Creato da liomax1 il 17/04/2009
un vecchio che non molla
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A V V I S O I M P O R T A N T E
Ringrazio dal profondo del cuore l'amica STENIVI che per qualche tempo ha gestito il mio blog, permettendomi di riacquistare il mio giusto equilibrio (non troppo ringhioso).
Lio
IL MIO QUINTO LIBRO
LIOMAX ... all'università
ISBN 978-88-591-0002-7
Il mio primo libro
UNA GRANDE GUERRA (la seconda) VISTA CON GLI OCCHI DI UN BIMBO
Codice ISBN 978-88-7680-875-3
IL MIO SECONDO LIBRO
TRATTO DAI POST DELL'ALTRO MIO BLOG
"PRIMA E DOPO ... UNA GRANDE GUERRA ..."
Codice ISBN 978-88-6498-042-3
IL MIO QUARTO LIBRO
Dai post è nato il quarto libro:
PENSIERINI ... ovvero aforismi
di Liomax
ISBN 978-88-6498-159-8
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Messaggi di Ottobre 2012
Le cittadine più conosciute in Italia, anche se dubito siano in molti a conoscerne l'ubicazione, sono: Empoli, Imola e Otranto.
Non poteva trovare soluzioni perché non riusciva a vedere i problemi!
Il perdere non è una tragedia: la tragedia può scaturire dalla vittoria.
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L’esperienza arricchisce l’uomo, l’arteriosclerosi lo impoverisce.
La bellezza accattiva l’attenzione, il fascino ipnotizza tutto l’essere.
Politica è il termine elegante di “arruffianamento”.
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Nel guardare indietro si rischia di incespicare e cadere e, quindi, non poter più procedere per la propria via.
Lo sport che raccoglie più proseliti tra i componenti la razza umana è l’”arrampicamento sugli specchi”.
L’apice della tenerezza si raggiunge partecipando alla commozione altrui.
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I sentimenti migliori emergono nelle calamità e nelle disgrazie.
Per taluni gentilezza e debolezza sono sinonimi.
A volte ho l’impressione che la buona sorte non sorrida, ma sghignazzi divertita.
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L’amore per la propria voce impedisce di ascoltare quella degli altri.
Il protagonismo è una grave malattia mentale che la scienza moderna non è ancora in grado di contrastare.
Non tutto ciò che è giusto è piacevole.
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Nel lessico dei leali il vocabolo “convenienza” è sconosciuto.
Il piacere della gola è denominato “peccato di gola” (forse perché è una causa di … accumulo di adipe?).
Assai spesso l’improbabile è il più probabile.
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L’apice della fortuna viene raggiunto quando un proprio sogno fatto ad occhi aperti diviene realtà.
Solo quando la volontà riesce ad imbrigliare l’istinto “paura” il coraggio può emergere dal profondo io.
Ieri è realtà o fantasia? Domani sarà vero o frutto della speranza?
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L’ipocrisia è come la gramigna: attecchisce ovunque ed è inestirpabile.
Il cuore è ghiotto di gesti e parole dolci.
Non esistono cuori sterili: indistintamente tutti producono, in quantità variabili, affetto e amore.
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L’arroganza è il … puzzo dei superbi!
Pensare: assemblare informazioni incamerate; fantasticare: assembrare informazioni … mai ricevute!
La tranquillità è una merce preziosissima, forse perché è rarissima e quasi introvabile.
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I bambini, spesso, sono … più grandi dei grandi, peccato che col tempo si trasformino in … grandi.
Definizione di libertà: certezza di poter fare ciò che comunque non si farebbe e non si farà mai.
Vorrei avere il pozzo dei desideri anziché avere un pozzo di desideri.
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Fin quando tutti, a ragione o a torto, vogliono apparire onesti, significa che l’onestà è ancora una virtù.
Quando il cuore si appropria del timone … la mente viene esautorata!
Il ridicolo è sempre in agguato.
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Sapere e simulare di non sapere … non è il massimo dell’onestà.
Vorrei tanto essere smentito: quel poco che era restato dell’onore è stato avviato alla rottamazione.
L’Ente Supremo perdona, ma solo a seguito di pentimento; io …, di certo, non sono più buono di Lui.
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La superficialità è l’inseparabile accompagnatrice della fretta.
Il “Non fare ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te” dovrebbe essere completato con “e fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te”.
Più in basso del disprezzo … il nulla!
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Le abitudini sono talmente radicate che ogni innovazione è ostacolata da una miriade di opposizioni.
L’immoralità è il tacitare la propria coscienza.
Ma è proprio certo che doveri e diritti siano distribuiti equamente?
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Per divenire un bravo furfante è indispensabile essere un ottimo attore.
L’esperienza permette di inspessire le mura di difesa della propria vulnerabilità.
La realtà è una efficientissima macchina “trita-sogni”.
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Lo stile comportamentale è la principale componente del fascino.
Interpretare un ruolo al fine di carpire fiducia e affetto, beni preziosissimi, è un reato abbietto.
L’orgoglio è dignità, la superbia è l’estremo opposto.
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Il problema trascurato, o meglio non affrontato, si incancrenisce.
Durante i periodi “bui” confezioniamo collane orrende: infiliamo perle ognuna delle quali peggiore della precedente.
Battersi per i propri ideali non è un diritto, è un dovere!
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“Ne uccide più la lingua che la spada”, ma ne uccide più l’umiliazione che la lingua.
E’ estremamente difficile discernere il pentimento dettato dalla convenienza da quello dettato dalla coscienza.
La parzialità è una lente imperfetta che deforma la verità.
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I meriti sono contesi, le colpe ricusate.
Assai spesso la rinuncia è indice di forza, non di debolezza.
L’esperienza non utilizzata è un patrimonio dilapidato.
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L’imparzialità forse esiste e, se esiste, è di un mondo parallelo al nostro.
Umiltà e dignità sono sorelle siamesi.
Il bene ed il male sono boomerang, spesso a ritorno ritardato, ma comunque boomerang.
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Inviato da: luce78_2
il 17/10/2015 alle 02:20
Inviato da: luce78_2
il 20/06/2015 alle 04:28
Inviato da: luce78_2
il 18/06/2015 alle 04:22
Inviato da: ingridmessina
il 16/06/2015 alle 00:20
Inviato da: nuvolabianca_1968
il 13/06/2015 alle 00:49