La coperta di Linus

AVEVA RAGIONE SCHOPENHAUER!


"Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione." (A. Schopenhauer, Parerga e Paralipomena, II, 2, cap. 30, 396) 
Ecco, se dovessi descrivere il mio rapporto con F., direi che siamo un po' come i porcospini di Schopenhauer... Da mesi proviamo a capire quale sia la giusta "distanza" tra di noi, ma ancora non l'abbiamo capito. Stiamo bene insieme. Questo è già un buon punto di partenza, eppure entrambi abbiamo una paura folle di buttarci in qualcosa di più. Dormiamo insieme, abbracciati. Ma ultimamente niente baci e/o simili. Da inizio novembre è cambiato tutto. Abbiamo permesso al passato e alle tensioni esterne di logorare il nostro rapporto e sembra che non ci sia modo di rimettere insieme i cocci. Che rabbia! Siamo circondati da coppie di amici che, nonostante i "momenti no", sono capaci di trovare un proprio equilibrio. Perchè noi non ci riusciamo?!Perchè, scottati da precedenti storie finite malissimo, siamo così restii a scommettere sul futuro, sul nuovo, sull'incerto? Basterebbe davvero poco per essere felici, insieme...