fine della sesta puntata.
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