Championship Vynil

...corsi e ricorsi...


E' l'estate, mi ripeto. E' tutta colpa di quello che la nuova stagione porta con sè, tu non c'entri nulla. E' l'abitudine che non riesco a togliermi di tornare prima il sabato, nella speranza di vederti quando esci, di parlarti fosse solo per qualche minuto.E' l'ansia che mi prende quando so che stanno tutti lì, il pomeriggio, tutti insieme, ma tu sei lontano.E' il ripasso frenetico di Kant, è Van Gogh, è la musica che abbiamo condiviso. E' l'imbarazzo.  E' quella foto, il sudore, lo sguardo d'adulto. E' l'immagine di te sul mio letto, sdraiato, sorridi, arrosisci, lo so, te n'andrai e non mi rassegno. E scrivo. E' che son costretta a guardare al passato, è che mi ricordo che cosa è avvenuto. Mi ricordo di aver litigato. Mi ricordo di averti odiato.E Martina che apriva la porta di casa, ed io che piangevo, e tu che non c'eri. E il messaggio che t'ho mandato, bambina, cretina, convinta del niente.E' la voglia di averti vicino, perchè ancora piango, è il ricordo di te fuori scuola, della tua bici, dei miei sorrisi. Del pranzo insieme.E mi sapevo un'infame, perchè tua sorella si sentiva usata. Il suo tatto, la dolce maestria, di dirmelo tutto, di dirmelo subito.Irene che mi confortava, o meglio cercava, e Flavia che appena t'ha conosciuto. Alice ammirava.Perchè adesso piango e ancora ti penso, io non so dirlo, so solo provarlo. So che ogni giorno aspetto, non che tu torni, ma che mi risponda. Mi basta saperti contento.E tutto il giorno io rido.