Facciamo un libro tutti insieme ???
CONTINUATE VOI LA STORIA........scrivete voi la continuazione della storia.
ciao ..........
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IL DETECTIVE JAMES.
Inizio' un giorno come un altro. CAPITOLO 1: Il trasferimento Arrivò il lunedì e fu spostato in un altra segretaria dell'azienda. Qui lavoravano tre donne,tutte piu' grandi di lui, Diana aveva qualche anno piu'di lui una cinquantina molto sveglia e comincio' a spiegare in cosa consisteva il lavoro. Era bassottina bruna capelli corti, vestita come se fosse andata a fare la spesa. C'era Mery una donna di origini italiane di una decina di anni piu' grande di lui molto materna e molto disponibile a spiegare il lavoro. Un po' piu' curata di Dana E poi Anna biondissima. anche lei come Mery piu' grande, molto curata nel vestirsi e anche un po' stravagante per la sua eta' comunque non volgare e anche lei simpatica.In quella prima giornata spiegarono le cose basilari del lavoro di segreteria e si ripromisero di presentare l'indomani Roxane l'altra ragazza della segreteria che sembrava essere la piu' anziana del gruppo. Il risveglio. Mi svegliai con un bruttissimo mal di testa. Tutto era buio.Mi facevano male i polsi è non potevo muoverli : avevo una catena. Non ricordavo è non capivo cosa era successo. Avevo una confusione in testa. La sera prima mi ricordai che ero nel mio letto ma in quel momento non sapevo dove mi trovavo. Ed ero legato. Mi stava assalendo la paura è l'ansia allora cominciai a gridare "aiuto!!!! aiuto !!!!" Il detective. Un uomo di alta statura mezza eta' capelli bianchi si presentò in segreteria. "Salve sono il detective James dovrei parlare con il signor Henry Brown". " Si accomodi lo chiamo subito".Dal microfono la segretaria chiamo Henry che era desiderato in segreteria.Dopo 5 minuti arrivo' il responsabile del settore. "Buongiorno detective sono Henry Brown l'ho chiamata perche' sono due giorni che il mio collega Mark Davis non si presenta al lavoro e non ha neanche avvisato.Non e' da lui, e' uno molto preciso e mai e poi mai non avviserebbe". "Lo conosce così bene ?" gli domando' il detective. "Qui ci conosciamo bene tutti, siamo piu' di dieci anni che lavoriamo insieme e ci vediamo anche fuori dal lavoro, quindi si diciamo che ci conosciamo bene." Il detective fece altre domande ad Henry ed ebbe altre informazioni: lunedi' era l'ultimo giorno che era stato visto quindi questo e' il terzo giorno che non si presenta. "Sa se poteva avere dei nemici " ?chiese il detective. "No, è un ragazzo che si sa far volere bene. Nemici no, anche se diciamo che ha un po' di attrito con un collega Karl che lavora qui" rispose Henry. "Grazie e' stato molto utile, e dove posso trovare Karl ?" "Oggi non e' presente pero' le posso dare l'indirizzo di casa comunque lunedì prossimo rientra". "Ok e' stato utilissimo per adesso va bene se le vengono in mente altre cose mi contatti " Grazie a lei per essere venuto. Detective James James era tornato a casa. Erano le 6 del pomeriggio. Era stanco, il procuratore gli aveva affidato questo caso della scomparsa di un uomo, Mark che era tre giorni che non si faceva vedere. Un caso complicato che non si capiva da che parte cominciare a lavorarci. Accese lo stereo e mise su un po' di musica, si butto' sul divano e prese filtro, cartina e tabacco e si rollo' una sigaretta. Era 2 anni che James aveva iniziato a fumare, dopo che era morta la moglie Lucy. Un tumore l'aveva stroncata a 40 anni. Per lui non era stato piu' lo stesso. Si fumo' la sua sigaretta e si rilasso. Cedette alla stanchezza e si addormento'. Un oretta piu' tardi si sveglio' e ando' a mangiare al Mc Donald sotto casa. Sapeva che non gli faceva bene mangiare quelle schifezze, ma erano buone ed era molto comodo non cucinare e non sporcare la cucina. |
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