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A maledire certe domande (2)


Ho appena scoperto, con immensa sorpresa and giubilo che le mie peregrinazioni mentali nel mondo del surreale per una volta incontrano delle risposte veritiere nel mondo-di-tutti-i-giorni. Mi domandavo, sorprendendo i miei interlocutori, ma soprattutto me stessa, perchè la Groenlandia non fosse un continente a se stante. Voglio ben dire, le dimensioni (2.166.086 km quadrati) della sua superificie glielo permetterebbero! Certo, il censimento del 2005 rivela la presenza di 56.375 anime soltanto (per altro tutte ammassate al nord), ma questo che cosa significa? E' una discriminazione?Mi sfuggiva in realtà un piccolo particolare: per quanto amministrata autonomamente da un governo locale, il capo di stato ufficiale continua ad essere la regina di Danimarca (...io l'ho sempre detto che gli abitanti di quel paese qualcosa di storto nella testa ce l'hanno!). E sempre secondo le mie affidabilissime ricerche, ho scoperto che si dovrebbe tenere, se non si è già tenuto, un referendum per l'indipendenza della Groenlandia. Minchia!  Io-voglio-la-Groenlandia-come-sesto-continente!  E...no, non è il caldo che mi fa sragionare. I pensieri delle donne arrivano dove le capacità umane non potrebbero spingersi. E il primo che mi dice che siamo noi donne a rendere l'uomo folle ed incostante lo crocifiggo come Zanardi fa col gatto della preside!           INNO DELLA SUDDETTA GROENLANDIA         "Nunarput utoqqarsuanngoravit" Nunarput, utoqqarsuanngoravit niaqqut ulissimavoq qiinik. Qitornatit kissumiaannarpatit tunillugit sineriavit piinik. Akullequtaasut merlertutut ilinni perortugut tamaani kalaallinik imminik taajumavugut niaqquit ataqqinartup saani. Atortillugillu tamaasa pisit ingerlaniarusuleqaagut nutarterlugillu noqitsigisatit siumut, siumut piumaqaagut. Inersimalersut ingerlanerat tungaalitsiterusuleqaarput, oqaatsit "aviisit" qanoq kingunerat atussasoq erinigileqaarput. Taqilluni naami atunngiveqaaq, kalaallit siumut makigitsi! Inuttut inuuneq pigiuminaqaaq, saperasi isumaqaleritsi. Terra nostra, che sei diventata così vecchia che la tua testa è tutta coperta di capelli bianchi. Hai sempre tenuto noi, i tuoi figli, nel tuo cuore e ci hai dato le ricchezze delle tue coste. Come ragazzi in famiglia siamo fioriti qui ci vogliamo chiamare Kalaallit davanti alla tua fiera e onorevole testa. Con un bruciante desiderio di scoprire cos'hai da dare, rinnovando, rimuovendo i tuoi ostacoli contro il nostro desiderio di avanzare, avanzare. La strada per perfezionare la società è il nostro ambizioso traguardo da raggiungere, non vediamo l'ora di contemplare gli effetti del parlare e dello scrivere. L'umiltà non è la nostra strada, Kalaallit, svegliatevi e siate fieri! Una vita dignitosa è il nostro traguardo, insorgiamo coraggiosamente.