Creato da FrancescoBarbati il 22/01/2011

L' IGNORANTE

Sono un semplice essere umano ma posso leggere anche Eraclito - Non mi aspetto risposte da Socrate ma pongo delle domande all' uomo e a me medesimo

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tutti contro tutti per la crescita infinita

Post n°63 pubblicato il 13 Giugno 2012 da FrancescoBarbati
 

Tutti contro tutti,per la crescita infinita

Prima ancora che crisi economica c'è una forte crisi di identità Europea,non si sa bene cosa veramente si rincorre,sembra essere tutto un formicaio c'è chi va a destra e chi va a sinistra, senza saperne il perché, tutti hanno un nemico comune L'Europa,che sembra fungere da parafulmine ai vari Stati che la compongono, ma alla fine l'europa chi è?è il parlamento Europeo che decide la lunghezza dei cetrioli,o è la banca europea che da soldi in prestito alle banche e decide i tassi di interesse, o lo sono gli stati che la compongono, che non hanno nessun potere decisionale,pare che tutti siano Europa è nessuno lo è,sembra che l'europa sia un qualcosa di astratto di inafferrabile,in cui nessuno è colpevole di niente è nessuno ha il potere di niente,questo è tutto un marchingegno monetario composto da economie differenti soggette ad una unica moneta che a sua volta ricatta ed esprime un diverso potere d' acquisto,in cui uno Stato mangia l'altro come il gioco della dama fino quando non si mangiano tutte le pedine,e questa la partita che si sta giocando, diventeremmo Europa solo quando non ci sono altre pedine da mangiare, con il predominio di chi ha mangiato tutte le pedine,altro che cazzi!

Chi siamo chiesti il perché l'europa è forma cosi astratta?

E' allora perché andare in cerca dell'isola che non c'è?

Cosa potrà dare l'isola che non c'è al cittadino Italiano che L'Italia stessa non può dare?

Ripensare ad un altro essere uomo,per avere un'altra società migliore,ripensare ad un'altro modello di sviluppo economico che sia sostenibile e ciclico nel tempo,in cui la crescita 0 deve essere un obbiettivo di benessere e non di fallimento per la nostra civiltà.non si può continuare a puntare a rincorrere la crescita infinita.

Francesco Barbati

 

 
 
 

il gene modificatore

                        Il gene modificatore

Interessi economici, uso del denaro per ricavare ulteriore denaro,intrecci con il potere politico,se senti parlare di queste cose,ti viene spontaneo dedurre che si stia parlando di lobby affaristiche,per non dire altre associazioni del mal affare, mai minimamente potevamo pensare che queste questioni potessero riguardare anche la Chiesa,eppure dai documenti segreti che sono venuti fuori dal Vaticano sembra essere proprio cosi,questo dato di fatto dimostra che i primi ha non credere a Dio,e di conseguenza a non temere il suo giudizio,sono proprio gli uomini che lo rappresentano,proprio come è accaduto è accade nel mondo politico.Uomini di clero, uomini di politica, uomini di governo,uomini di potere,uomini è ancora uomini,uomini immorali sempre più in via di espansione,spuntano come funghi come se fosse l'unica cultura incarnata e capace di dare uno scopo alla vita,é allora le ideologie le religioni cosa sono state, a cosa sono servite, se alla fine oggi ci ritroviamo con questo prodotto di uomo, allora forse possiamo dire che le ideologie, e le religioni,sono servite a niente se non a contenere con le sue immaginazioni di diversità un certo equilibrio sociale,e mi viene da ridere quando sento parlare del' uomo moderato,perché non capisco chi può essere,cosa fa,e se veramente esiste,perché pare che oggi il vero moderato dovrebbe essere colui che se lo piglia nel culo e sta zitto,diversamente non c'è altro uomo che lo possa rappresentare.

Di certo no è la crisi che ha determinato questo modello di uomo,ma è il modello di uomo che si è creato nel tempo che ha creato questa crisi,e senza un modello uomo è impossibile che usciamo tutti indenni da questa crisi,si tornerà indietro per poi andare di nuovo avanti,molta gente ne soffrirà altri ne godranno e cosi via fino quando non arriveremo alla nostra totale autodistruzione, ameno che un giorno non soffi per tutto il mondo un vento vaccinatore che faccia ingoiare a tutti noi un gene capace ha far modificare il nostro essere uomini nel senso buono come del resto si è già fatto con tanti prodotti naturali,se no ci ribelliamo a far modificare la cultura di questo modello di uomo e di vita, credo che presto qualcuno interverrà per cambiare il nostro gene,in modo che nessuno di noi sarà più in grado di pensare.

Sarà fantascienza,pazzia,ma se penso che tutti vogliono il potere, a discapito del bene comune, personalmente non mi stupirei.

Francesco Barbati

 
 
 

terremoti che fare

Post n°61 pubblicato il 30 Maggio 2012 da FrancescoBarbati
 

                Terremoti che fare

I terremoti come tutti sappiamo sono fenomeni naturali che l'uomo non riesce ha percepire quando essi possano accadere,la nostra penisola è costantemente sotto questo pericolo,nonostante tutto per causa di una prevenzione superficiale ci trova sempre impreparati,è per l'ennesima volta l'uomo ci rimette la propria vita e il proprio lavoro,è come sempre è accaduto la politica i danni al posto di prevenirli con piani di messa in sicurezza delle strutture li rincorre , aspetta che il terremoto demolisce per poi ricostruire,poveri cittadini Emiliani che vengono illusi con il fatto che in un batter d'occhio tutto sarà ricostruito come prima,come ancor prima se fatto per i poveri Aquilani,che tuttora risulta essere una città fantasma ,è ancor prima poveri Irpini,e ancor prima poveri Friulani, e cosi via.

E giunto il momento di dire basta a questo modo superficialità delle messe in sicurezza dei fabbricati incominciamo ad attuare politiche economiche serie per la tutela del territorio,mi chiedo se è più economico prevenire che ricostruire.

E' su questo senso che propongo di attuare un piano nazionale con finanziamenti pubblici pianificati per la messa in sicurezza seria obbligatoria dei fabbricati,è sarebbe anche questo un modo per rilanciare il settore edilizio.

Francesco Barbati

 

 
 
 

dare al lavoro una giusta retribuzione

Post n°60 pubblicato il 22 Maggio 2012 da FrancescoBarbati
 

dare al lavoro una giusta retribuzione

Povertà,suicidi,sono questioni che stanno facendo rilevare la grande carenza di democrazia che la nostra società sta attraversando,il male sta a monde non sono i biscottini come il reddito di cittadinanza anche se in questa fase sono molto importanti,che risolvono il problema,occorre volare molto più in alto,ed avere un'idea chiara sul ruolo che vogliamo dare all'uomo nella società,ecco perché credo che occorre impegnarsi per creare un fronte popolare capace di poter determinare le prossime distribuzioni della ricchezza pubblica,che quasi sempre nel passato sono andate a gonfiare sempre le solite tasche,i cittadini sono stanchi di questa ascensore sociale in cui i soliti salgono sempre di più a discapito dei soliti deboli,l'uomo ha bisogno di dignità più di ogni altra cosa,ed è su questo che bisogna puntare per non farlo più sentire offeso nella sua intelligenza,non è accettabile il fatto che l'uomo continui ha mangiare per lavorare, proprio come uno schiavo, ma bisogna creare le condizioni affinché l'uomo possa lavorare per mangiare,vivere ed essere felice,è per fare questo bisogna dare al lavoro una giusta retribuzione come già dice la nostra costituzione,è su questo senso che vanno riviste è aggiornate le attuali retribuzioni milionarie.

Francesco Barbati


 
 
 

regole uguali per tutti

Post n°59 pubblicato il 19 Maggio 2012 da FrancescoBarbati
 

         Regole uguali per tutti

Ci ostiniamo tanto a denunziare lo sfruttamento del lavoro nero e dell'evasione fiscale ,nello stesso tempo facciamo finta di niente mentre ai confini del nostro paese nostri conazionali e non; sfruttano la manodopera di altri paesi ed evadono il fisco nonostante tutto, noi, permettiamo a codesti colossi di esportare nel nostro paese , perché tutto è normale e regolare per il semplice fatto che tutto rientra nelle regole della globalizzazione ,mentre nel nostro paese c'è gente che incomincia a conoscere la fame,occorre attuare giuste regole,che siano uguali per tutti

Francesco barbati

 
 
 

democrazia diretta

Post n°58 pubblicato il 17 Maggio 2012 da FrancescoBarbati
 

Sulle grandi questioni optiamo per una democrazia diretta

É da decenni che i vari comuni vengono occupati a fini personali come se fossero delle miniere da spremere e per questo che poi vengono fatte scelte scellerate a spese di tutta la collettività,collettività questa che viene privata di ogni tipo di potere decisionale,costretta a ingoiare e digerire qualsiasi tipo di rospo e su questo senso che penso e credo che occorre attuare una forma di democrazia diretta per mettere fine a questa politica che dimostra di essere un vero e puro abuso di potere.

Francesco Barbati

 
 
 

la dittatura del capitale

                        La dittatura del capitale

Non c'è Stato che non abbia un consistente debito sovrano,questo dimostra che nel mondo ci sono capitali che hanno la capacità di determinare la vita sociale è politica di qualsiasi Stato si voglia,

Questo dato di fatto in sindesi è un modo per occupare i poteri democratici sovrani,ed è evidente il fatto che siamo in una vera e propria dittatura del capitalismo,non per niente i popoli sono chiamati a pagare è rispettare in qualsiasi modo i debiti che inconsapevolmente o consapevolmente i vari Governi hanno creato, questa è la parte che riguarda la crisi degli Stati,come uscire?

I modi come accade anche nel privato sono due o gli Stati falliscono oppure pagano,il nostro governo ha deciso di pagare,altri forse decidono di attuare un fallimento controllato,io non voglio dire che scegliere una forma sia meglio che scegliere l'altra,ma una domanda me la pongo; quale sacrificio comporterà,è quale speranza di vita futura avranno i popoli dei governi che sono propensi a pagare,questo ancora non ci è stato detto,è ne tantomeno ci viene detto quanti anni ancora dobbiamo sacrificarci?visto che non esiste un' Europa economica credo che questo dipenda esclusivamente dalle capacità di crescita del PIL che ogni singolo Stato ha,è se nel mercato delle produzioni permane l'attuale liberismo senza regole mondiali comuni credo che per noi crescere sia una vera utopia,se i prodotti Nazionali continuano a produrla con manodopera extracomunitaria e i nostri lavoratori non lavorano,avremmo un PIL che anno per anno decrementerà, con un popolo sempre più povero, è con un aumento di cittadini privi di risparmi è impossibilitati a pagare le tasse.SE gli imprenditori non capisco il fatto che :con la delocalizzazione di certo è vero che stanno aumentano i loro profitti ma è anche certo è vero che stanno anche impoverendo la loro nicchia di mercato che è la loro stessa Patria.

Allora forse se vogliamo crescere sarebbe il caso che la politica intervenga da qui,è come ha fatto mettere per legge il marchio DOP del prodotto Italia,cosi alla stessa maniera si attui a far mettere a lettere cubitali PRODOTTO DA LAVORATORE ITALIANO,E EUROPEO cosi perlomeno io so che se compro quel prodotto aiuto la mia economia e il mio paese cosi non contribuisco a far lievitare i capitali dei furbi,che stanno distruggendo il nostro futuro,la politica può e deve fare qualcosa per riprendere a crescere-per le imprese avere o meno liquidità anche se importante non è indispensabile,ma indispensabile è,avere domanda dei prodotti,che i nostri lavoratori producono per mettere cosi in moto l'economia e la crescita,non sono i vecchi investimenti come la488 a farci crescere,quell'investimento pubblico tutto ha fatto tranne che creare sviluppo e occupazione anzi forse alcuni macchinari pagati con quei finanziamenti hanno anche preso il volo verso l'est. Ne tantomeno se pur importanti lo possono essere le opere pubbliche,anche quelle per certi versi sono stati in parte il male della nostra economia basta vedere in giro per l'Italia per capire quanto denaro si è sperperato inutilmente, ecco allora che diventa inevitabile non continuare ancora con azioni politiche di sviluppo alla vecchia maniera,sembra paradossale ma a volte piccole regole a costo zero possono essere in grado di dare risposte soddisfacenti.

Gli asili nido che bella idea se continua cosi fra non molto non esisteranno neanche più i bambini, che gli asili nido li facciano i privati,quelli pubblici li avevamo e li abbiamo chiusi,perché?

Francesco Barbati

 
 
 

o la borsa o la vita

                             O la borsa o la vita

Non esiste nessuna motivazione al mondo che possa giustificare la morte di un uomo,eppure nonostante continuano i suicidi pare che nessuno faccia una grinza,come se fosse tutto normale,ma credo che alla fine alcuni se li porteranno sulle loro coscienze,sempre se una coscienza c'è l'hanno, detto questo non posso credere che uno Stato possa essere cosi cinico da sporcarsi le mani col sangue dei suoi stessi cittadini,eppure, non siamo ancora in dittatura,ma per certi versi credo le responsabilità soggettive di tutto quello che sta accadendo esistono e nessuno un domani di tutto ciò se ne può lavare le mani dando la colpa allo Stato fosse come spesso è successo per altre questioni, come se fosse un apparato astratto,privo di ogni paternità.

A questo punto mi chiedo per quanto tempo è fino a che punto deve continuare questo degrado democratico,privo di ogni garantismo umano,siamo divenuti quello che da tempo denuncio e che invitavo a chi di competenza ad evitare,cioè una società con un solo padrone il cosi detto dio denaro,quante altre cose,disumane,incivili,e anti sociale,ecc. ecc. si faranno da qui in avanti, se non si riesce a porre un rimedio alla sopravvivenza?

In un contesto del genere mi viene difficile capire l'idea che si ha in mente e che si vuole adottare per portarci fuori da questo degrado umano,ne tantomeno c'è qualcuno che c'è lo spiega per bene in modo che anche noi capiamo il perché questo tipo di sacrificio e non un'altro,e se alla fine spogliare il cittadino,per farlo suicidare sia cosa indispensabile per uscire da questa crisi.

Un buon padre quando la sua famiglia si trova in difficoltà fa mangiare e vestire prima i suoi figli,poi cerca di risparmiare nelle cose superflue,si cerca di riorganizzare,si sta attendi nei consumi,ma questo governo mi pare che non si stia comportando come un buon padre,ma ben si mi sembra che si ostini a mantenere lo stesso tenore di vita,non si è in grado di risparmiare 3,5 miliardi di euro in una spesa pubblica di ben 800 miliardi di euro per evitare cosi l'I.M.U. sulla prima casa,in percentuali per un padre di famiglia che Ha un redito di 800 euro sarebbe come risparmiare 3 euro ,sarebbero come due o tre caffè,o pure eliminare qualche lampadina o accendere le luci mezzora più tardi e spegnerle mezzora prima privandosi di un po di luce,o cucinare 3 fili di spaghetti in meno al giorno, al contrario lo Stato continua a prendere sempre gli stessi caffè,a mantenere sempre le stesse lampadine,ad accendere e spegnere le luci sempre allo stesso orario,e a buttare sempre la stessa pasta, in poche parola continua sempre con le stesse azioni,e pretende di ottenere una reazione diversa,ma come si sa questo; ne pas possible.

Francesco Barbati

 
 
 

le catene invisibili

Post n°55 pubblicato il 21 Aprile 2012 da FrancescoBarbati
 

                           Le catene invisibile

La B.C.E. Presta i soldi alle banche le banche le prestano allo stato lo stato paga i debiti in scadenza

è tutto un circolo vizioso che alcuni hanno creato ed altri la devono sostenere,è tutta una sudditanza che viene esercitata in piena regola,questa è la democrazia è la libertà che ci è consentita di vivere,da un lato c'è uno Stato che tramite una società di servizi la cosi deta euqitalia che in parte è formata da privati che ci guadagnano,prima ti pignora la casa e poi te la vende,mentre dall'altra parte c'è una politica che rappresenta lo Stato che invoca la casa per i senza tetto è tutto un circolo vizioso,o siamo pazzi noi o sono pazzi loro,o no?

A noi che ci lamentiamo ci additano come anti-politici loro mettono al governo una squadra di tecnici che sono di fatto anti-politici,è tutto un circolo vizioso,o no?

L'I.M.U. Cos'è? É una tassa sulla casa in cui il cittadino ci abita,è una proprietà privata esenziale per la famiglia, è se è vero che la Repubblica ci deve garantire il diritto alla nostra proprietà, non è più proprietà se a qualcuno devi pagare un affitto,o addirittura se te la espropriano che diritto è!o no?

Per quanto mi riguarda tutto ciò e anti-politico, perchè tutto va al di fuori di ogni logica politica

perchè se la politica è quella che dovrebbe garantirti è no lo fa,allora vuol dire che è tutto anti-politico!o no?

E se democrazia vuol dire amministrare ed essere amministrato,e tu sei amministrato sempre dalla stessa persona allora vuol dire che non vivi in democrazia!o no?

Vuol dire che il tuo tempo di amministratore non esisterà, non verrà mai perche sarà occupato sempre dalle stesse persone,come avviene in monarchia in cui il Re sarà sempre Re e il popolo sarà sempre suddito,oppresso dalle tasse per un Sovrano che ne deve godere!o no?

Altro che popolo sovrano, qui di sovrano c'è solo il debito pubblico,e un circolo vizioso, è un giro giro tondo,oggi tocca a te domani tocca a lui,l'importante è che a beneficiare siamo sempre noi! O NO?

Francesco barbati

 
 
 

non più a scatola chiusa......

  Non più a scatola chiusa.......


Eprioritario che la politica recuperi la credibilità e la fiducia persa, occorre che si opti per una legge elettorale capace di mettere il popolo in condizioni di essere veramente sovrano,non è sovrano un popolo se chi vince risulta essere una minoranza del popolo,questo è quanto ha prodotto l'attuale scellerata legge elettorale. Da una cosa cosi semplice si è fatto un pateracchio complesso è inefficace,allontanando ancor di più la gente dalla politica.

Oggi diventa inevitabile porre un rimedio,per rivitalizzare la politica e la partecipazione elettorale,bipolarismo,primarie,presidenzialismo, a tutti i costi vogliamo divenire americani come se l'americanismo fosse la soluzione di tutti i mali,eppure noi avevamo una delle più belle leggi elettorali,che a mio avviso esprimeva molta più democrazia a differenza di altre realtà soprattuto quella Americana,in primis non spaccava la società,non inaspriva i toni, è in parte conteneva in se già le vere primarie,non era presidenziali- sta, si questo è un dato di fatto, ma oggi ci rendiamo conto che quel modello non ha prodotto, ne stabilità ne tantomeno una vera volontà popolare per il semplice fatto che non si da all'elettore la possibilità di scegliere fra altri candidati.

Quindi forse sarebbe opportuno indicare più di un candidato premier dando cosi la possibilità al cittadino di poter scegliere lui il suo Presidente del consiglio,e non gli interessi di parte e di potere.

Detto questo penso che vada lasciata la strada del' uninominale è riprendere nuovamente la strada delle vecchie preferenze, perché non esistono primarie al mondo che le possano sostituire,é cosi forse, chi un domani sarà eletto sapendo di doversi rimettere di nuovo a giudizio del suo elettorato diverrebbe molto più responsabile,nello stesso tempo si aprirebbe una competizione nel merito e nelle capacità fra i candidati, al contrario oggi eleggiamo Parlamentari e Senatori senza neppure conoscerli,ne tantomeno sentirli sul come la pensano,per dovere abbiamo votato una specie di scatola chiusa,e per diritto, o ci mangiavamo quella minestra, o ci buttavamo da quella finestra, aperta la scatola la qualità del contenuto è sotto gli occhi di tutti.

Quindi penso che ci vuole la massima semplicità,una bella scheda con le varie coalizioni,con a testa di ogni coalizione più di un candidato premier se più di due e meglio,in cui ci posso fare una bella croce su uno di essi,con sotto altrettanti candidati parlamentari in cui anche li ci posso fare un'altra bella croce e scegliermi cosi io il candidato,senza dovermi tappare più il naso,o addirittura se non mi piace il candidato imposto essere costretto di votare un altro partito come ha affermato il parlamentare,Colanino del P.D.partito di cui simpatizzo nella trasmissione l'ultima parola.Bella cosa,tant'è che nel sentirlo mi son chiesto ma chi cazzo siamo divenuti ma dove cazzo stiamo andando a finire.

Se la politica ha la volontà di riavvicinare i cittadini alla politica e di conseguenza al voto io credo che la cosi detta società civile abbia tutte le qualità.e le capacità per scegliere un Parlamento e un Senato di qualità capace di rispecchiare il volere del popolo,e questa possibilità la gli si deve dare e garantire altrimenti che Dio ci salvi.

Francesco Barbati

 

 

 
 
 

democrazia in bilico

                                     Democrazia in bilico

IL profumo di democrazia sta per lasciare il posto all'odore del baratro.questo si sente talmente vicino che si annusa nell'aria,come il profumo del mosto che si espande nei vicoli dei borghi nel periodo in cui fermenta,è da quel mosto che fermenta c'è chi si attente di avere un buon vino,cosi anche i cittadini aspettano che dal fermento che hanno i partiti nel riformare la legge elettorale si possa avere una riforma che garantisca una buona democrazia.

Saranno in grado i politici dei partiti ha produrre una vera democrazia elettiva? Per quanto io ne penso credo che sia cosa impossibile per diverse questioni; uno perche ormai la politica è divenuta un mestiere,è come tale nessuno penso che si licenzi da solo,due perche ormai non esistono più i partiti,ma ben si aziende con tanto di persone che ci lavorano e che in ogni concorso pubblico si privilegiano per accaparrarsi l'impiego, terzo perche la riforma la fanno le stesse persone che devono vincere il concorso,e allora forse ci vorrebbe una costituente tecnica senza nessun interesse se non quella di elargire una vera democrazia elettiva capace di scardinare la democrazia attuale di parte che bandisce il ricambio sia quello generazionale, che di merito, di impegno,e di capacita,in cui il parlamentare non debba più rispondere solo al partito ma anche è soprattuto ai cittadini e al territorio.

Alla prossima illustrerò un po di idee populiste su come vorremmo che le cose andassero,viva i veri partiti, viva l'Italia,viva la democrazia,viva la vera politica.

Francesco barbati


 
 
 

Cos'è l'anti-politica

Post n°52 pubblicato il 14 Aprile 2012 da FrancescoBarbati
 

                         Cos'è l'anti-politica

Un cittadino comune, questo luogo comune di definire un uomo che sta fuori dal mondo politico di certo non è un comune cretino, ma è un semplice uomo che vuole vivere la sua vita credendo che chi andrà o dovrà decide per lui sarà un altro uomo coscienzioso responsabile,e soprattuto idealista, non un mestierante, il cittadino comune è la politica ,il cittadino comune è la politica per il semplice fatto che la politica la subisce, e da quella politica che subisce che in lui nasce l'anti- politica della politica che subisce, forse per questo esiste una destra e una sinistra,.

Detto questo non è detto che lui sia un anti-politico,al contrario lui è la vera politica.

Francesco barbati



 
 
 

la beffa

Post n°51 pubblicato il 12 Aprile 2012 da FrancescoBarbati
 

                          la beffa

In democrazia come in dittatura, non viene presa in considerazione la dignità come presupposto dell'umanità,spesso viene calpestata nei sentimenti, nell'intelligenza,e anche se non lo sembra,con varie regole di democraticità la dignità viene calpestata quotidianamente anche con l'egoismo,dimostrando di essere peggio di qualsiasi altra forma razzista.

Questo per dire che non solo nel nostro paese ma nel mondo manca il ruolo chiaro che si vuole dare all'uomo, quante proposte, quante soluzioni, quanti commenti,abbiamo sentito è continuiamo a sentire,senza mai vederle concretizzate.

Io penso che la gente sia stufa di assistere e accettare ancora politiche che fungono da tampone,

I sacrifici siamo tutti disposti a farli ma occorre anche che si sappia qual'è l'idea che si ha del futuro dell'uomo, e del nostro paese,

Non basta dire sono cristiano, e poi dimostrare di essere ipocrita,ma occorre che chi ha il potere incominci a dimostrare di amare veramente l'uomo,

L'eutanasia,la procreazione artificiale,la coppia di fatto, si è vero sono grandi temi,che vanno inculcati e niente più,poi ognuno nel rispetto delle regole sarà libero di scegliere; ha mio avviso non si possono imporre per legge,perché sono questioni che vivono nella libertà della nostra coscienza, è nella fede di ognuno di noi, è per certi versi espandono la nostra libertà.

Tutto questo sembra essere fuori luogo, ma se pensiamo al fatto che tutto questo lo si decide in un batter d'occhio, mentre per quanto riguarda la famiglia che è il perno dell'uomo, della società e del mondo cristiano ,si dice sempre tanto,ed è da tanto che si fa sempre il contrario di tutto,

Storicamente l'uomo fa casa quando si sposa se non prima,è lo fa la dove ha le sue radici la dove ha il suo lavoro,e magari anche un po di terra da coltivare,è a sempre auspicato di viverci per tutta la vita,andare contro questa tendenza vuol dire andare contro ideali storici che hanno fatto fondare famiglie e comunità e che hanno dato vita ad ogni palmo del nostro territorio,questo e stato possibile soprattuto perché l'uomo da quel territorio ha potuto trarre un reddito agrario certo,che di conseguenza ha trainato altre economie,pubbliche e private,Forse anche questa è una parte del mondo del lavoro,o no?

MI sa che la riforma del lavoro non parla di queste questioni, che riguardano le famiglie e ne tantomeno le garantisce,ne tantomeno con la mobilità indica a chi deve fondare famiglia dove costruire la propria casa,ne tantomeno con la precarietà gli si da la possibilità di costruirla,ne tantomeno gli si da la sicurezza di vivere accanto alla sua famiglia per tutta la vita ,e ne tantomeno di crescere i propri figli, in poche parole saprà come inizia e non saprà come va a finire,mi sposo o non mi sposo?forse dobbiamo incominciare ha pensare ad un'altro periodo migratorio,alla faccia della famiglia e di chi, di essa ne fa un cavallo di battaglia.

E i cattolici cristiani, del governo,i dirigenti con stipendi stratosferici del nostro staso,i nostri politici,continuino pure a fare sempre lo stesso lavoro a stare sempre nella stessa casa,con a fianco i loro bamboccioni ,tanto l'ultimo problema per loro sarà il lavoro, continuino a frequentare sempre la loro stessa chiesa,prima o poi anche per loro arriverà, la naturale mobilità,la naturale precarietà, e la naturale democrazia.

L'Importante è cullare l'ideale,mangiare un po di cicoria con fagioli bere un bicchiere di vino ed essere felice ugualmente.

francesco barbati

 

 

 
 
 

Anti-politica o cosa?

 

                        Anti-politica o politica?

La stampa i mass media sicuramente già sapevano di questi grossi finanziamenti pubblici dei partiti,e di come quei denari venivano gestiti, eppure per quando io ne sappia non hanno mai detto niente,hanno taciuto,hanno tenuto il cosi detto popolino al buio allo scuro di tutto eppure anche loro prendono dei finanziamenti pubblici per tenere informato il popolo,come tanti altri organismi.

Stamattina leggevo sul quotidiano della mia provincia del finanziamento pubblico che ha percepito la lega, è il suo mal costume nel gestire quei fondi, sarà un caso, non so, ma le cose si vengono a sapere sempre quando il male sta dall'altra parte,detto questo non è che sono leghista ma mi sento di essere obbiettivo, è l'obbiettività vuoi o non vuoi ti fa dire cose che mai avresti minimamente pensato,per esempio: come Hanno potuto i partiti avere il coraggio di pretendere un finanziamento cosi solido dallo Stato privando cosi il popolo di tanti denari e starsene con la coscienza a posto come se niente fosse? Questo mio dire è anti-politica,o è questione di rispetto verso quel popolo che devono garantire, è visto che siamo in tema non mi vengano a dire i cosi detti partiti che della morale ne fanno una bandiera,che loro sono i veri morali, perché su questa questione la moralità se la sono giocata tutti, da sinistra a destra per il semplice fatto di aver condiviso e accettato i finanziamenti superiori ai fabbisogni pur sapendo che era una cosa ingiusta,senza battere minimamente ciglio, senza opporsi a questo perverso obbrobrio, che nessuno tuttora vuole regolamentare.

I nostri padri partigiani sicuramente si stanno rivoltando nella loro tomba, e chi è ancora vivo dice :come si fa a depredare il popolo,come si fa a rubare il futuro del popolo, ve l'immaginate se noi a quei tempi con quello che ci dava il popolo al posto di finanziare la resistenza, l'avremmo usato per usi e consumi propri! ci saremmo comportati eguali eguali al nostro nemico, avremmo dimostrato di essere peggio di qualsiasi regime dittatoriale, che si arricchiva e si arricchisce a spese del popolo.

È come diceva il grande Totò..... ho detto tutto.....

Francesco barbati

 

 
 
 

quale partito,quale politica,

Post n°49 pubblicato il 29 Marzo 2012 da FrancescoBarbati
 

              Quale partito, quale politica,

La sfiducia che i cittadini nutrono nei confronti dei partiti è catastrofica,vorrei sbagliarmi ma pare che questo non li disturbi più di tanto,eppure questo è un dato di fatto molto preoccupante per la nostra democrazia.

Il popolo non ha più punti di riferimento a cui affidarsi per essere garantito,e rimasto orfano,lasciato a se stesso,mentre il governo al popolo chiede il sangue,grazie anche al consenso di un cumulo di politici che da un lato sostiene il governo  e dall'atra lo critica e si lamenta,come se loro non centrassero, come se il governo fosse una cosa e loro  un'altra cosa,a mio avviso dimostrano di essere due facce della stessa medaglia.

Dico questo perché penso che il governo tecnico non si sia insediato da solo, e senza un programma da seguire,perché non posso credere che il P.D. abbia votato la fiducia a questo governo a scatola chiusa, altrimenti vorrebbe dire che in parte non ha fatto bene la nostra politica, altro che politica responsabile!

La politica Italiana deve virare verso il recupero della democrazia, bisogna che la politica riacquisti il ruolo nobile e partigiano,e se si è capaci, forse finalmente incominciamo con qualcosa di sinistra........ Equità,dignità,libertà,

Francesco Barbati


 

 
 
 

i giovani del nostro governo

Post n°48 pubblicato il 27 Marzo 2012 da FrancescoBarbati
 

                I giovani del nostro governo



Per l'amor di Dio non parlate più di giovani e del loro futuro non fatte più leva a sentimenti affettivi,il giovane non è caduto dal cielo ma è stato fecondato da un padre è partorito da una madre e se veramente volete il bene dei giovani, dovete prima garantire i suoi genitori,dovete prima garantire la sua famiglia,perche è dalla sua famiglia che deriva il futuro del giovane, non garantire la famiglia vuol dire che il giovane di quella famiglia non può proseguire più gli studi,se i genitori di un giovane perde il lavoro vuol dire che il giovane di quella famiglia a già perso il futuro,se un genitore si suicide come già e accaduto vuol dire che il giovane di quel genitore a già perso il futuro.e allora di cosa stiamo parlando ,incominciamo a parlare di cose serie senza fare demagogia,incominciamo a parlare di lavoro veramente,gli investitori esteri ma chi sono questi maghi, veramente noi Italiani siamo cosi imbecilli da non essere capaci a produrre, o la vera realtà è che noi non possiamo essere competitivi con chi produce in altre parti del mondo a costi molto inferiori,mi sembra che la nostra politica lotti contro i mulini a vento.

Se i nostri mercati sono invasi da merci prodotti in altre parti a quattro soldi le nostre merci dove le dobbiamo esportare,questo meccanismo come o già detto altre volte sta distruggendo quello che abbiamo costruito in 60 anni di lavoro, ci sta equiparando a livelli di povertà del terzo mondo ,e questo mio dire anche se lo sembra non è discriminatorio,perché li dove fanno produrre permane comunque la povertà perché sfruttati.

Francesco barbati

 
 
 

a fatica

Post n°47 pubblicato il 23 Marzo 2012 da FrancescoBarbati
 

                     A fatica,,, a du sta

Troppi lavoratori e poco lavoro,questo è il dato inconfutabile,la questione è deleteria, riuscirà l'intervento dell'uomo a riequilibrare il rapporto, bla..bla..bla..bla..bla.bla,facciamo cosi e facciamo cola.....dalle nostre parti quando qualcuno non ha che fare o non sa che cosa deve fare è uso dirgli vai a raccogliere pietre,cosi almeno fai qualcosa...SPRED basso con debito pubblico che cresce di ben 38 miliardi di euro...Imprese che chiudono perche non hanno commesse...gasolio che supera i 2 euro al litro,ecc.ecc.

E nessuno si chiede il vero motivo del perche nonostante produciamo bene i nostri prodotti nonostante facciamo bene il nostro lavoro non riusciamo ad avere un mercato che ci remuneri.

Semplice! risponde la politica siamo in crisi,ma è veramente colpa della crisi,o dello SPRED, Veramente le imprese sono in difficoltà per il fatto che non hanno liquidità? non e che per caso sono in difficoltà per il fatto che non c'è mercato?e se non c'è mercato veramente le banca sono disposte a finanziarle?

A differenza dell'affarista, l'imprenditore s'ha che senza commesse non ci può essere crescita, e allora non è forse il caso di incominciare a stabilire regole anti speculative nella circolazione delle merci, per difendere lavoro e lavoratore, se si vuole veramente rifondare il lavoro?

Se la politica continua a credere di poter risolvere la questione con interventi solo all'interno del nostro paese penso che sia molto difficile che da questa crisi ne usciamo, ameno che non sparisce per cause naturali una buona parte della nostra popolazione.

Se il contesto in cui viviamo è globale vuol dire che non basta agire solo all'interno del proprio paese, ma bisogna agire anche globalmente,altrimenti non a senso stare dentro la cosi detta globalizzazione.

Come pensiamo di rifondare il lavoro,se a due passi da noi con differenti regole, il lavoro costa di meno,come possiamo pensare di crescere se si produce nei paesi poveri sfruttando a quattro soldi la manodopera di altri paesi,per poi esportare nei paesi ricchi,

possiamo noi produrre per esportare nei paesi poveri?....

L'autostrada del commercio e divenuta unidirezionale, da una parte c'è un paese ricco che compra e dall'altra parte c'è un paese povero che produce questa non può essere più una globalizzazione sostenibile, non esistono più confini per le merci ma nello stesso tempo esistono confini per le regole che producono le merci, e le nostre regole finiscono la dove iniziano i confini degli altri paese.

A me sembra che ci ostiniamo a voler vendere frigoriferi nel polo nord e stufe nell'equatore,

É quindi: avanti popolo che ancora una volta arrivano le infrastrutture,e il debito crecserà e il  popolo lavorerà,tanto a produrre c'è già qualcuno che lo fa.

Francesco Barbati

 

 

 
 
 

ma veramente stiamo uscendo dal tunel

                      Ma veramente va tutto bene

Va tutto bene diceva non tanto tempo fa il nostro Presidente del Consiglio e ci siamo trovati ad un passo dal baratro.

Va tutto bene dice l'attuale Presidente del Consiglio,e intanto il debito pubblico e aumentato di ben 38 miliardi di euro.

Va tutto bene diceva Schettino, non ce da preoccuparsi e intanto la nave è affondata.

A chi credere proprio non saprei, ma una cosa è certa che per certi versi stiamo percorrendo un sentiero che a piccoli passi riforma dopo riforma ci porterà diritto diritto allo sgretolamento dello Stato di diritto,proprio come la benzina che centesimo dopo centesimo a superato la soglia dei 2 euro.

Dove sono finite le accese discussioni fra centro destra e centro sinistra mentre il paese affondava, pare oggi che tutto quel dire era tutta una finta, visto che ora sostengono entrambi lo stesso governo,

e se come affermano che questa e una scelta politica per il bene del paese,che la politica deve fare un passo indietro per il bene del paese,allora vuol dire che le precedenti scelte politiche sono state fatte sempre per il male del paese, e che la precedente politica non è, e non può essere il bene del paese,e forse proprio da questa affermazione che in parte è racchiusa la questione corruzione e la questione dell'anti politica di quella politica.

E intanto si dice che va tutto bene, mentre in altri livelli istituzionali dalle regioni ai piccoli comuni,continua e perversa la mala politica e la corruzione, come se lo Stato fosse una cosa a parte,come se fosse una cosa da usurpare per il semplice fatto di sentirsi in diritto e legittimati dal fatto di  aver vinto le elezioni,purtroppo è questa la vera realtà che vivono le nostre istituzioni.

Francesco Barbati

 

 
 
 

Austerity

Post n°45 pubblicato il 09 Marzo 2012 da FrancescoBarbati
 

 

                                        AUSTERITY

Aumenta tutto, e diminuisce il lavoro,aumentano i cassintegrati,ogni giorno aumenta un qualcosa tranne che il benessere, ieri e toccato alle sigarette domani tocca agli alcolici,dopodomani toccherà a qualcos'altro,ecc.ecc,, queste sono le tasse indirete e non mi dite che non sono eque,finalmente anche chi se la passa bene paga alla stessa maniera di chi se la passa male,e non mi dite che questa come anche l'I.V.A. Non sia una conquista di giustizia sociale!.......ma fammi il piacere, vai a ca ca re ..........!...

Certo che di questo passo sarà molto difficile che, da questa crisi né usciamo tutti vittoriosi,anzi come in tutte le guerre nel prossimo domani ci saranno vinti e vincitori,ci saranno superstiti,e vittime,ognuno con una sua propria arroganza, e una sua propria malattia.

Francesco Barbati

 
 
 

Se non sai protestare che protesti a fare

Post n°44 pubblicato il 05 Marzo 2012 da FrancescoBarbati
 

 

Se non sai protestare che protesti a fare?

 

Si parla tanto del rilancio del sud nel nostro paese,e in ogni campagna elettorale i vari candidati ne fanno un cavallo di battaglia,passato il santo finita la festa, si dice da noi ,oggi si parla tanto D'Europa,e si dimenticano che anche noi che viviamo in questa valle di lacrime ne facciamo parte,e da più di mezzo secolo che in silenzio sopportiamo che questa nostra vita scorra,alcune volte per alcune cose abbiamo anche protestato,ma evidentemente non abbiamo saputo protestare e quindi di conseguenza la nostra protesta e rimasta li campata in aria,non è stata mai recepita ne tantomeno soddisfatta, sentendo il dibattito sulla tav,da cittadino del sud mi sento si un feto Italiano ma con il cordone ombelicale attaccato all'africa,noi siamo distanti anni luce dalla tav,li si deve fare una linea ferroviaria parallela a una già efficiente ,noi qui proprio come in Africa non abbiamo neanche la linea efficiente,abbiamo ancora strade statali e linee ferroviarie dai tempi preistorici,le nostre poche merci viaggiano lenti,anche loro sono demoralizzate,e scoraggiate,come se sapessero già di essere anche loro inutili,come lo siamo noi, che intelligenti i nostri parlamentari,stanno riallacciando l'Italia a L'europa, e a noi ci stanno allontanando sempre di più,dai mercati e dall'Italia stessa,ad un tratto sembrano essere diventati tutti leghisti,a dire il vero questo non mi meraviglia più di tanto,e ne mi va di protestare,tanto chi mi ascolterebbe:

Se veramente c'è qualcuno che gli interessa sapere delle mie proteste,basta che preda il treno o qualsiasi altro mezzo di trasporto e si rechi qui da noi,magari portando anche la sua famiglia e provare per un po a viverci, tentando di ripartire da zero, e tentare cosi di trovare o inventare un lavoro, e perché no magari prendere in mano una qualsiasi azienda già esistente,che sia essa agricola,edile o industriale,e cercare di farla produrre,cosi tocca con mano la vera realtà,e si renderà conto da solo finalmente qual'è la vera realtà.

Si renderà anche conto del fatto che le riforme fatte, qui non porteranno nessun beneficio,qui non e NEWYORK,qui la gente conta solo per il voto e la sera per non pensare va a dormire presto, non ce ne sono turisti,e le farmacie qui come anche nelle altre realtà simili alla nostra dove gli abitanti non superano i 7000 abitanti , rimarranno sempre quelle di prima, per altri secoli,qui cresce solo il costo della vita, la recessione,e la disperazione.

Qui i nostri prodotti vengono pagati una miseria mentre nei mercati i prezzi lievitano a dismisura,chi è che permette che tutto ciò accade?

Qui la politica,in ogni livello la si fà  per mestiere,e come tale si è disposti a tutto pur di difendere il proprio posto.

A questo punto e chiudo qua, mi chiedo a cosa serve la protesta,se poi tutto scorre come prima?

Mi chiedo e chiedo cosa è stata la resistenza?

Francesco Barbati


 

 
 
 
 

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