L' IGNORANTE
Sono un semplice essere umano ma posso leggere anche Eraclito - Non mi aspetto risposte da Socrate ma pongo delle domande all' uomo e a me medesimo
NON SONO UN FILOSOFO E NEANCHE UN SAGGISTA
MA SOLO UN SEMPLICE UOMO
CHE PONE LE SUE DOMANDE
PER CERCARNE LE RISPOSTE
"L' ESSERE UMANO SENZA RISPOSTE PUO' SOLO SOPRAVVIVERE MA SENZA FARE DOMANDE NON PUO' VIVERE"
IO NON SARO' MAI NESSUNO MA NESSUNO SARA' MAI COME ME
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Post n°76 pubblicato il 15 Giugno 2013 da FrancescoBarbati
P { margin-bottom: 0.21cm; } Siamo sempre punto e a capo Perché non parte il lavoro? Qual'è il meccanismo,la strategia,per dare l'input?quasi tutti pensiamo che sia il suo costo eccessivo,anche se importante io credo che se anche si abbassa il costo non ne veniamo a capo di un bel niente. Sfido qualunque imprenditore a dimostrare com' è possibile assumere del nuovo personale se poi la merce prodotta non si vende''ameno che il nuovo assunto non viene pagato'' nell'edilizia, come può un imprenditore assume se poi le case non si costruiscono o non si vendono, e così via, a meno che nuove società già operandi non ne aprano delle altre, assumere ex novo è chiudere le vecchie,se messa così a me pare questo sia l'ennesimo incentivo per i soliti furbi.
Al contrario penso che uno sgravio fatto sul costo del lavoro ai già assunti,sarebbe un modo serio per ridare una boccata di ossigeno sia agli imprenditori sia ai già assunti,
questo penso sia un modo serio per ossigenare sia il mondo del lavoro, che il mercato dei consumi consumi.
Recentemente pare che la Svizzera abbia chiuso la frontiera ai frontalieri Italiani,vi dice niente un meccanismo del genere?...sembra essere un atto discriminatorio,personalmente credo che lo sia.
A pari costo credo che tutti abbiano il diritto di lavorare,poi prevale il merito, in Italia prevale la speculazione a discapito del merito, anche questo e uno dei tanti motivi per cui non si lavora,e per cui tanti per riempirsi la pancia lavorano sottopagati.
Altra questione molto importante per la crescita e il lavoro è la delocalizzazione selvaggia e spietata senza nessuna regola logica che è avvenuta e che tuttora ancora si consente,pare giusto consentire di produrre le merci e quant'altro in paesi con economie povere sfruttando la loro manovalanza senza dover pagare nessun dazio per entrare nei nostri mercati,costoro sono la causa principale della nostra disoccupazione,della nostra non crescita reale,e dei nostri prodotti che trovano difficoltà nel nostro mercato interno.
Vorrei si facesse un'indagine sulle aziende che hanno delocalizzato per farci così un'idea sulla quantità di prodotto che vendono all'interno della stessa nazione in cui producono,e dove va a finire il rimanente'''''vedete questa e una delle forme di schiavismo legalizzata delle più aberranti,altro che diritti umanitari....
Loro anche se si abbassa il costo contributivo del lavoro non ritorneranno,ritorneranno solo se anche qui pagheranno stipendi più o meno di duecento euro al mese.Se si hanno le palle intervenga il governo su questa questione che ormai diventa sempre più insopportabile.
Francesco Barbati |
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