L'uomo in Dio

Ascolta e non parlare


Fratelli,in ogni istante, qualunque sia la nostra fede o la nostra cultura, ci viene offerto il dono di poter pensare a Dio e potercelo trovare al nostro fianco come protettore se ci serve protezione, come consolatore se ci serve consolazine, come amico se ci serve un amico. Dio è quanto di più bello l'uomo potesse sperare di avere. Ma spesso non ci accorgiamo di Lui perchè siamo abituati a chiedere. Preghiamo per ottenere una cosa, un miracolo una benedizione. Facendo così poniamo limiti all'onnipotenza di Dio. E se Dio volesse darci tutto tranne quel miracolo? non perchè non comprende il nostro dolore, ma perchè forse nella sua onniscienza sa che quel miracolo non ci serve o non è utile alla nostra salvezza. Pregare, forse, vuol dire ascoltare cosa il nostro amato Signore vuole da noi, cosa il nostro amato Gesù vuole dirci, cosa il nostro amato Dio vuole donarci. E' infinitamente giusto chiedere, ma è impensabile chiedere a Dio qualcosa che può farci solo un bene istantaneo. Quando Dio ci dona qualcosa è perchè questo rimanga per sempre nei nostri cuori. Ascoltare la sua voce, sentire il calore della sua Parola è qualcosa che resta indelebilmente nei nostri cuori rendendoli più vicini a Lui. Ogni volta che ascoltiamo la voce di Gesù al nostro orecchio, tutto il nostro essere ne trova giovamento perchè il creato si ritrova in contatto con il Creatore. Ritorna quell'unione che la vita quotidiana ci fa perdere. Ascoltiamo quando preghiamo e preghiamo quando ascoltiamo un nostro fratello che ha bisogno di Gesù. L'immagine della cappella Sistina che ho copiato da un'altro blog rende perfettamente l'idea: quando ascoltiamo, Dio e l'uomo si toccanoAmen