LeFeniciNere

Prima dell'alba.

Prima che i nodi

si sciolgano,

trattenendo la notte.

E le prime lame di luce,

avanguardie del pallido sole,

tolgano di tenebre sipari...

Prima che l'ululato

del lupo,

la fame del cacciatore,

lo sgomento della preda

riposino in ragnatele

di lucenti raggi..

Prima è un sospiro,

lo sfiorare di un mantello,

un rifugio nel volo,

una dimora cadente,

un arrivo tra braccia di tenebre.

L'attesa del novello buio

per vivere nel sapore

di sangue.

Verità.

Le falsità del giorno

lacerate nel buio.

Ecco. Si. Solo la notte

con i suoi  gemiti,

urla

risse di cuori

tonfi di corpi

pelli tremanti

arcani sogni

astri deserti

Ecco. Si. Solo la notte

racconta verità:

Di notte siamo tutti nudi.

Omaggio a Cesare Pavese

... Per tutti la morte ha uno sguardo.

Verrà la morte a avrà i tuoi occhi.

Sarà come smettere un vizio,

come vedere nello specchio

riemergere un viso morto,

come ascoltare un labbro chiuso.

Scenderemo nei gorghi muti.

               C. Pavese - 22 marzo 1950.

Oceano

Anche il raggio

di solitaria luna

con timore accarezza

la superfice liquida.

Casa nascondi nel tuo profondo

essere maestoso?

Cupe tragedie?

Spasmi di prede abissali?

Enigmi di inabissate pietre?

Navi corsare e forzieri di gemme?

Sirene dai dimenticati canti?

Spettri di cenciosi mozzi?

Creature mai viste da occhio

umano. . .?

Spaventa la tua furia,

incanta il tuo dominio.

Un tuo gesto e noi

saremo sempre sgomenti

bambini.

Dedicato ai potenti e a chi si crede indispensabile...

Ci dissolveremo nel Nulla...

Così che un fanciullo

un giorno,

terrà la nostra grandezza

nel suo fragile pugno.

                          Georg Heym.

Dalla polvere..

Ci sono autori che ancora ci parlano

nonostante non siano che polvere.

Poeti dimenticati, uomini che un giorno

hanno amato, odiato, vissuto.

Forse han capito, più di noi, la caducità

della vita.

Come questo autore del sedicesimo secolo..

                                Alla sua amante ritrosa

Avessimo più mondo e tempo. . .

Ma alle mie spalle odo continuamente

l'alato carro del tempo che veloce

si avvicina.

E laggiù, da ogni parte, avanti a noi

si stendono deserti di vasta eternità.

                                     Andrew  Marvell.

Narciso.

Ecco il giorno

si predispone al sogno,

vento leggero

tra caduto fogliame.

Ecco luce ricordarsi

d'assaporare il crepuscolo,

fiori affrettano respiro per

ultimi istanti di vita.

Ecco l'immagine che affonda,

avviluppa, disseta, abbraccia,

stravolge e penetra

stagni d'acqua e dimenticati

ricordi.

Narciso tu che ricerchi

antica bellezza.

Narciso io che, di rimando,

ogni volta la ritrovo.

sipario

Mattina hai regalato

orfana di luce.

Pigre stelle fiammanti

incredule di attimi

rubati..

Oh! Sipario di tenebre

oltre mattutino,

ove preghiere vuote

dall'abitudine

si ammantavano di

ancestrali tremolii. .

Nel prolungato buio

ogni sguardo

s'innalzava al cielo

( tornerà? Vero, tornerà? )

sfiorando

con gelide mani

cuori in tumulto.

L'inverno per Lycas e Calys...

Stasera il tuo corpo

è parte del tempo.

Tocco nuvole o i tuoi capelli?

Dasll'alba cadi senza posa

come neve fitta.

         Nanos Vaghenas

Un omaggio graditissimo da parte di Corvo_1970 :-)

Note di notte.

Nuvole di pentagramma

improvvisato,

veloci come treni nella notte.

Coltre amica che accarezza,

sviluppa e espande

(odore e sapore di buio).

Solitarie note di un

cuore magico.

L'aurora si attarda

nel ventre di musica,

così rapita. . .

Lycas & Calis per te!

"Voi che passerete

da riva a riva

negli anni a venire,

siete molto di più,

per la mia mente e le mie meditazioni,

di quanto possiate immaginare."

                                                      da "FOGLIE D'ERBA"

                                                             W. WHITMAN.

Voyage.

Così sentiamo, tremando

( prede affannate nel buio)

l'ombra nel nebbioso vento.

Smarriti sentiamo

lontani, fievoli rintocchi

di tempo.

Oltre tenue luce

esiste l'ignoto. .

Ma se bramiamo anche vedere,

ogni cammino sterminato

inizia da

un primo, esitante, passo.

L'espansione del tempo...

Era nel sogno, come

un tempo lungo, un fuoco

che lentamente bruciava.

                      G. Pontiggia.

autunno

L'austero sipario

cala su solari sogni.

Hai amato? Sorriso?

Ah! spensierata estate

dove ogni noia è lontana. .

Onde azzurre vestite di bianca spuma

ora grigie e insane

nel buio dei colori.

E colei che donava

florilegi di carezze

ha l'ottobre negli occhi.

danzatrice delle perdute occasioni.

Mura che hanno vissuto

intrise di sospiri e lacrime.

Ombre di richiami tenaci

nel non morire.

Fatiscenti anfratti,

eclissi di luce,

mormorii d'inganni. . .

Eppur tra i

glaciali addii,

leggera come la notte,

danza la nera damigella.

E' solo la sintesi di quel che fu

o la solitudine di una

promessa perduta?

La foresta arcana.

Questa è la foresta primigenia.

      I pini mormoranti e l'assenzio,

barbuti di muschio, di verde vestiti.

      indistinti nel crepuscolo,

si ergono come antichi druidi,

     con voci tristi e profetiche.

La notte e tu.

Nell'ombra che avvolge

il nudo corpo

sai donare delizie estreme.

Offri la fede nelle mie mani

tinte di bramosia.

Occulti richiami,

Ancestrali desideri,

sensuali "ora"

"domani" "sempre".

Nulla più importa

se non l'appagamento

dell'attesa.

gocce diverse...

statici schizzi

come perle di

porpora.

immoti come

richiami di rimorso.

Fuori battente pioggia

lava ogni cosa,

ma dentro. Dentro

E' il marchio indelebile. . .

Un dono di Lacky Procino. grazie cara amica!!!