OBSERVATORY

After the rain comes sun


Quando ero una bambina non ricordo se avessi o meno paura dei temporali.Ricordo però perfettamente che quando c'era un grosso temporale, coi lampi a squarciare il cielo, mio papà prendeva me e mio fratello e ci portava sul terrazzo a guardarlo.Ci mettevamo seduti per terra, sopra dei plaid che mia mamma ci portava. La schiena appoggiata alla porta finestra, in modo da vedere il cielo, ma anche essere nel posto più coperto del terrazzo. Indossavamo i giubbetti pesanti e stavamo lì, io e mio fratello, con nostro padre in mezzo, ad attendere i lampi. E ogni lampo era un'emozione. E ogni tuono un piccolo sobbalzo di paura che mi faceva stringere a papà. E ridevamo molto.Ho sempre pensato che mio papà avesse escogitato questo gioco, per far si che io e mio fratello non avessimo troppa paura dei temporali.Ora quando c'è un temporale mi affaccio dalla finestra sino a quando proprio non piove forte e mi piace sentire il vento, annusare la pioggia in arrivo. Poi mi affretto a chiudere le persiane e sbircio la pioggia che cade. I tuoni mi spaventano ancora.
dopo il temporale di oggi (foto di womanonthemoon)