Da Me

Post N° 330


Mentre aspettavo che il pc caricasse, ho sperato che per l ennesima volta nn mi passasse la voglia d scrivere. Perché il problema, è questo. Penso al mio blogghino almeno 10 volte al giorno, ma è talmente tanto ciò che è successo ultimamente, che rischio d affondare nel racconto.Ma ci proverò.Quest anno, mi fa male dirlo, non sento il natale. Nonostante io stia per diventare zia d quella che son sicura sarà una splendida principessa. Nonostante io abbia finalmente il lavoro che desideravo.La verità è che un po’ come tutti gli anni, mi manca l idea del pranzo d natale con tutti i parenti riuniti. Presente no, quelle che tutti detestano, io pagherei oro per averla.Ma non mi è data possibilità, ci son scelte d vita che portano a scissioni a cui è impossibile restare indifferenti.E allora mi faccio prendere dalla nostalgia. D quei pranzi, mille anni fa a casa della bis, con i nonni tutti, gli zii e si stava cosi stretti a tavola da nn riuscire a muovere le braccia. E io nn vedevo l ora di scappare a guardare la tv, o a chiamare gli amici, piena di cose nuove e d felicità.Mi sono goduta quei momenti, e li porto ancora e sempre nel cuore, ben consapevole del fatto che sono il regalo più bello del mio passato.Quest anno non mi son preoccupata d organizzare niente, e me ne son accorta oggi, con stupore.E ho sentito un po d amarezza.Per come sono diventata, per questi pensieri che ho permesso rovinassero ciò che d me mi è sempre piaciuto d più.La voglia d natale.La voglia d essere buona.Non sono stata buona, non con me.Negli ultimi mesi, ho infilato un errore dietro l'altro, sempre dietro a battere, là dove il dente duole.Fiducia. Rispetto. Il credere in chi ho davanti.Forse questa volta ho smesso, e questo non mi piace.Non posso dar la colpa a qualcun altro, in fondo son io che decido a chi e come dar un po’ d me.E il fatto che io non abbia notato, o abbia ignorato alcune cose, significa solo che forse non ero dura abbastanza.Sabato sera, ho semplicemente detto ciò che pensavo, senza filtri come è sempre nelle mie corde.Ho detto che no, non è per una storia che non sapevo nemmeno d volere. È solo perché, era un momento d tale fragilità per me, che non so se riesco e posso capire, ciò che m ha portata qui.E ora si blocca tutto. Ora che le dita scorrono veloci, mi ritrovo a mente vuota.Lo sapevo, sapevo che avrei dovuto scrivere una stupida lettera a babbo natale, e far finta che dopo giorni e settimane di assenza, ero sempre la solita io.E invece no. Più dura, più fragile, più cinica. Non più l ombra della voglia d aspettare ciò che non ho mai aspettato.Solo la fretta d imparare un lavoro nuovo, d far cose che mi tengano impegnata la testa, perché so che la cura è questa.E mentre i fantasmi tornano a tormentarmi, e mi faccio venire in mente che tutto questo in realtà è iniziato anni e anni fa, e che l ho permesso io, beh..non so, non so se in tanti anni non mi son perdonata, se il commettere ancora lo stesso errore mi può aiutare.Buon Natale, alla me che ero. E a questa me che forse è qui per un po’, ma fa cosi freddo adesso.Vado ad infilarmi l ennesimo giubbino.Buon Natale, amici vicini e lontani. Un mio angelo, ad ognuno d Voi.