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Post N° 505


Secondo la mitologia greca la Via Lattea si è formata con gocce di latte sparse dal seno di Era mentre allattava Eracle. Si favoleggiava che Zeus avesse scelto la bella, dignitosa e saggia Alcmena per generare un figlio tanto forte da impedire lo sterminio di uomini e dei: Eracle. Dopo il parto la madre lo abbandonò in un campo fuori le mura di Tebe perché temeva l'ira di Era. In quel luogo, convinta da Zeus, Atena condusse proprio la regina degli dei a passeggiare. " Guarda, mia cara, che bimbo eccezionalmente robusto!" le disse simulando sorpresa mentre si chinava per prendere in braccio il neonato. "Sua madre deve avere perduto il lume della ragione per abbandonarlo in questo luogo sassoso! Suvvia, tu che hai tanto latte danne un poco a questa creatura!" Era che nulla sospettava, prese il bambino in braccio denudandosi il petto, ed Eracle vi si attaccò con tanta forza che la dea gemendo per il dolore lo allontanò da sé mentre un getto di latte volava verso il cielo, trasformandosi nella Via Lattea, e un altro cadeva in terra mutandosi in giglio. " Quale mostro è mai questo bambino!"esclamò Era. Ma ormai Atena aveva ottenuto quel che voleva Zeus: il neonato era diventato immortale. Fu allora che venne chiamato Eracle, ovvero " gloria di Era". Alcuni narrano che fu Ermes a portare il neonato sull'Olimpo, dove Zeus stesso lo posò sul petto di Era mentre lei stava dormendo; e che la Via Lattea e il giglio si formarono quando la dea, destatasi, lo allontanò da sé perché aveva saputo che era frutto di un tradimento di Zeus. Un antico racconto popolare greco narra che la Via Lattea era stata tracciata dalle spighe di grano lasciate cadere da Iside che fuggiva inseguita dal gigante Tifone.In molte tradizioni la Via Lattea rappresenta il cammino delle anime nell'aldilà, luogo di passaggio che collega i mondi divino e terrestre:così si credeva, per esempio, fra tutte le tribù dell'America del Nord, che immaginavano alla sua estremità "il Paese dei morti "; e non diversamente i Polinesiani la considerano " la strada delle anime quando passano al mondo degli spiriti". Nel mito polinesiano non è consentito ai trapassati di restarvi, a meno che non abbiano raggiunto uno stadio di perfezione purissima: sicchè devono prima o poi reincarnarsi. I Pawnee e i Cherokee, sostengono a loro volta:"Le anime dei morti sono accolte da una stella all'estremità settentrionale della Via Lattea, là dove questa si biforca, la quale indirizza i guerrieri lungo il sentiero fioco e difficile, e le donne e coloro che muoino di vecchiaia sono accolte dalla Stella degli Spiriti e là dimorano". Analogamente, nella tradizione greca la Via Lattea, proprio perché originariamente collegava cieli, terra e inferi, divenne il luogo simbolico dove dimoravano temporaneamente le anime degli uomini.