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STRAGE DI DUISBURG: 40 ARRESTI A SAN LUCA,


Trovati bunker. In manette titolare del ristorante "Da Bruno"
E' una risposta forte e necessaria quella dispiegata dallo Stato a San Luca per spezzare la faida mafiosa tra cosche contrapposte della 'ndrangheta che già tanto terrore ha provocato". Così il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, e il viceministro Marco Minniti, si sono complimentati con le forze di polizia per la brillante operazione contro la 'ndrangheta. Trecentocinquanta carabinieri, due nuclei dei Cacciatori di Calabria, dieci unità cinofile, duecento uomini della polizia di Stato del reparto prevenzione crimine della squadra mobile, dello Sco del servizio centrale di Roma, due elicotteri dei carabinieri e uno della polizia di Stato hanno partecipato alla maxi-operazione nella Locride nell'ambito dell'inchiesta sulla faida di San Luca e in relazione alla strage di Duisburg, che ha portato all'arresto di 40 persone. Tra gli arrestati figurano elementi di spicco delle consorterie mafiose Nirta-Strangio che da anni è in lotta con il clan rivale dei Vottari-Pelle-Romeo. Tra di loro anche Achille Marmo, fratello di Marco Marmo ucciso nella strage di Duisburg e Giovanni Luca Nirta, marito di Maria Strangio uccisa il giorno dei Natale dello scorso anno. Tra gli arrestati anche Giovanni Strangio, contitolare del ristorante 'Da Bruno' insieme al fratello Sebastiano, ucciso nella strage di Duisburg. Nel centro di San Luca, sotto una palazzina, è stato individuato anche un bunker al cui interno erano nascoste tre persone, tutte nell'elenco dei destinatari del provvedimento di fermo. Il direttore della polizia della Bka (Bundes Kriminal Amt), Jorg Ziercke, dopo gli incontri di ieri a Roma, sarà a Reggio Calabria insieme al procuratore nazionale Antimafia, Pietro Grasso, per un vertice con i magistrati della Dda reggina Boemi, Gratteri e Feniani e gli investigatori di polizia e carabinieri per fare il punto della situazione a seguito della strage di Ferragosto.