Ampia maggioranza condanna Israele
nel Consiglio dei Diritti Umani
PL – Un’ampia maggioranza, e molti discorsi di
condanna per la strage che si sta perpetrando nella
Striscia di Gaza, nel Consiglio dei Diritti Umanai -
CDH -delle Nazioni Unite, ha adottato una
risoluzione di forte condanna di Israele.
Il documento promosso da Cuba in qualità di
presidente del Movimento dei Paesi non Allineati,
dalla Conferenza Islamica e dai Gruppi Arabi ed
Africani del CDH è stato approvato con 33 voti a
favore, uno contrario e 13 astensioni.
I NOAL hanno accusato pochi giorni fa nella sede
alternativa della ONU a Ginevra, il governo
d’Israele di sostenere una spietata offensiva
militare contro Gaza, senza discriminare i civili
dai nemici, nè discernere tra una moschea, una
scuola, un ospedale.
“Mentre il mondo festeggiava la fine del 2008, in
quei giorni centinaia di palestinesi, includendo
donne e bambini, morivano per i bombardamenti di Tel
Aviv”, ha denunciato l’ambasciatore cubano presso la
ONU a Ginevra, Juan Antonio Fernández.
Le immagini rivelano che donne e bambini sono
assassinati o feriti, che restano solo rovine delle
opere d’infrastruttura, che non ci sono acqua ed
elettricità e che i feriti si aggravano per
l’assistenza medica inadeguata.
Anche se il progetto di risoluzione ha contato su
un’ampia maggioranza nel CDH, il Canada si è opposto
fortemente ed ha chiesto di votare il documento,
mentre i paesi dell’Union Europea che fanno parte di
questo spazi nella ONU si sono astenuti, come il
Camerún, Bosnia-Erzegovina, Ucrania, Giappone, Corea
del Sud e Svizzera, mentre nel settore della
maggioranza si erano inclusi Russia, Cina, Brasile
e Argentina.
Gli Stati Uniti attualmente non fanno parte del CDH
composto da 47 nazioni.
La risoluzione fustiga le azioni militari del regime
sionista, che ha già provocato la morte di più di
900 palestinesi, oltre a violare sistematicamente i
diritti umani e distruggere le infrastrutture di
questo piccolo territorio.
Inoltre il documento raccomanda l’invio d’una
missione di osservatori per investigare gli abusi
commessi dai militari dello Stato ebreo.
L’ambasciatore palestinese Ibrahim Khraishi, ha
detto che il suo popolo è oggetto di azioni da
barbari che ha definito “la legge della jungla”.
A nome dei 57 membri dell’Organizzazione della
Conferenza Islamica, il Paquistan ha dichiarato che
quello che sta succedendo a Gaza è un incontrollato
uso della forza, un massacro di civili innocenti e
la violazione dei rifugi della ONU da parte
d’Israele. (Traduzione Granma Int.)