Momenti

Dentro una porta girevole.


UN'ALTRA PORTA GIREVOLESi scopre che la vita non è solo spingere,né un gioco di fallaci illusioni.Non bisogna perdersi entrandoin una porta girevole,ma diffidare di tutti i riflessi,e non credere a qualcosa solo perchél'immagine sembra vera.Occorre trovare il punto precisodove caso e destino sono la stessa cosa,il momento esatto in cui la portagirevole ti offre l'uscita.Amalia BautistaConosciamo tutti le porte girevoli, per intenderci quelle ampie vetrate trasparenti che di solito troviamo agli ingressi degli hotels o dei centri commerciali. Oggi mi è capitato di transitarvici. Ero dentro il mio settore circolare, rivolta verso l'uscita, quando alzo un attimo lo sguardo e mi accorgo che nel settore diametralmente opposto, e dunque in direzione d'entrata, mi sta guardando un uomo che definirei niente male, anzi, diciamo pure un gran bel signore. "Apperò", dico tra me e me "che bello" quindi, mi giro e lo guardo a mia volta e anche lui si gira nuovamente. Ancora una volta occhi negli occhi. Questione di attimi mentre la porta continua inesorabile il suo giro: lui in entrata, io in uscita. Velocemente sono fuori e penso a tutte le occasioni che scivolano via, che mi sono da sempre scivolate via. Quanto avrei voluto fermare la porta o anche girarvi dentro per ore, insieme a quegli occhi visti e subito persi. Quante volte ci siamo illusi, ci pensate? Quante volte siamo rimasti a leccarci le ferite con la nostra delusione dipinta sul viso.Il consiglio che ci dà la Bautista, giovane poetessa madrilena, è validissimo; è un inno alla fiducia in noi stessi.  A non lasciarsi sfuggire le occasioni quando si presentano, a non rimanere prigionieri delle porte girevoli che la vita dispone sul nostro cammino. Aboliamole a beneficio di quelle ad apertura automatica: con quelle è più facile tornare subito indietro.