Momenti

L'estate sta finendo.


 
Miei cari, l'estate se ne sta andando a passi lenti. E' stata per me un'estate movimentata tra lavoro, vacanze e puntatine a casa a controllare le necessità di mio figlio. Nel post precedente vi avvisavo che avrei preso una decisione riguardo alla chiusura di questo blog: ebbene, non ho ancora deciso nulla. Per ora prendetemi così come sono. Le poche amiche che passano di qua ormai mi conoscono così come conoscono i miei tempi.Mi sto gustando qualche giorno alla casa al mare che, come solitamente accade a settembre, è a completa disposizione di quanti amano starsene un pò tranquilli prima di riprendere la stagione lavorativa. Siamo rimasti in pochi ormai e domattina partiranno gli ultimi. Che calma senza i ragazzi. Inizio a non avere più la pazienza adatta per sopportare l'intemperanza e anche un pò di arroganza che riscontro nei miei numerosi nipoti. Mi consola il fatto che sono in crescita e molto probabilmente tra qualche anno non verranno più qui per le vacanze prediligendo i viaggi con gli amici. Come è giusto che sia.La piccola Irene è tornata a casa la settimana scorsa e sta benone. Cresce serena; è una piccola donnina spiritosa e molto affezionata e con il giusto equilibrio siamo riusciti a distaccarla da me e trovare un sano compromesso di relazione come dovrebbe essere tra zia e nipote. Sono tornata due giorni fa da uno splendido viaggio nel Sud della  Francia. Un itinerario tra Provenza e Camargue che avevo già fatto qualche anno fa ma con pochi giorni a disposizione è difficile riuscire a vedere tutto l’eccezionale patrimonio che quelle terre offrono, così ho pensato di tornarci e gustarmi un programma di viaggio che alcuni amici hanno preparato magistralmente.Vi consiglio, nel caso non ci foste stati, di visitare la Provenza dove anche il più piccolo borgo nasconde un fascino incantevole. I meravigliosi campi di lavanda che spesso vediamo nelle foto che fanno da richiamo nelle agenzie di viaggio, non rendono giustizia a questo panorama che riempie i nostri occhi così come il piccolo villaggio di Valensole...luogo spesso snobbato dai flussi turistici che io ho trovato davvero molto grazioso con le sue vie antiche, le cappelle e il panorama viola che lo circonda.
La Camargue  invece sembra un universo parallelo rispetto alla classica Provenza ma allo stesso tempo ne è infinitamente complementare. E' un lembo di terra composto da sabbia, paludi, stagni e risaie, un immenso parco di natura selvaggia e incontaminata, un tripudio di colori e di scorci inviolati, in cui l'uomo sembra essere ancora un ospite temporaneo.Qui ho assistito a spettacoli meravigliosi fra fenicotteri rosa che placidamente camminano nell'acqua al tramonto rosso acceso, tori indomiti che pascolano nella brughiera e cavalli bianchi che vivono allo stato brado.La Camargue rapisce il cuore per il carattere duro della sua natura e dei suoi abitanti, ancora profondamente legati alle tradizioni e che preferiscono le zanzare ai turisti. Non è un caso raro ma la normalità imbattersi in vecchiette in costumi tradizionali, oppure uomini (tipo i nostri butteri) col cappello di feltro nero, camicia a fiori e foulard al collo, oppure gitani in roulotte con la chitarra in mano. Questa è anche terra di nomadi che ogni anno si radunano qui per le loro feste e tradizioni.Qui tutto si svolge in base ai ritmi implacabili del ciclo naturale, dall'allevamento dei bovini alla coltivazione del riso, dalla raccolta del sale nelle saline alla pesca negli stagni.Non dimenticherò molto facilmente le giornate in bici sulla Digue à la Mer, fra distese d'acqua, sabbia e fenicotteri che volano sopra la testa. Un'esperienza ai confini del mondo assolutamente imperdibile. Così come rimane nel cuore la passeggiata a cavallo sulle spiagge bianche al tramonto. Colori dolcissimi come quelli di Arles, languida cittadina che può essere considerata il punto di partenza per visitare la Camargue. Città romanica che conserva tutto il fascino e i colori delle cose di un tempo perduto: i caffè colorati che hanno ispirato tra i più celebri quadri di Van Gogh (che qui visse a lungo), il lungo fiume (molto romantico al tramonto) su cui si affacciano antiche case scrostate, le piazzette affollate che si animano durante le feste e un caldo sole che accende il bianco degli antichi monumenti.Amici miei, bellezze e buona compagnia hanno fatto di una vacanza itinerante un magico ricordo che ho voluto condividere con Voi insieme al mio abbraccio più caro.Alessandra