Momenti

Quei bravi ragazzi.


Durante il mio periodo scolastico non riuscivo a sopportare quei ragazzi che non avevano la capacità di assumersi le responsabilità delle proprie azioni, li consideravo vigliacchi. Ero studiosa e con voti alti ma avevo problemi con l'autorità degli insegnanti e, più di una volta, ho avuto con loro scontri sempre a viso aperto, prendendomi la responsabilità assoluta delle parole e delle azioni. Il sapersi assumere le proprie responsabilità è, o meglio dovrebbe essere, una qualità tipicamente da adulti e questa mia presunta maturità ha sempre portato i professori ad apprezzarmi, nonostante i miei comportamenti non proprio ineccepibili perchè comprendevano l'esuberanza giovanile.Crescendo mi sono resa conto che la vita è piena di responsabilità e più passano gli anni più le responsabilità diventano gravose, soprattutto per quanto riguarda il campo lavorativo; quando poi si forma una famiglia le nostre responsabilità si allargano anche alle persone che amiamo e delle quali dobbiamo assolutamente occuparci. Ultimamente mi accorgo sempre più che la stragrande maggioranza delle persone non sappiano (o non vogliano) più assumersi le responsabilità delle proprie scelte, in nessun ambito. In linea generale perfino gli adolescenti vengono cresciuti con questa cattiva abitudine; sempre spalleggiati dai genitori, anche quando sono in torto marcio e dovrebbero assumersi in prima persona la responsabilità dei loro errori. Vengono spesso cresciuti da viziati, arroganti, senza spina dorsale. Assumendosi la piena responsabilità delle proprie azioni si matura, si diventa più forti e, soprattutto, si impara a riflettere bene prima di fare o dire qualunque cosa. In questo mondo tutto è talmente provvisorio da portare le persone a credere che si può vivere addossando a qualcun altro la responsabilità di qualunque malefatta; può essere l'insegnante che ce l'ha con nostro figlio, il politico che non fa quel che dovrebbe, il coniuge che non è più come una volta, l'amico che non accetta che siamo fatti così, e via dicendo. Eppure assumersi le proprie responsabilità non è soltanto un modo per essere più realisti e consapevoli, ma anche il passo iniziale per cambiare le cose in meglio. Prima di occuparci delle mancate responsabilità altrui, iniziamo ad assumerci le nostre; potremmo accorgerci all'improvviso che la responsabilità delle brutture del mondo, purtroppo, è anche nostra.Per questo dico a quei ragazzi che hanno abusato di quella sedicenne dentro un bagno di un'abitazione lussuosa e conosciuta, ora a chi volete dare la colpa di questo vostro squallido comportamento? Volete mica farci credere che la colpa è di un abbigliamento provocante? Volete davvero dare la colpa ad un abitino estivo che magari lasciava intravedere un reggiseno o peggio ancora un giovane e piccolo seno? Volete farci credere che la pelle nuda di una ragazzina in una calda notte d'estate non riesce a frenare i vostri ormoni sballati? E ditemi, dove stava il vostro senso di responsabilità mentre abusavate di lei o vi rifugiavate in un atteggiamento omertoso pur se innocenti? Anche voi, sì proprio voi che avete solo guardato lo scempio che si stava consumando, siete responsabili nella stessa maniera di chi quello scempio l'ha consumato in prima persona. E voi ragazze e forse anche amiche, dove eravate mentre una come voi, una di voi, veniva imbottita di alcool e di chissà cos'altro? Il vostro senso di responsabilità vi fa per lo meno vergognare? E' successo a lei ma poteva succedere ad una di voi o meglio ancora a voi capiterà la prossima volta.Mentre ai genitori di questi ragazzi voglio chiedere ma cos'avete fatto di questi figli? Pensate davvero che aprirgli una casa lussuosa per un festino a bordo piscina, ricco di alcol e droghe varie sia sinonimo di maturità, di responsabilità, di benessere? Da dove sono usciti i soldi per comprare tutte quelle porcherie? Li avete dati voi ne sono certa.Cari signori, avrete mica il coraggio di essere sessualmente fieri di un figlio maschio che consuma gli atti con la violenza? "Mio figlio non c'entra niente, non ha fatto niente!" mi sembra già di sentirvi. Purtroppo no miei cari, questa volta vostro figlio c'entra eccome, è stato proprio vostro figlio e per scontare le vostre colpe non potete far altro che metterlo davanti alle sue responsabilità. Questo è l'unico modo che avete per riscattare tutti i vostri errori, per far crescere questo povero idiota che vi gira per casa e per riacquistare tutti insieme un pò di stima da parte della società.