LIBRERIAPUNCH

Post N° 7


Un libro, in definitiva, per pensare, e non alla droga soltanto, prima ancora al senso della vita, quella dei nostri figli.Vittorino AndreoliBerlino, anni settanta, quartiere dormitorio di Gropiusstadt. Christiane F. ha dodici anni, un padre violento e una madre spesso fuori casa. Inizia a fumare hashish e a prendere Lsd, efedrina e mandrax. A quattordici anni per la prima volta si buca di eroina e comincia a prostituirsi. È l’inizio di una discesa nel gorgo della droga da cui risalirà faticosamente dopo due anni. La sua storia, raccontata ai due giornalisti del settimanale “Stern” Kai Hermann e Horst Rieck è diventata un  caso esemplare, una denuncia dell’indifferenza della nostra società verso un dramma sempre attuale.Una testimonianza cruda, un classico che ci invita a riflettere.Christiane Vera Felscherinow (1962) è stata la tossicodipendente più famosa in Germania negli anni ottanta. Dopo l’uscita del libro da cui è anche stato tratto un film di grande successo, ha tentato la carriera musicale e condotto una vita errabonda. Ha avuto una ricaduta nell’eroina e ha seguito nel 1995 un programma di disintossicazione. Vive a Berlino e ha un figlio.