DAZED AND CONFUSED

Non me ne fotte niente nemmeno a me. A me piace di più la GUINNESS. LA CERES LA BEVEVO QUND'ERO SOLDATO AI TEMPI DI P. CONTE AD ASTI nell'80 POi secondo me di sex ne sai quanto una zucca. Quindi la tua lingua puoi lasciarla dove sta, nella foto.

UMMAMMA N'ALTRO NOIOSO, MA OGGI C'HANNO L'ABBONAMENTO?

e chi la vuole, tientela stretta

L'umorismo non è il vostro forte, cari.

dalla foto non sembri dolce... sei persino bruttarella, tientela!!!!

Vero so un mostro...e poi son grassa. Se mi metto di sopra rompo il letto...

non sei grassa, mahai lafaccia lunga, non sei un granche' c'e' molto meglio in giro.

nn è vero

tanto non te la da' puoi pure dire che e' un cesso....

embè?

stavo già x incazzarmi cm una bestia xkè pensavo fosse uno skerzo.. ma grazie a dio quella nella foto sei te e nn io!!!! mi è preso un colpo... maròòò

Non preoccuparti uso solo foto mie. Mi amo troppo per mettere quelle di altri =)

Cavolo,vero che hai appena preso una strada nuova di zecca,ma sono derapate da Parigi Dakar!!!

;D quella foto in alto a sin a primo impatto sembro io... guarda stavo già x entrare nel pc e fare boredello ehehheh ;D

Oh che bello avere delle sosia!!! Fa sentire meno sole!

Un commento che nn si beve come una Ceres,quindi credo che tu lo cancellerai,cmq lo metto lo stesso,un copia incolla della storia della tua birra preferita....Buonanotte....Chi non conosce il famossimo "tormentone" pubblicitario "Ceres, c'è"? Si, questa birra c'è, esiste da molto, molto tempo... Cominciamo con un po' di storia. Partiamo infatti dal dicembre 1856, quando venne prodotta la prima birra Ceres ad Aarhus, nella regione danese dello Jutland. M.C. Lottrup, commerciante e distillatore di acquavite, scelse il nome Ceres per onorare la dea della fertilità (= Cerere). Da un processo totalmente artigianale e ridottissimo nelle quantità, si passò, grazie alla introduzione della macchina a vapore, ad una malteria capace di lavorare 24.000 quintali di orzo all’anno. Nel 1888 la Ceres ricevette “L’Elogio con Medaglia” per la qualità della birra a doppio malto da lei prodotta e nel 1914 ottenne la nomina di “Fornitore della Corte Reale Danese”. Dopo la Prima Guerra Mondiale iniziò una intensa attività di modernizzazione e, a partire dagli anni Settanta, una serie di successive fusioni portarono alla creazione di un grande gruppo produttivo che, nel 1992 assunse il nome di Brewing Group Denmark. Benchè noi abbiamo riportato la fotografia della Ceres Stout , non cadete nell'errore di pensare che sia solo questa la versione di birra offerta dalla casa danese. Tutt'altro! La Ceres offre le seguenti birre, tutte rigorosamente prodotte seguendo il metodo della bassa fermentazione: STRONG ALE: doppio malto chiara, gradazione alcolica 7.7%, disponibile in bottiglia da 33 cl e alla spina. NORTH LIGHT: doppio malto chiara, gradazione alcolica 5%, disponibile in bottiglia da 33 cl e alla spina RED ERIK: malto rossa, gradazione alcolica 6,5%, disponibile in bottiglia e alla spina CERES ROYAL: birra chiara speciale, gradazione alcolica 5,8%, disponibile in bottiglia da 33 cl CERES STOUT: doppio malto scura, gradazione alcolica 7,7% disponibile in bottiglia 33 cl Benchè la scelta sia notevole, la Ceres Stout doppio malto solitamente è la birra più appprezzata dagli intenditori tra quelle a marchio Ceres, noto proprio per questa sua particolare abilità nel produrre lo stile tipicamente irlandese. Di Ceres Stout è gradito il colore quasi nero, la ricchezza d’aroma e la gradazione piuttosto alta che si accompagna bene al gusto forte, tendente all’ amarognolo. E’ gustosa con il pesce affumicato, il cui sapore sostenuto non si lascia sopraffare dalla birra. Da provare anche la Ceres Royal Export, la lager di colore dorato intenso, ben luppolata e ricca di malto con un gusto dove il dolce e l’amaro si sostengono a vicenda lasciando prevalere l’uno o l’altro a seconda del cibo che si assapora. E’ indicata con il leverpostej, un pasticcio danese di fegato e cipolla che il corpo di questa birra, con spuma ben compatta e aderente, è in grado di fronteggiare. Di colore dorato è invece la Ceres strong ale doppio malto e di un rosso brillante Red Erik, una rossa che ha preso il nome di una birra distribuita da Ceres diversi anni fa. La Ceres Italia S.p.a. è leader nelle importazioni di birra nel nostro paese con Ceres Strong Ale, Ceres Stout, Ceres Royal e Ceres Red Erik. Una curiosità: la Ceres produce anche una birra natalizia (la Jule) e una birra di frumento, la Paaske Hvidtol, prodotta per Pasqua. Insomma "c'è" una Ceres proprio per tutti i giorni dell’anno, festività comprese!

Oh che bello grazie! Ora ne so di più! La Stout è fenomenaleeeeeeeeee

sono felice che tu non voglia darla perchè farei una pessima figura viste le dimensioni ridotte della tecnologia che supporto... per quanto riguarda il bere ti auguro di vomitare, è un'esperianza esilarante

Ahahahahahah tu mi hai suscitato il sorriso! Complimenti sei entrato nelle mie grazie Halvis!

UH! Colpo di spugna col passato! Blog totalmente nuovo! Vabbè, il motivo per cui hai cancellato tutto sono cazzi tuoi (e sinceramente me ne frego), credo che comunque verrò a curiosare di tanto in tanto visto che il personaggio rimane interessante. Non vorrei peccare di presunzione... ma il n.2 era forse rivolto a me? Sono io che ti ho detto che la Ceres fa schifo, ma era più che altro una provocazione! Di Ceres ne ho bevuta a ettolitri, e ovviamente è buona, solo che alla lunga mi ha stufato, il che probabilmente capiterà anche a te col passare degli anni. Vabbè, auguri per il nuovo blog e buonanotte!

un trattato sulla birra pero' mi mancava. ah lola... fattela una vomitata... e poi racconta ;-)

Ma perchè cazzo devo vomitare? talè scinnu u cani poi nna riscutiemu...

"riscurriemu" lola... "riscurriemu" sul dialetto locale non transigo. assieme al mazzolin di carciofi posso mandarti il mio supercorso: cagnolo in dieci giorni. con la collaborazione di tony sperandeo e della buonanima di giovanni alamia.

CIAOOOOOOOO LOLITA COME VA??