PIERLUIGI LUPO

Intimità


“No, non spegnere” disse Marina, fermandogli la mano. “Non c’è troppa luce?”“Non importa” Avevano sempre spento la luce. Dopo qualche bacio l’uomo allungava una mano e premeva l’interruttore dell’abat-jour. “Che ti prende stasera?” chiese invece, quasi smarrito. Marina non rispose.
Era distesa sul letto, gli occhi fissi al soffitto. La camicia da notte sollevata. L’uomo rimase incerto, poi si occupò di sfilare le mutandine di Marina, facendole scorrere lentamente lungo le gambe. Era la prima volta che la vedeva nuda alla luce della lampada. “Non essere così lento” sbuffò.“Aspetta un momento” sospirò lui, fermandosi ancora. “Dai, spicciati” “Mi piace guardarti” “E adesso?” miagolò Marina allargando improvvisamente le gambe.“Che bella che sei, impazzisco” fece lui, riallungando le mani. “Prendimi, scemo”