La Mauvaise Herbe

Il Fantasma


  Ieri sono morto. Non succederà una seconda volta,è questa quella buona. Per un pò di tempo ancora in lontananza arriverà un pò di luce -come delle stelle morte - ma sarà solo la meccanica della fine.   Dopo La Fine hai fatto di tutto per sposare il Primo Che Capita, il primo che ti ha riempito la vasca di monete e carte da cento. Il primo che è venuto a dirti di aver lavorato in Ferrari. Ti ho rivista ieri,eri con lui e sembravi Miss "Vita da Strega", direttamente dagli anni sessanta: linda con i capelli in ordine a forma di OMEGA e il rossetto ipnotico. Tuo marito troppo banale per essere descritto,decisamente urticante per ogni velleità letteraria. Troppo anche per uno che scrive ad un solo megapixel come me. Un paio di occhiali d'argento su una sciarpa con la griffe ammiccante. Abbiamo preso un caffè,mi hai chiesto dei miei pazienti,se firmo ancora i gessi ai bambini con il tuo rossetto highlander di sempre,se lascio in giro per il primario della finta antrace ... "Ma che bello che sei, di fuori c'è la fila si sa...guardalo (questo a lui) è il più bello in questa stanza..."   Mi fissavi la bocca,l'ho sentito. E lui guardava te:è stato quando me ne sono accorto,è successo allora. Mi sono visto dall'esterno,mi sono perso lungo il motivo sulle tue calze. E non sono più tornato.   Non ho un'idea precisa sull'esistenza dei fantasmi,ma sono sicuro che se ci sono,sono le anime di quelli che in vita hanno lasciato dei conti in sospeso,non hanno chiuso il cerchio e continuano il giro per finire il lavoro. O comunque ci si rodono. Eccomi qui.Ti guardavo le calze e pensavo a quando ho litigato con Dario Fo per te (e questa è VERA!):quando il vecchio è venuto da noi per il festival del cinema,ci siamo fatti sotto in strada e lui ha allungato la mano e non smetteva di toccarti la faccia.   ...e non ho chiuso il cerchio.