After my pit stop

La quiete dopo la tempesta-


Immobile è il mare ... non rumoreggiano le onde, i gabbiani sazi dell'ingordigia del giorno ancheggiano sull'arenile caldo e stanchi s'abbandonano al tramonto. Immota è l'aria, greve nella calura s'impregna del soffio dello scirocco madido di sudore della terra. Nembi oscuri tingono d'inchiostro il cielo, affollano gli spazi siderei e danzano in attesa che i tamburi celesti battano il tam tam della tempesta incendiando la volta minacciata dal mutevole incombere. Felpati aliti attraversano sentieri mai calpestati dal respiro dell'universo e dalle gallerie dell'anima, inseguono i moti dei sensi sopiti nel silenzio che indossa il surreale estendersi del tempo, fermo ad accogliere il tumulto della natura che si ridesta nella tempesta e spazza l'inerzia. La quiete arresta lo sguardo e lo conduce nel suo giaciglio immoto, la tempesta muta lo scenario del teatro e conduce lo sguardo ... a guardare oltre l'immobilità delle proprie ombre celate.