Samarate e non solo

perplessità


Caro Massimo, oggi leggiamo il comunicato che hai postato e che sicuramente sarà ripreso dai mezzi più consueti di informazione quali i giornali. Comunicato che ufficializza la decisione già presa da qualche giorno del vostro gruppo Cattolici per Samarate. Come tu ben sai, la nostra stima verso di te e tutta la compagine che rappresenti è sempre stata ottima, crediamo che questi cinque anni siano stati di buon lavoro e proficuo scambio di proposte. Rimaniamo quindi un po’ increduli nel leggere alcuni passaggi con toni polemici e accuse poco rassicuranti in prospettiva della campagna elettorale. Per questo vogliamo credere che sia più dettata per giustificare quella compagine riformista con la quale oggi decidete di correre per le prossime elezioni, che carica di rabbia, dichiarandosi estromessa , si scaglia contro tutto e di cui ben conosciamo tutti il potere disfattista e disgregante. Contro quelle stesse tematiche e decisioni sino ieri condivise, con confronti sempre a nostro avviso costruttivi come è giusto avvengano, e come in ogni normale relazione tra moglie e marito avvengono. Noi come gruppo Lega Nord non abbiamo mai voluto sbandierare la paternità di nessuna scelta o decisione, perché riteniamo che quando si fa parte di una coalizione il beneficio di questa debba essere di tutti, riconosciamo il valore delle vostre persone. Ma per questo motivo non vogliamo in alcun modo essere bollati come irriconoscenti, crediamo che il tempo condiviso da tutte le persone rappresentanti i gruppi di maggioranza non sia stato mai sprecato, e che tutti abbiamo fatto il nostro dovere per cui siamo stati eletti. Quindi ci piacerebbe sapere cosa intendi per riconoscenza. Tanto meno vogliamo essere additati come arroganti, perché come tu ben sai, non abbiamo mai lavorato per estromettere nessuno del vostro gruppo; voi avete fatto una scelta diversa, forse in quella direzione dove la riconoscenza a vostro dire è maggiore. L’arroganza forse va ricercate nelle pretese e nel tentativo di nascondere i propri limiti. Forse quei limiti che arrivano dai patrinaggi o partitaggi oggi seduti al tavolo di un governo che sta mettendo in ginocchio l’economia delle famiglie, proprio quella che abbiamo e che avete cercato di difendere in questi anni. Per il rispetto che portiamo per le persone che abbiamo avuto il piacere di conoscere e di collaborare nel corso di questo mandato legate al tuo movimento, ci auguriamo che questa campagna elettorale sia senza cattiverie gratuite, senza rinnegare proprio quel lavoro condiviso fatto e condiviso fino all’ultimo.