Creato da liomax1 il 17/04/2009
un vecchio che non molla
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A V V I S O I M P O R T A N T E
Ringrazio dal profondo del cuore l'amica STENIVI che per qualche tempo ha gestito il mio blog, permettendomi di riacquistare il mio giusto equilibrio (non troppo ringhioso).
Lio
IL MIO QUINTO LIBRO
LIOMAX ... all'università
ISBN 978-88-591-0002-7
Il mio primo libro
UNA GRANDE GUERRA (la seconda) VISTA CON GLI OCCHI DI UN BIMBO
Codice ISBN 978-88-7680-875-3
IL MIO SECONDO LIBRO
TRATTO DAI POST DELL'ALTRO MIO BLOG
"PRIMA E DOPO ... UNA GRANDE GUERRA ..."
Codice ISBN 978-88-6498-042-3
IL MIO QUARTO LIBRO
Dai post è nato il quarto libro:
PENSIERINI ... ovvero aforismi
di Liomax
ISBN 978-88-6498-159-8
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Messaggi di Luglio 2013
Le rinunce permettono di apprezzare ciò che ci si può permettere.
Le aspettative ambiziose sono spesso causa di amare delusioni.
L’inaspettato bello è miracolo; l’inaspettato brutto, disgrazia.
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Le leggi derivano dalla morale corrente di una collettività, quindi funzione di territorialità e tempo.
L’opinione indirizza la scelta.
“ABBASTANZA” è una quantità del tutto indefinita.
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Fiducia e speranza sono potenti psicofarmaci, ma di non facile reperimento.
Parlamento: parole, parole e ancora parole.
Per accattivarsi l’ammirazione del prossimo si ricorre al trucco della propria immagine sia fisica che morale.
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Nel vero altruismo, la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra.
I “perché?” sono lo stimolo ad accrescere il proprio bagaglio culturale.
Il furbo intelligente è un pericolo pubblico.
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Le disuguaglianze più drastiche sono create da Mamma Natura e l’uomo, anche se di buona volontà, non riesce a sanarle.
Gli ideali navigano al di sopra delle logiche.
Complicare ciò che è semplice è facilissimo, l’inverso … impossibile! Non esiste riforma che tenga!
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Il motto dell’ottimista: “di meglio in meglio” si oppone a quello del pessimista: “di peggio in peggio”!
Il maggior numero dei pentimenti raggruppa ciò che “non si è fatto” a dispetto di “ciò che si è fatto”.
Le teorie non sono dogmi: solo la sperimentazione può promuoverle o bocciarle.
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Non sempre principio e buon senso coincidono.
Anche i terreni più lindi sono disseminati di bucce di banane.
Paradosso: l’imbecille non ha alcun dubbio sulla sua superiorità intellettiva a differenza dell’intelligente che è del tutto cosciente dei propri limiti.
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Forze Politiche, Forze Sociali, Forze Armate, Forze dell’Ordine, … ma è sicuro che siano “forze”?
Compatibilità … incompatibili: “amare gli animali” e divertirsi nel praticare o nell’essere spettatori di caccia e pesca.
Tiro al piccione: sport crudele; pesca sportiva: passatempo delizioso!
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Il meglio può essere … migliorato, ma, orrore! Il peggio … può essere peggiorato!
Non c’è peggior illuso di chi si vuol illudere.
La polemica dona lustro a chi la usa.
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Gli errori provocano guasti, alcuni dei quali riparabili, ma ciò che viene riparato perde l’integrità originale.
Dopo aver imboccato un rettilineo a senso unico, l’unica alternativa possibile è … buttarsi fuori strada!
Se due individui hanno identico modo di pensare, … allora uno dei due è … plagiato!
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Non tutte le vittorie arridono perché si vince: a volte arridono perché sono gli altri che perdono.
Il peggio del peggio spunta ovunque, il meglio del meglio … lascia a desiderare.
E’ la differenza tra il valore che si attribuisce alla propria vita e a quella altrui che rende famosi: maggiore è la differenza, maggiore è la fama, in positivo o in negativo (positivo: Gandhi, San Francesco, Mandela, …; negativo: Attila, Robespierre, Stalin, …).
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Tanti nemici, tante … rotture di scatole!
Il punto non ha dimensioni, ma infiniti punti formano la retta, l’istante non ha dimensioni, ma infiniti istanti formano il tempo: le nullità … a qualcosa servono, ma solo se infinite!
Il peggior egoista, anche se utile, è colui che si dedica alla beneficenza per dare spettacolo di sé stesso.
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Anche un piccolo ritocco alla struttura mina la stabilità dell’intero edificio.
Il tempo ha trasformato la “res publica” dei romani in “res casta” degli Italiani.
Gli errori abnormi non sono errori: sono orrori.
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Il fine dell’amicizia non è “do ut des”, ma “do”!
La consapevolezza di dover morire è direttamente proporzionale al crescere della propria età.
L’informazione monca è disinformazione.
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Vittorie e sconfitte di un soggetto rivelano il livello di signorilità dello stesso.
Rinunciare ai propri diritti è un diritto; non è un diritto rinunciare a i propri doveri.
La volontà è l’energetico più efficace.
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Solo la realizzazione della fantascientifica Macchina del Tempo potrebbe permettere all’uomo di dominare anche il tempo!
A Giosuè fu data l’illusione di poter fermare l’implacabilità del tempo.
Il tempo si impadronisce dell’individuo nello stesso istante in cui questi viene concepito.
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Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere!
Auto stimarsi pubblicamente è indice di bassa levatura.
Nei momenti di maggior debolezza morale, le persone care mancano molto più!
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Implorare per se stesso è vergognoso, implorare per il prossimo è dignitoso.
Per non cadere facile preda tra le fauci della delusione, è indispensabile essere sempre realisti!
Partire con il piede “ci proverò” è errato: il piede che deve muoversi per primo è “ci riuscirò”.
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Aiutare il prossimo restando nell’ombra è generosità non contaminata da protagonismo.
Caduto l’ultimo “se”, l’ipotesi si trasforma in certezza.
Speranza e ottimismo sono i procreatori di delusione.
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Le contraddizioni smascherano le menzogne.
La disperazione è il trionfo dell’irrazionalità.
Le indecisioni annullano le opportunità.
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Inviato da: luce78_2
il 17/10/2015 alle 02:20
Inviato da: luce78_2
il 20/06/2015 alle 04:28
Inviato da: luce78_2
il 18/06/2015 alle 04:22
Inviato da: ingridmessina
il 16/06/2015 alle 00:20
Inviato da: nuvolabianca_1968
il 13/06/2015 alle 00:49