Conoscerelalocride

San Luca


cala apprensione su festa Madonna di Polsi
L'operazione condotta ieri da polizia e carabinieri con il fermo di 32 presunti affiliati alle cosche Nirta-Strangio e Pelle-Vottari, contrapposte dal 1991 nella faida di San Luca, ha fatto attenuare l'apprensione esistente, anche negli investigatori, per la festa della Madonna di Polsi che sarà celebrata domenica. Si tratta di una cerimonia particolarmente sentita a San Luca e che richiama al Santuario di Polsi migliaia di persone. L'apprensione, sorta dopo la strage di Duisburg, non nasceva dalla festa in sé, ma dalla data della ricorrenza. Un elemento che si ripete nella faida di San Luca, infatti, così come riportato anche negli atti dell'inchiesta, consiste nella scelta delle date: tutti gli omicidi di rilievo sono stati commessi in occasione di festività, a cominciare dall'inizio dello scontro. I primi omicidi, infatti, sono stati compiuti il giorno di carnevale del 1991; poi si è tornati a sparare il primo maggio 1993, quando furono compiuti due agguati in tre ore e furono uccise complessivamente quattro persone; il giorno di Natale scorso e, per ultimo, a Ferragosto a Duisburg. A questi si aggiungono anche altri episodi compiuti in occasione di ricorrenze personali delle vittime, come nel caso di Francesco Pelle, detto "Ciccio Pakistan", ritenuto il mandante della strage di Natale e da tempo irreperibile, rimasto paralizzato per un agguato subito giusto un anno fa, il 31 agosto, in seguito al quale ha perso l'uso delle gambe, mentre stava portando a casa il primogenito nato da pochi giorni. "Colpendo in queste occasioni - è scritto negli atti - le cosche ottengono il risultato di ricollegare, vita natural durante, giornate particolari, tradizionalmente dedicate a momenti piacevoli in compagnia di parenti ed amici, a ricordi luttuosi, così perpetuando anche la sofferenza dei superstiti".