L'uomo in Dio

Non è una frase mia, l'ho sentita per radio e mi ha colpito molto, anche perché oggi un mio collega e amico (spero) mi ha dato la possibilità, con una sua domanda, di rifletterci sopra in maniera più convinta.

La Domanda:
Come mai C......, che dice di essere un credente, va in Chiesa spesso e prega ieri ha avuto quella reazione cosi violenta e istintiva? Lui non dovrebbe dare il buon esempio con la sua vita? Se non è così perché dice di essere cristiano? Non vi capisco.

Il mio pensiero:
E' vero! un buon cristiano deve, e sottolineo, deve dare il buon esempio. Non tanto andando in Chiesa ma mostrando agli altri il Cristo che è in noi. Purtroppo, ognuno di noi è fatto di carne e persino i più buoni, come C.... possono sbagliare. Ogni giorno si impara vivendo. Si vive per imparare a vivere il Cristianesimo non più come emotività momentanea che può dare una bella preghiera comunitaria o personale, o una bella guarigione miracolosa o una liberazione dal demonio, ma come fede reale fatta di momenti più o meno aridi, dove la nostra fede deve andare al di là del "sento quindi credo". Il Signore non ci lascia mai soli ma ci permette di fare dei passi avanti nel nostro modo di credere accompagnandoci da vicino senza toccarci. Tiene lo sguardo fisso su di noi, perché nulla ci accada, ma ci fa andare avanti e avvolte permette che non lo sentiamo. E lì' che la nostra fede si fortifica. Questo passaggio da una fede emotiva ad una fede razionale, reale ed anche emotiva, può essere più o meno lungo. Per alcuni può durare in eterno, per altri solo un incontro con Gesù di sfuggita. Tutto dipende da quanto il nostro cuore è libero dal male e dal maligno. Vivere per imparare a vivere il messaggio quotidiano di Gesù. Ogni giorno chiedere pregando di vivere bene per imparare a vivere. Mi fermo altrimenti entro nel filosofico e ho studiato poco e male. Spero di essere stato chiaro:

CHE DIO CI BENEDICA, BENEDICA TUTTI I NOSTRI FAMILIARI E TUTTI I NOSTRI AMICI