Molto spesso quando si parla di seduzione, i consigli vengono dati ai maschi, perchè sono loro che devono fare il primo passo e sono loro che ci devono conquistare. In realtà, fino ad ora non c'è stato uomo che non m'abbia sedotto senza il mio consenso e non c'è uomo che ci provi se prima non riceve determinate conferme. La seduzione appartiene a noi, siamo noi che scegliamo chi più ci garba. Le tecniche che possiamo adoperare sono semplici, quella più importante è rimanere donna nella condizione di donna. Non serve che noi si parli molto. Zitte siamo molto più affascinanti, al contrario, dobbiamo ascoltare (o far finta di ascoltare) e dobbiamo ridere/sorridere ogni qualvolta lui se lo aspetti o non se lo aspetti (ridere nel momento inopportuno da di noi un'immagine di donna che ha propri gusti). Non serve essere simpatiche. Gli uomini ridono solo alle battute dei loro amici e noi non si punta ad essere loro amiche. L'uomo si sente importante di fronte a donne che lo assecondano e noi dobbiamo assecondarlo. Dedicargli un quarto d'ora intero e poi non calcolarlo per il resto della serata è come dirgli :"fissami", "chiediti perchè" e "cercami". Passarci la serata vicino e cogliere le occasioni per guardarlo (sapendo che lui sa di essere osservato), togliergli un capello e toccargli i capelli è come dirgli: "fai di me ciò che vuoi". Stargli lontano di tavolo ma accorgersi di tutte le battute che fa, cercando sguardi di "ci siamo capiti io e te" è come dirgli: "ti sto studiando, mi pari interessante". A volte le ragazze seducono senza rendersene conto e allora si ritrovano "amatori" indesiderati che hanno interpretato male le loro gesta. A volte invece, le ragazze seducono capacitandosi del fatto di aver sedotto, pur non volendo null'altro in cambio. Le ragazze sono belle quando sono femminili. Le ragazze sono belle quando sono bambine selvagge. Le ragazze sono belle quando fanno finta di essere indipendenti. Si può giocare il ruolo dell'insicura/dolce, dell'arguta/soquellochevoglio, dell'inesperta/guidamitu o dell'esperta/faccioio, in qualsiasi momento. L'unico limite e mettere dei limiti. Frenare l'impulso, non essere spontanee e sembrare tali, giocare con le parole, fare domande improbabili...prendere tempo, è far accrescere il desiderio. E noi dobbiamo essere desiderate, volute, spogliare con l'immaginazione. Se saremo riuscite nel nostro intento di sedurre, presto, molto presto, riceveremo un invito, a casa sua-.-'
SEDURRE
Molto spesso quando si parla di seduzione, i consigli vengono dati ai maschi, perchè sono loro che devono fare il primo passo e sono loro che ci devono conquistare. In realtà, fino ad ora non c'è stato uomo che non m'abbia sedotto senza il mio consenso e non c'è uomo che ci provi se prima non riceve determinate conferme. La seduzione appartiene a noi, siamo noi che scegliamo chi più ci garba. Le tecniche che possiamo adoperare sono semplici, quella più importante è rimanere donna nella condizione di donna. Non serve che noi si parli molto. Zitte siamo molto più affascinanti, al contrario, dobbiamo ascoltare (o far finta di ascoltare) e dobbiamo ridere/sorridere ogni qualvolta lui se lo aspetti o non se lo aspetti (ridere nel momento inopportuno da di noi un'immagine di donna che ha propri gusti). Non serve essere simpatiche. Gli uomini ridono solo alle battute dei loro amici e noi non si punta ad essere loro amiche. L'uomo si sente importante di fronte a donne che lo assecondano e noi dobbiamo assecondarlo. Dedicargli un quarto d'ora intero e poi non calcolarlo per il resto della serata è come dirgli :"fissami", "chiediti perchè" e "cercami". Passarci la serata vicino e cogliere le occasioni per guardarlo (sapendo che lui sa di essere osservato), togliergli un capello e toccargli i capelli è come dirgli: "fai di me ciò che vuoi". Stargli lontano di tavolo ma accorgersi di tutte le battute che fa, cercando sguardi di "ci siamo capiti io e te" è come dirgli: "ti sto studiando, mi pari interessante". A volte le ragazze seducono senza rendersene conto e allora si ritrovano "amatori" indesiderati che hanno interpretato male le loro gesta. A volte invece, le ragazze seducono capacitandosi del fatto di aver sedotto, pur non volendo null'altro in cambio. Le ragazze sono belle quando sono femminili. Le ragazze sono belle quando sono bambine selvagge. Le ragazze sono belle quando fanno finta di essere indipendenti. Si può giocare il ruolo dell'insicura/dolce, dell'arguta/soquellochevoglio, dell'inesperta/guidamitu o dell'esperta/faccioio, in qualsiasi momento. L'unico limite e mettere dei limiti. Frenare l'impulso, non essere spontanee e sembrare tali, giocare con le parole, fare domande improbabili...prendere tempo, è far accrescere il desiderio. E noi dobbiamo essere desiderate, volute, spogliare con l'immaginazione. Se saremo riuscite nel nostro intento di sedurre, presto, molto presto, riceveremo un invito, a casa sua-.-'