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disgustoso

Post n°97 pubblicato il 10 Maggio 2009 da pietrobaccellieri

DISGUSTOSO

GLG Ripensare Marx 10 maggio 2009

Quel giornalaccio che è Libero ha intitolato un suo articolo: “L’abbraccio Calabresi-Pinelli non cancella le colpe dei terroristi”. Lascia quindi sottintendere che Pinelli abbia qualcosa a che fare con il terrorismo. Ora, quei pochi che hanno ancora un minimo di memoria sanno che Valpreda e gli anarchici si fecero anni di galera, furono trattati da “mostri”, ma furono poi prosciolti poiché si appurò – secondo le procedure della Magistratura – che non c’entravano nulla con l’attentato di Piazza Fontana. Dunque, la famosa versione, fornita ufficialmente dalle Autorità, secondo cui Pinelli si buttò dalla finestra gridando: “ormai sono scoperto”, era una menzogna di una bassezza senza pari. La versione ulteriore, credibile quanto la precedente, fu che Pinelli fece un balzo verso la finestra per sottrarsi ad un interrogatorio (evidentemente condotto con estrema gentilezza e fair play) e “accidentalmente” cadde (un interrogatorio così “signorilmente” condotto non aveva esaurito le sue energie ed egli sbagliò evidentemente nello slancio preso).
Non contesto la scelta della vedova Pinelli. Avrà avuto le sue buone ragioni – dopo anni di vergognoso silenzio sulle vicende della morte di suo marito (mentre Calabresi veniva celebrato come Martire) – per accettare l’invito di Napolitano, a mio modesto avviso profondamente sbagliato. In effetti, quell’abbraccio, al contrario di quanto dice il suddetto fogliaccio, non cancella le colpe di chi mentì infamando una persona profondamente onesta, ma solo “fuori del coro” nel criticare questa società, che consente di mentire e infangare gli innocenti come fanno i mentitori reazionari e ottusi (ci sono anche i reazionari intelligenti e dignitosi).
Viviamo un’epoca di infame “revisionismo”; l’unico per cui si rischia la galera è quello che osi dire solo “bah” sui crimini attuali di chi massacra in Medio Oriente (si è capito chi è?). Per tutto il resto, la menzogna spadroneggia. Con l’ultimo 25 aprile, grazie ad un antifascismo di gran lunga peggiore (nella sua capacità di abiura) del fascismo, si è definitivamente ridotta la Resistenza a “lotta di liberazione”; allora, se così fosse, quell’episodio esaltato (con la solita enfasi e retorica di chi non crede in nulla) come rinascita morale dell’Italia sarebbe del tutto minore, e puramente accessorio, rispetto alla funzione delle “truppe alleate”, che ci hanno “liberato” da ogni altro asservimento che non fosse quello ai predominanti (e prepotenti e massacratori di massa come a Dresda o a Hiroshima e Nagasaki) di turno. La vera Resistenza, che rappresenta l’80% dei morti, arrestati e messi in galera o al confino, torturati, ecc., è stata bellamente tradita. Può essere che sbagliasse – anzi sicuramente l’esempio del “socialismo reale” si è dimostrato storicamente fasullo – ma comunque quell’80% per cento non ha lottato per la “liberazione”, ma per una trasformazione sociale; si era creduto che si potesse instaurare un “ordine nuovo” di maggiore giustizia ed eguaglianza. Non si accetta di morire e soffrire per tornare allo sfruttamento capitalistico “democratico” invece che “autoritario”. Tuttavia, pure quelli che hanno partecipato a quella lotta – pochi sopravvissuti ancora, ma in posizioni di potere, di occupazione dei media, ecc. non proprio di secondo piano – avallano questa vergognosa revisione, permettono di fare del 25 aprile una festa degli americani e dei loro reggicoda in questo paese di servi (“Ahi serva Italia…ecc.” fu scritto dal “Massimo Poeta” tanti secoli fa!).
proprio bene non leggere mai più Le lettere dei condannati a morte della Resistenza (europea e italiana). Il “magone” sarebbe troppo pesante da sostenere. Il tradimento è stato totale e ignominioso; come del resto è capitato innumerevoli volte nella storia. Ogni volta, purtroppo, si vive male e si prova disgusto (e anche sentimenti “leggermente” peggiori verso “alcuni”). Comunque, ormai il rinnegamento è totale e non più rimediabile; e quell’epoca è passata. Un altro letterato diceva all’incirca: “è finita l’epoca dei gattopardi, ora siamo in quella delle iene e degli sciacalli”. Diciamo pure: degli scarafaggi, dei lombrichi, delle limacce. Quindi, andiamo avanti e pensiamo al futuro, provando disgusto per i vermi che ci circondano e imperversano in tutti i media; ma finirà anche la loro “stagione”, e non saranno certo ricordati se non come esempio del peggio che, nella storia, sempre si alterna al meglio, in una lotta che non avrà mai fine.

postato da trotzkij alle ore 20:54

 
 
 

il cambiamento

Post n°96 pubblicato il 21 Gennaio 2009 da pietrobaccellieri

 
 
 

involuzione ebraica

Post n°95 pubblicato il 20 Gennaio 2009 da pietrobaccellieri

 
 
 

Post N° 94

Post n°94 pubblicato il 19 Gennaio 2009 da pietrobaccellieri



Scusate,
qualcuno è in grado di spiegarmi di che missione si trattava? Dalla
punizione collettiva alla strage di massa. Un arabo frustrato di nome Raja Chemayel sul
suo blog la definisce così: "Prendete un pezzo di terra, lungo 40
chilometri e largo all'incirca…solamente 5 chilometri. Chiamatelo Gaza.
Poi riempitelo con un milione e quattrocentomila abitanti. Dopo di che
circondatelo con il mare ad ovest, l'Egitto di Mubarak a sud, Israele a
nord e ad est e chiamatela la Terra dei Terroristi. Poi dichiaratele
guerra e invadetela con 232 carri armati, 687 blindati, 43 postazioni
di lancio per jet da combattimento, 105 elicotteri armati, 221 unità di
artiglieria terrestre, 346 mortai, 3 satelliti spia, 64 informatori, 12
spie infiltrate e 8000 truppe. E ora chiamate tutto questo 'Israele che
si difende'. Adesso fermatevi per un momento e dichiarate che
"eviterete di colpire la popolazione civile" e definitevi l'unica
Democrazia in azione. Sarà un miracolo, da qualunque punto di vista,
evitare di colpire quei civili oppure sarà semplicemente una menzogna
dal momento che nessuno potrebbe evitare di colpirli a meno che non sia
un bugiardo!! Chiamate tutto questo, di nuovo, "Israele che si
difende". E ora arriva la mia domanda: Che cosa succederebbe se questo
invasore si rivelasse un bugiardo?? Che cosa accadrebbe a quei civili
disarmati?? Come potrebbe perfino Madre Teresa, o addirittura Topolino,
con una tale potenza di fuoco, riuscire ad evitare di colpire quei
civili in presenza di una tale equazione/situazione/scenario? Chiamate
tutto questo come volete. Israele era perfettamente al corrente della
presenza di quelle persone disarmate perché è stato proprio Israele a
metterle lì!! E allora chiamatelo genocidio! E' più credibile".

 
 
 

Post N° 93

Post n°93 pubblicato il 18 Gennaio 2009 da pietrobaccellieri

   SIONISMO..., 'pietà l'è morta'

Siamo ancora lontani dall'esito finale della battaglia di Gaza e quindi
ancora non si possono considerare tutti gli esiti dello scontro, quelli
militari e quelli politici. Un riferimento alle difficoltà degli
israeliani l'abbiamo fatto in una nota precedente. Ora che la battaglia
va avanti e con essa le stragi di palestinesi, ci stiamo rendendo conto
della gravità del fattore solidarietà sionista che si sviluppa nei
paesi occidentali e tra questi l' Italia. Fassino che manifesta in
piazza coi massacratori sionisti, Alemanno il fascista che corre tra i
commercianti ebrei inorridito dall'idea del boicottaggio dei
sostenitori del genocidio dei palestinesi, la magistratura che viene
investita nientemeno che del compito di indagare sui 'razzisti'
antisionisti. E tutto questo avviene sulla pelle di un popolo soggetto
a una delle più feroci respressioni che la storia ricordi. Con Gaza,
seppure c'era bisogno di questa nuova strage, Israele e il movimento
sionista assurgono ai fasti della ferocia nazista dimostrata nel corso
della seconda guerra mondiale. Eppure, nonostante questa evidenza, la
maggioranza degli 'amici dei palestinesi' si ostina a mantenere
l'equidistanza tra carnefici e vittime. La sinistra svolge egregiamente
questo ruolo, oggi come in passato. Non solo perchè leggittima
l'esistenza di una stato razzista che occupa una terra che non gli
appartiene, non solo perchè invece di denunciare il carattere nazista
del sionismo parla di dialogo tra popoli, ma soprattutto perchè ritarda
la presa di coscienza del carattere e del ruolo dello stato di Israele.
Ci sono due cose oggi che dobbiamo aver chiare. La natura dello stato
di Israele e di contro l'importanza di Hamas, del suo eroismo non solo
per mantenere aperto un futuro per i palestinesi, ma anche per bloccare
il ruolo imperialista dei sionisti in Medio Oriente. Israele non è un
paese governato dalla destra. E' qualcosa di profondamente diverso. E'
un concentrato di ideologia razzista e di nazionalismo che per
affermarsi ruba ai peggiori nazionalismi, tra cui il nazismo, la
ferocia contro un altro popolo. Tutto ciò avviene, come si è detto
prima, con il consenso delle potenze occidentali, che ora neppure si
nascondono dietro la cortina fumogena delle trattative di pace e del
riconoscimento di due stati. Ora semplicemente attendono che il
massacro di Gaza si compia per liberarsi di Hamas e dell'estremismo
islamico. E' ora quindi che si dicano le cose come stanno e si gridi
alto la verità sulla Palestina. Attorno a Israele esiste una nuova
internazionale nera, che agisce in Medio Oriente e che rappresenta una
delle più feroci forme di criminalità militare che la storia ricordi.
Durante la seconda guerra mondiale l'antifascismo ha saputo
rappresentare un movimento importante per la liberazione dei popoli a
partire dalla guerra di Spagna. Oggi la bandiera dell'antisonismo deve
diventare il riferimento di un grande movimento internazionale per
tutti quelli che si rendono conto che 'pietà l'è morta' e che per
vincere bisogna distruggere il sionismo e lo stato fantoccio di Israele.

da Angiform on line

 
 
 
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Un blog di: pietrobaccellieri
Data di creazione: 11/05/2008
 

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