Mi sa che aveva ragione Sèra: sono una cinica. Mi ritrovo a pensare che sia sempre meglio così, piuttosto che rendere manifesto un sentimento non mio. Sì, sì, la famosa storia del quieto vivere. Se la sarà inventata qualcuno a cui piaceva tirarsi facilmente fuori dai problemi. A me, banalmente, importa ben poco, di tutto e di tutti. Stai male? Piangi. Sei felice? Ridi. Ovviamente il mio cinismo non interferisce con la dichiarazione reale del mio affetto. Chè se ti voglio bene, te lo faccio capire. Ma se mi sei indifferente, non posso farci nulla. Ecco, allora la definirei così per lasciarla alla storia: IL TRIPUDIO DELL'INDIFFERENZA. E non vedo l'ora che tutto questo finisca ben presto. Perchè mi piacerebbe aprire gli occhi a molte persone sulla cruda verità che si nasconde dietro un bel sorriso (sciscie, come disse la mia professoressa di storia dell'arte, c'è chi è solo in grado di sfruttare!), vorrei farti capire che le persone che verranno eleganti con un bel mazzo di fiori a vomitare falsi apprezzamenti sul tuo (misero) lavoro, lo fanno schiavizzate da una becera educazione, e a chi parlerà con te della musica stupenda che vibra fuori da un pianoforte, beh, non so come dire, non gliene fotte una fava di chi sei! io lascio cicatrici sottopelle, segni invisibili della mia esistenza. E proseguirò così, perchè probabilmente è il mio modus operandi. D'altronde, come disse Charlie Chaplin, la buon'anima: "IN FONDO, TUTTO E' UNA FARSA"
Nice to know you, goodbye
Mi sa che aveva ragione Sèra: sono una cinica. Mi ritrovo a pensare che sia sempre meglio così, piuttosto che rendere manifesto un sentimento non mio. Sì, sì, la famosa storia del quieto vivere. Se la sarà inventata qualcuno a cui piaceva tirarsi facilmente fuori dai problemi. A me, banalmente, importa ben poco, di tutto e di tutti. Stai male? Piangi. Sei felice? Ridi. Ovviamente il mio cinismo non interferisce con la dichiarazione reale del mio affetto. Chè se ti voglio bene, te lo faccio capire. Ma se mi sei indifferente, non posso farci nulla. Ecco, allora la definirei così per lasciarla alla storia: IL TRIPUDIO DELL'INDIFFERENZA. E non vedo l'ora che tutto questo finisca ben presto. Perchè mi piacerebbe aprire gli occhi a molte persone sulla cruda verità che si nasconde dietro un bel sorriso (sciscie, come disse la mia professoressa di storia dell'arte, c'è chi è solo in grado di sfruttare!), vorrei farti capire che le persone che verranno eleganti con un bel mazzo di fiori a vomitare falsi apprezzamenti sul tuo (misero) lavoro, lo fanno schiavizzate da una becera educazione, e a chi parlerà con te della musica stupenda che vibra fuori da un pianoforte, beh, non so come dire, non gliene fotte una fava di chi sei! io lascio cicatrici sottopelle, segni invisibili della mia esistenza. E proseguirò così, perchè probabilmente è il mio modus operandi. D'altronde, come disse Charlie Chaplin, la buon'anima: "IN FONDO, TUTTO E' UNA FARSA"