LUBOPO

LA STRAGE DI VIA PALESTRO


Il 27 Luglio 2015 ricorre il 22° anniversario della strage di via Palestro. Prima di partire per le vacanze lascio questo post per non dimenticare.
Quale “torbida alleanza di forze” scatenò e gestì le stragi del 1993? Chi, sul fronte della “destabilizzazione politica”, faceva da sponda alla “criminalità comune”? Di quella misteriosa stagione di sangue, messaggi, trattative e “papelli”, la strage di via Palestro resta ancor oggi, vent’anni dopo, la più indecifrabile. Condannati i mandanti militari: i boss di Cosa nostra. Condannati gli esecutori materiali, ma con qualche dubbio ancora aperto, con un condannato che si dichiara innocente e un assolto non più processabile su cui tornano ad addensarsi i dubbi di colpevolezza. Ancora sconosciuti i cosiddetti “mandanti a volto coperto”. Ancora indistinti i contorni delle trattative certamente in corso in quei mesi tra Cosa nostra e Stato, forse anche con altri interlocutori, uomini dei servizi segreti, faccendieri di logge massoniche, imprenditori intenti a fondare nuovi partiti politici. Chi sono le “menti raffinatissime” che hanno suggerito ai mafiosi i sofisticati obiettivi da colpire? La maggior parte dei milanesi non sa, ancora oggi, che cosa sia il Pac: come hanno fatto a individuarlo i boss palermitani, non proprio dei grandi esperti d’arte contemporanea?da IL FATTO QUOTIDIANO del 26 luglio 2013 (di Gianni Barbacetto)Questo è un omaggio che ho dedicato ad uno degli eroi caduti quel giorno, il Vigile del Fuoco napoletano Carlo La Catena.