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Post N° 92

Post n°92 pubblicato il 17 Gennaio 2009 da pietrobaccellieri

con il consenso popolare


"Ogni
giorno sempre più bambini vengono colpiti, i loro piccoli corpi feriti,
le loro giovani vite spezzate.Queste non sono solo fredde cifre.
Parliamo di vite di bambini interrotte. Nessun essere umano può
guardare a questo senza essere commosso. Nessun genitore può essere
testimone di questo e non vedere il proprio bambino. Tutto questo è
tragico. Tutto questo è inaccettabile"
(dichiarazione di Ann
Veneman, Direttore generale dell'Unicef, 14 gennaio). Alla data di
ieri, secondo l'ultimo rapporto dell'Office for the Coordination of
Humanitarian Affairs (OCHA Protection of civilians weekly report 9-15
gennaio), nel corso dell'operazione denominata "Piombo Fuso" l'esercito
israeliano aveva ucciso 1086 Palestinesi e ne aveva feriti oltre 4900.
Quasi il 32% di tutti gli uccisi (346) erano bambini, così come sono
bambini oltre 1700 dei feriti, dei quali centinaia in gravissime
condizioni. A fronte della dichiarazione sopra riportata del Direttore
generale dell'Unicef, che non posso che condividere come uomo, come
genitore e come cristiano, devo constatare che, secondo un sondaggio
condotto dal giornale israeliano Ha'aretz, il 78% degli intervistati
hanno definito "un successo" le operazioni militari in corso, mentre
addirittura l'82% non ritiene che Israele abbia fatto ricorso ad un uso
eccessivo della forza. Un tale massiccio consenso popolare che si
registra in Israele nei confronti del massacro perpetrato da Tsahal
nella Striscia di Gaza, confermato da dati simili forniti da un altro
sondaggio del giornale Maariv, non può che far riflettere. Ognuno ne
tragga le conclusioni che ritiene. E però, di fronte alle devastazioni,
alle sofferenze, ai corpi massacrati, ai crimini contro l'umanità
commessi dall'esercito israeliano, le cui immagini sono state
ampiamente diffuse in tutto il mondo, e anche in Israele, dalle
televisioni e da internet, nessuno un giorno potrà dire "io non
sapevo". Come è accaduto in passato per altri crimini e altri massacri
di pari ferocia.

dal blog di antonio morelli

 
 
 

Post N° 91

Post n°91 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da pietrobaccellieri



Ampia maggioranza condanna Israele
nel Consiglio dei Diritti Umani




PL – Un’ampia maggioranza, e molti discorsi di
condanna per la strage che si sta perpetrando nella
Striscia di Gaza, nel Consiglio dei Diritti Umanai -
CDH  -delle Nazioni Unite, ha adottato una
risoluzione di forte condanna di Israele.




Il documento promosso da Cuba in qualità di
presidente del Movimento dei Paesi non Allineati,
dalla Conferenza Islamica e dai Gruppi Arabi ed
Africani del CDH è stato approvato con 33 voti a
favore, uno contrario e 13 astensioni.




I NOAL hanno accusato  pochi giorni fa nella sede
alternativa della ONU a Ginevra, il governo
d’Israele di sostenere una spietata offensiva
militare contro Gaza, senza discriminare i civili
dai nemici, nè discernere tra una moschea, una
scuola, un ospedale.




“Mentre il mondo festeggiava la fine del 2008, in
quei giorni centinaia di palestinesi, includendo
donne e bambini, morivano per i bombardamenti di Tel
Aviv”, ha denunciato l’ambasciatore cubano presso la
ONU a Ginevra, Juan Antonio Fernández.




Le immagini rivelano che donne e bambini sono
assassinati o feriti, che restano solo rovine delle
opere d’infrastruttura, che non ci sono acqua ed
elettricità e che i feriti si aggravano per
l’assistenza medica inadeguata.




Anche se il progetto di risoluzione ha contato su
un’ampia maggioranza nel CDH, il Canada si è opposto
fortemente ed ha chiesto di votare il documento,
mentre i paesi dell’Union Europea che fanno parte di
questo spazi nella ONU si sono astenuti, come il
Camerún, Bosnia-Erzegovina, Ucrania, Giappone, Corea
del Sud e Svizzera, mentre nel settore della
maggioranza  si erano inclusi  Russia, Cina, Brasile
e Argentina.




Gli Stati Uniti attualmente non fanno parte del CDH
composto da 47 nazioni.




La risoluzione fustiga le azioni militari del regime
sionista, che ha già provocato la morte di più di
900 palestinesi, oltre a violare sistematicamente i
diritti umani e distruggere le infrastrutture di
questo piccolo territorio.




Inoltre il documento raccomanda l’invio d’una
missione di osservatori per investigare gli abusi
commessi dai militari dello Stato ebreo.




L’ambasciatore palestinese Ibrahim Khraishi, ha
detto che il suo popolo è oggetto di azioni da
barbari che ha definito “la legge della jungla”. 




A nome dei 57 membri dell’Organizzazione della
Conferenza Islamica, il Paquistan ha dichiarato che
quello che sta succedendo a Gaza è un incontrollato
uso della forza, un massacro di civili innocenti e
la violazione dei rifugi della ONU da parte
d’Israele. (Traduzione Granma Int.)
 

 
 
 

Post N° 90

Post n°90 pubblicato il 15 Gennaio 2009 da pietrobaccellieri

                                                                                    
Calcio estero - Gaza: uccisi nel conflitto 2 nazionali palestinesi

Due calciatori molto noti nei
Territori palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane nel
corso della loro offensiva a Gaza. Stando a quanto ha reso noto la Pfa,
la Federazione calcio palestinese, Ayman al-Kurd, 28
anni, ex titolare della Nazionale, e padre di tre bambini, è rimasto
ucciso due giorni fa nel corso di un bombardamento. "Il suo martirio è
una grave perdita per il calcio palestinese, i suoi colleghi sono in
stato di shock", ha detto Ghassan Balawi, ex allenatore della Nazionale.


L'altro calciatore ucciso si chiamava Wajih Mushtahi ed
aveva giocato nella Nazionale olimpica. La Pfa ha reso noto che
l'atleta è rimasto ucciso questa settimana a Gaza. la Jihad islamica,
una delle organizzazioni armate della Striscia, sostiene che Mushtahi
era un suo combattente e che è morto in battaglia.


E uno striscione a sfondo politico è comparso stasera all'Olimpico.
All'inizio del secondo tempo del recupero della nona giornata di serie
A, tra Roma e Sampdoria, i tifosi giallorossi in curva sud hanno
esposto una scritta pro-Palestina. Lo striscione recitava: 'Gaza
resisti'. La scritta è stata esposta soltanto per alcuni minuti e poi é
stata tolta.

 
 
 

Post N° 89

Post n°89 pubblicato il 14 Gennaio 2009 da pietrobaccellieri

Megachip: “A TUTTI I
PORTUALI, boicottare LE NAVI che trasportano
rifornimenti MILITARI IN PARTENZA PER ISRAELE”




Roma 14 gennaio 2009


La scellerata offensiva israeliana contro la popolazione palestinese
di Gaza non si ferma. I morti sono quasi mille e il numero sembra
destinato a salire. Un terzo sono bambini. La responsabilità di questi
atti non è solo del governo israeliano , ma anche di quanti ne
appoggiano e ne aiutano l'operato. Anche di coloro che alzano le spalle
e fingono di ignorare.
Gli Stati Uniti stanno gestendo i
rifornimenti via mare per l'esercito di Tel Aviv , che da quasi 20
giorni sta bombardando civili inermi nella zona di Gaza.

Dai porti europei sono già partite navi cariche di armi e munizioni e altre ne partiranno alla volta di Israele.

L'associazione Megachip
lancia un appello rivolto a tutte le organizzazioni sindacali dei
lavoratori portuali, che possono boicottare il sostentamento della
guerra e fare tutto il possibile per fermare le navi mercantili, con
carichi militari, di qualunque nazionalità, in partenza per Israele dai
porti italiani.
Sta succedendo in Grecia in questi giorni ed è
già successo a Livorno nel 2003, quando i portuali attuarono iniziative
analoghe contro l'imbarco di mezzi militari americani verso la guerra
all'Iraq.

È un'azione concreta e possibile, una pratica efficace per ostacolare questa strage . Ognuno può fare la sua parte.

 
 
 

Post N° 88

Post n°88 pubblicato il 13 Gennaio 2009 da pietrobaccellieri

follia omicida israeliana

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: pietrobaccellieri
Data di creazione: 11/05/2008
 

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